C’่è coerenza tra la linea politica espressa dall’assessore Scidone, e quella ribadita, con le parole e con la presenza fisica, da Marta Vincenzi in occasione del Genova Pride?
La sindaco ha detto: “Essere qui significa che in questa cittเ avrete sempre un riferimento, perch้ a favore dei diritti e contro le discriminazioni ci ritroviamo noi, nella vostra stessa lotta”.
Per๒, quando si ascoltano in diretta le parole delle “princese” del ghetto riunite in Vico della Croce Bianca per dare vita alla loro associazione, emerge l’altra faccia della giunta, quella che loro hanno visto interpretata da Scidone, l’assessore che vuole chiudere i bassi dove lavorano i trans in quanto sono una fonte “di degrado”.
Autore: Redazione
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Ghetto – Il degrado secondo l’assessore
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Città – Geografia dei vespasiani
Ne hanno restaurati molti, ed installati alcuni.
Alcuni, le piastrelle ancora intonse e bianche, hanno patito, appena nuovi, le tracce fatte con le bombolette spray. Nuvole nere e sigle a ricordare il passaggio di chi – in mancanza di carattere e supporto – si firma dove capita. All’opera lavoratori solerti e precisi hanno verificato gli scarichi, intonacato e verniciato di verde i paraventi per consegnarli al cittadino in caso di necessitเ.
E mai necessitเ ่ stata più urgente e degna di cure e attenzione.
Lo sanno le mamme che, ai giardini, fanno tesoro di eredità familiari e gesti, quindi insegnano al piccolo come e dove farla, sempre un po’ nascosto e non sotto gli occhi della gente. -
Politica – Il partito tra fine e mezzo
“Il partito non ่ un taxi, non ่ un autobus”: a qualcuno potrebbe venire in mente che il partito non ่ un mezzo ma ่ il fine. I partiti della prima repubblica sono andati in malora proprio perch้ molti non vedevano in essi un mezzo per servire l’interesse del Paese e dei suoi abitanti. Molti politici hanno trovato nei partiti la loro meta e ci hanno raggiunto il loro fine ultimo. Il partito ha preso il posto del Paese da servire. I dirigenti di partito hanno preso il posto dei cittadini. La crisi dei partiti c’era ancora prima di tangentopoli ed ่ scoppiata drammaticamente subito dopo.
Non ่ forse meglio prendere i partiti e farci dei bei giri utili al paese che occuparli per tutta la vita? -
Lettere – Non più sola
Finalmente per un giorno non mi sono sentita sola, ma parte di un tutto alla luce del sole. Dopo tanto tempo ho condiviso le strade di Genova insieme a persone e pensieri che sono parte di me. Probabilmente da 21 luglio 2001 al 27 giugno 2009 ci sono state altre occasioni per riconquistare Genova, ma personalmente mai come questa. Nel corso degli anni la mia attivitเ politica si ่ man mano rimpicciolita e ridotta ad una lettura sporadica e nervosa di un articolo o allo scalpitare alle parole di molti dinnanzi a poche persone, spesso a tu per tu. Il Genova pride ha “dato un punto di sutura” dove pensavo non esistesse pi๙ ferita. In realtเ non ่ seppellendo le esperienze dolorose sotto una coltre di pensieri ed azioni quotidiane che queste scompaiono.
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Lettere – E il compostaggio?
Ricevo la news letter oli da molto tempo e spesso trovo notizie ed articoli interessanti ed anche divertenti come quello riguardante l’orto di Marta Vincenzi. una cosa per๒ mi ha fatto sinceramente inorridire e cio่ sapere che l’autore (o autrice), in possesso di un orto si liberi delle potature degli alberi dandogli fuoco o infilandoli sminuzzati nel bidone della rumenta.
Mai sentito parlare di compostaggio domestico? tra l’altro oggi ่ possibile ottenere uno sconto sulla TIA per chi lo pratica. Un orto dove si butta via lo sfalcio verde (e magari poi si usano fertilizzanti chimici) ่ un “orto insostenibile”.. per cui caro o cara mca, visto che lei ha la fortuna di avere uno spazio verde, per favore lo tratti come si deve, si doti di una compostiera o faccia il cumulo, come hanno sempre fatto i contadini, ma non mandi il suo verde a Scarpino!
(Pier Luigi Scotto) -
Lettere – Nel futuro degli orti genovesi
Che la Marta stia pensando di mappare l’uso del verde mi preoccupa. Nulla viene fatto per nulla, ormai ci siamo abituati che le liste anagrafiche in Italia sono fatte solo per poterle prontamente associare ad un qualche balzello.
Che stiano preparando la tassa sugli orti? Qualcuno si stupirebbe? Già mi immagino l’editto, con la tassa basata sul costo medio dei prodotti nei supermercati, il contributo CONAI ridotto, la definizione di quantitเ massima prodotta per uso personale oltre la quale scatta la presunzione di commercio, le “zone obiettivo orto” cofinanziate UE a macchia di leopardo come la pi๙ nota Obiettivo 2, con Sampierdarena esclusa e Sant’Ilario finanziata a fondo perduto, tranne il pezzetto di Grillo ovviamente.
Ci resta ancora la capacità di ridere un po’, non siamo ancora defunti del tutto.
(Stefano De Pietro) -
Lettere – Badanti e miraggi di permesso
Io so solo che mia zia di 106 anni ha bisogno di 2 badanti. Una di queste ่ peruviana e regolare: le abbiamo pagato il viaggio AR e dopo un backshish al Consolato ha avuto il permesso di soggiorno. L’altra ่ colombiana, diplomata ragioniera, parla perfettamente l’italiano perch้ ่ in Italia da 5 anni. Abbiamo fatto tutte le dichiarazioni possibili come datori di lavoro. Poi sono andato in Prefettura all’Ufficio “Flussi” dove mi hanno detto che lei ่ schedata ma che ci sono 2300 persone prima di lei. Se mi trovate una badante regolare vi dar๒ ragione, ma fino ad allora, no!
(Gin Migone) -
Versante Ligure
DECRETO
SCONCEZZA
Furbesca crudeltà
su capri espiatori.
Legale oscenità.
Razziali-ius-furori.
Popolo d’illibertà
offerta agli stranieri.
La clandestinità
non diamo a ’sti pensieri
Enzo Costa
email: enzo@enzocosta.net; http://lanterninoenzocosta.blogspot.com
Illustrazione di Aglaja
email: aglaja@fastwebnet.it; http://proveaglaja.blogspot.com
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Iran – Senza un filo di paura
“Al fondo del mio cuore sento che succederà una cosa buona, sento che cambierà… No. Non possono durare così tanto”
Il fondo del cuore di questa donna iraniana – a Genova da più di cinque anni – è negli occhi neri luminosi e pacati. “Sono contenta che un’azione sia iniziata… Non se ne poteva più”.
Lo dice senza un filo di paura.
Lui, che le è accanto, precisa: “Normalmente un colpo di stato viene fatto contro un governo. In Iran il colpo di stato è contro la gente. Il 90% della popolazione è insoddisfatta. Adesso che un movimento è partito non sarà più come l’anno scorso o cinque anni fa”. -
Visioni – Paure ad occhi aperti
Ho paura di aver paura, del coraggio che mi servirà per vincerla. Ho paura che nella mia città (Genova), che nel mio paese (Italia), giovani diversi abbiano diverse opportunità. Ho paura che le figlie ed i figli degli immigrati non potendo studiare continuino a fare i lavori dei loro genitori: colf, operai edili, ecc.
Ho paura di chi ha paura degli immigrati.
Ho paura per Obama, perché nel suo discorso del Cairo ha rivendicato le radici islamiche degli Stati Uniti d’America. Le radici islamiche in Europa sono almeno 100 volte più forti di quelle in USA ma nessun governante europeo le rivendica.
Ho paura per lui perché è orgoglioso di aver 1200 moschee nel suo paese, perché vuole fare finalmente la pace in Medio Oriente e dare uno stato ai palestinesi.