Autore: Redazione

  • VERSANTE LIGURE



    BARATTO OBAMA

    Affare, affarissimo:
    scambio (è un pezzo raro)
    guitto pitturatissimo
    che agghiaccia il mondo intero
    cantando “Abbronzantissimo!”,
    con grande leader nero.



    TRASH: Più bianco (e ridicolo) non si può


  • G8 – Un sogno: se un giorno a De Ferrari…

    Stanotte ho fatto un sogno (anch’io, a volte). Eravamo a De Ferrari, tantissimi, silenziosi. Taceva anche l’acqua della vasca. Davanti all’ingresso del Ducale un palco, non troppo alto, con sopra una ventina di persone. Riconoscevo la sindaco, il presidente della regione, quello della provincia, qualche parlamentare di oggi e di ieri, Pinotti, Tullo, Dalla Chiesa, Musso, Rognoni e altri. Erano seri, afflitti. Parlava la sindaco e a momenti si girava verso l’uno o l’altro dei suoi vicini che davano segni di assenso, compunti. Il pubblico, noi, in silenzio e attento.

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  • Immigrati – I due Mohamed

    “Louma aneia tikaffi meia”, Mohamed divide il pane in tanti pezzi, che usa poi per raccogliere la crema di fave e salsa tahina nel suo piatto, “un boccone buono basta per cento”, traduce, sorridendo. La tavola, nella cucina un po’ buia ma accogliente, è imbandita per una cena di benvenuto: limoni in salamoia, una grossa ciotola in terracotta piena di riso, una montagnola di falafel appena fritti, fumanti, melanzane in salsa. Su tutto svetta una bottiglia di Coca Cola.

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  • Ilva – Da padre a figlio

    Tutti sanno che la domanda di acciaio è fortemente ciclica. Ma Emilio Riva, il patron dell’Ilva, non prevede, si adegua (“Io i budget li faccio a tre mesi”, Repubblica, 25 luglio 2007) e firma solo accordi a lungo termine. Suo figlio Daniele non li fa nemmeno a tre (i budget): su Repubblica del 25 settembre 2008 annuncia che la nuova linea di zincatura “verrà inaugurata nella prima decade di novembre, con la sindaco Marta Vincenzi”. Invece ora chiede la cassa integrazione per 13 settimane per altri 400 dipendenti che si sommano quindi agli altri 550 (Corriere mercantile, 7 novembre 2008).

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  • Culture nel tempo – Razzismo nell’era dell’iPod

    In uno dei più famosi film di Méliès, il padre degli effetti speciali, la luna era rappresentata da un faccione sopra un fondale dipinto. Il razzo che vi atterrava lasciava il malcapitato pianeta con un occhio pesto: gli spettatori rimanevano piacevolmente stupiti per il trucco. Dire che la tecnologia si è sviluppata enormemente nel lasso di questi quasi cento anni è una tautologia. Ci aiuta e ci diverte. Ci salva la vita e ci dà da lavorare. Ci condiziona e ci rigenera. E’ una sorta di paradiso a portata di mano. Come l’Aleph di Borges tutto il mondo sta dentro, nuota e si sostanzia nella tecnologia.

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  • Immigrazione – Fini contro la Bossi-Fini?

    Secondo il dossier statistico della Caritas presentato a Roma il 29 ottobre 2008: “Almeno mezzo milione di stranieri sono già insediati in Italia ed inseriti nel mercato del lavoro nero seppure sprovviste di permesso di soggiorno”. Il lavoro nero fra gli immigrati – osserva il dossier – è enormemente diffuso “con un’ampiezza sconosciuta negli altri paesi industrializzati”.
    Del lavoro nero degli immigrati, ha parlato il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo ad un convegno della fondazione “Fare futuro” del 13 ottobre scorso. “C’è stata – ha detto Fini – un po’ di accondiscendenza nei confronti di datori di lavoro che, lo dico in modo papale papale, a volte sono degli autentici sfruttatori degli immigrati”. “Il problema – ha aggiunto Fini – non sono quelli che lavorano in nero, ma coloro che impiegano in condizioni di sfruttamento, coloro che arrivano in Italia spinti dal bisogno”.

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  • Cofferati – Ma dove mettiamo questo bambino?

    Adesso che il dibattito su Cofferati, risorsa per Genova, è sparito dal cielo della carta stampata con la velocità di un arcobaleno, ci si può permettere timidamente di ricordare un ambito dove il suo contributo potrebbe essere prezioso: il sindacato. Allo sportello sicurezza, oppure allo Spi, o al Nidil che raccoglie i lavoratori atipici. E ancora ai corsi di formazione della Cgil, ambiti dove la sua storia professionale e umana potrebbe portare ricchezza.
    Lì, ci si può azzardare a credere, lo scambio tra il territorio e Cofferati diverrebbe concreto. Lì, con un orario, potrebbe mediare tra il desiderio legittimo di essere padre e la nobile mission che il destino – sei anni or sono – gli aveva affidato.

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  • Il porto di Albenga e il decreto Burlando

    L’art.3 DPR 509/97 (decreto Burlando) stabilisce che “Chiunque intenda occupare zone del demanio marittimo o del mare territoriale o pertinenze demaniali marittime o apportarvi innovazioni allo scopo di realizzare le strutture dedicate alla nautica da diporto (…) deve presentare domanda” all’Ufficio Demanio presso il Comune. L’obiettivo è la semplificazione del procedimento di rilascio della concessione di beni demaniali marittimi per realizzare porti turistici. Si pongono due problemi:

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  • VERSANTE LIGURE



    LIETA NOVELLA

    Musso è per la Moschea
    ciò felice mi lascia:
    spegne xenofobia
    odio e indotta angoscia
    e in più (splendida idea)
    così la destra sfascia.



    Meccartismo


  • Gelmini – Studenti in piazza e scheletri nell’armadio

    I quotidiani scrivono da settimane della protesta contro la riforma Gelmini. Dopo anni di buio le manifestazioni studentesche hanno contribuito ad accendere i riflettori su ogni settore della scuola, a cominciare da quella primaria. Maestre, bambini, genitori hanno unito le loro ragioni a quelle degli studenti. Lo stesso hanno fatto i ricercatori e la popolazione dei precari. Nel movimento degli studenti si sono affacciati anche docenti e rettori universitari, quelli almeno che hanno finalmente capito che rischiano di assistere in tempi brevi alla smobilitazione delle università dove insegnano e che governano. Si sa già quando avverrà: tra l’inverno e la primavera del 2010 buona parte delle università dovranno dichiarare lo stato di insolvenza ed essere commissariate (Repubblica 30 ottobre “Il funerale dell’università”).

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