Un nuovo leader in salotto

© foto: Giorgio Bergami
In fotografia non ci sono soggetti belli o brutti, fotografabili o no. Importa solo quello che racconta l’immagine.
Un nuovo leader in salotto

© foto: Giorgio Bergami
In fotografia non ci sono soggetti belli o brutti, fotografabili o no. Importa solo quello che racconta l’immagine.
Se i genovesi hanno letto l’intervento di Sandro Biasotti su un giornale cittadino in data 30 ottobre dal titolo “Ecco perché vincerò le elezioni”, in risposta all’articolo del giorno prima di Luigi Leone, avranno modo di riflettere sul rischio che corrono votando per lui alla prossime regionali. L’articolo è così povero di concetti, idee, proposte politiche e così marcatamente anticomunista, antiverdi, anti tutto, da essere letto come una pallida fotocopia di tutti i luoghi comuni dei discorsi di Berlusconi in questi anni. Non una proposta innovativa per la futura Regione, non l’abbozzo di un progetto di sviluppo, bensì la sicumera, espressa fin dalle prime righe che, in quanto presentato da Claudio Scaiola, Biasotti sarà vincente per definizione.
“Viva il contraddittorio!
Rispondo a tutto spiano
su Mills e la D’Addario
Noemi e lodo Alfano”
fa Lippi, e aggiunge serio
“però non su Cassano”.
Il piano casa della regione Liguria ha superato il primo esame: il 26 Ottobre la Commissione ambiente e territorio ha approvato il testo che verrà discusso il 28 Ottobre in aula. Gli emendamenti della minoranza, che avevano causato un’esplosione di critiche (ampliamento fino al 75% per le cubature ridotte, estensione dei benefici alle piccole aziende, applicabilità del piano all’interno degli enti Parco) e che sono valsi a portare il piano casa della Regione Liguria sulle prime pagine dei quotidiani, sono stati ritirati. Verranno riproposti in consiglio.
Il Fatto quotidiano (20 ottobre) titola in proposito “Cemento sul deserto” accostando la corsa all’ampliamento prospettata dal piano casa regionale al record detenuto dalla Liguria: il maggior numero di case vuote.
“Ho creato un profilo su Facebook dove posso pubblicare foto, video ed eventi e vorrei aggiungerti ai miei amici per poterli condividere con te. Prima di tutto, devi iscriverti a Facebook! Poi anche tu potrai creare il tuo profilo personale!”
Nel cuore della campagna ligure del PD questo messaggio arriva sulla mail personale e su quella dell’ufficio.
L’amicizia, dice il dizionario Garzanti è “un legame sentimentale basato su affinità di idee e reciproca stima”.
Domenica 25 ottobre un imprenditore telefona a “Prima Pagina” (rassegna stampa di Radio3): “Sono stanco di tutta questa retorica sugli infortuni sul lavoro. Nella maggioranza dei casi sono infortuni “in itinere”, gente che si fa male andando da casa al lavoro e viceversa. Non sono altro che incidenti stradali. Inoltre c’è una responsabilità dei lavoratori, e poi anche molti datori di lavoro si infortunano”. Il conduttore della settimana, Franco Bechis, vicedirettore di Libero, risponde entusiasta: “La sua analisi è correttissima!”.
Il sette ottobre 2009, poco dopo la pronuncia della sentenza sul lodo Alfano, il premier è in visita a una mostra in corso a Roma, a Palazzo Venezia. All’uscita dal palazzo alcuni cittadini non riescono a trattenere il loro mugugno e urlano alcune frasi offensive all’indirizzo del premier. Queste sei persone vengono identificate, denunciate e accompagnate al Commissariato della polizia di zona.
Il chiostro è illuminato di luce soffusa, c’è molta gente nei porticati color pesca mentre nel mezzo del giardino un sacerdote dice messa con un bell’ accento bergamasco: è sabato sera di un ottobre quasi estivo e penseresti di non trovarvi che pochi fedeli affezionati. Invece no, tra le colonne in bianco e nero, nel cortile della chiesa di San Francesco a Bolzaneto risuonano non solo la musica di chitarre, ma anche un po’ del chiacchiericcio sommesso che si spande sotto le volte a crociera appena affrescate.
Altra domenica, altro tratto di Alta Via, stessa sequenza. All’inizio del sentiero il cartello che annuncia la battuta di caccia e invita a fare attenzione. Un po’ come se sui cartelli nei cantieri anziché “vietato l’ingresso ai non addetti ai lavori” ci fosse scritto “entri chi vuole, ma stia un po’ attento”. A seguire, le stesse bestie morte sul sentiero, questa volta due cinghiali adulti, e gli stessi cacciatori altamente visibili. Non è che si vada a caccia di cacce al cinghiale, è solo che piace andar per monti, con predilezione per i crinali.
Primarie PD

© foto: Giorgio Bergami
Lunedì 26 ottobre 2009, Pierluigi Bersani vince le primarie del Partito Democratico