Autore: Redazione

  • Islam – Conta la cultura più che il velo

    “La festa della donna con il velo islamico” è il titolo con il quale il Secolo XIX, del 10 marzo, riferisce della giornata celebrata al Porto Antico dalle donne arabe che fanno riferimento all’associazione La Palma. La cronaca riferisce di una bella festa, con dolci e musica, della partecipazione attiva delle donne genovesi che sono compagne di lavoro, mamme di compagni di scuola e vicine di casa, e delle parole delle donne arabe di Genova che sottolineano l’importanza del velo: ” Il velo nel giorno della festa della donna? Cosa c’è di strano? E’ una cultura nostra, è una nostra identità, è una raccomandazione di Dio”, ” non tolgo il velo perché se lo facessi sarebbe togliermi la fede”.

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  • “Diario di scuola” – Pennac, l’ex somaro fattosi scrittore

    “Nessun avvenire. Bambini che non diventeranno. Bambini che fanno cadere le braccia. Alle elementari, alle medie, poi al liceo, ci credevo anch’io, vero come l’oro, a questa esistenza senza avvenire”. Ecco un breve capoverso dell’ultimo libro di Daniel Pennac “Diario di scuola” (ed. Feltrinelli euro 16). Lenimento per maestri, pedagoghi, genitori affranti e studenti.
    Qui il creatore del “capro espiatorio” Benjamin Malussène parla della sua infanzia di “somaro” e della sua professione di insegnante. La metamorfosi è narrata attraverso le tappe dell’adolescenza nelle quali l’aver incontrato tre o quattro insegnanti speciali gli ha cambiato letteralmente – è il caso di dirlo?- il futuro.

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  • 300 milioni di benservito a Mastella

    Gentile OLI, non è facile orientarsi nella massa di notizie che ogni giorno ci piovono sulla testa. Così quando ho letto su Repubblica del 26 marzo scorso che all’ex ministro Mastella, avendo deciso di non ricandidarsi alle elezioni, toccava un assegno di 300 mila euro “per il suo reinserimento nella vita sociale” ho pensato alla solita bufala. L’attività di parlamentare come la più dura delle lavorazioni nocive; altro che minatore o animista o peggio: no – mi son detta – è uno scherzo.

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  • Sulle colline liguri nuova ondata di cemento

    Lettere al Secolo XIX, 29 marzo 2008
    Vorrei sottolineare la gravità della nuova onda speculativa che sta colpendo la regione. Il fenomeno si sta rivolgendo verso la prima collina (la costa ha già dato). Da Ponente (Alassio, per esempio) a Levante (Casarza Ligure, Zoagli) è tutto un fiorire di case con annessi box e giardino. Le colline intorno ai centri abitati sono un pullulare insopportabile di gru e reti arancioni. Una nuova cementificazione ancor più subdola perché non figlia dell’abuso ma della cosiddetta “pianificazione”.
    Evidentemente si è deciso che in Liguria debba essere applicato il concetto di città diffusa con buona pace del consumo di suolo e acqua, dell’irreparabile danno paesistico e, non ultimo, dei tradizionali profili edificatori collinari. Il nuovo miraggio del ligure medio pare essere quello di possedere la casetta sulla prima collina lontano dalla confusione e dall’inquinamento delle nostre cittadine. Peccato che in questo modo il problema non si risolve ma lo si sposta, aggravandolo.
    (Riccardo Lertora, Genova)

  • VERSANTE LIGURE


    LA RAVA E LA FAVOLA

    Concrete aspirazioni

    della precaria Amelia:

    “Mi prendo due piccioni

    (con fava Forza Italia):

    Piersilvio Berlusconi

    che in dote ha l’Alitalia!”.



    ForzAlitalia

  • G8 di Genova – Non sadismo privato, ma lezione politica

    Si dice che i genovesi sono gente discreta, che non ama apparire. Figuriamoci cosa devono aver provato in questi giorni con il rilievo dato dalle pagine nazionali di Repubblica ai fatti di Bolzaneto. A cominciare da martedì 18 marzo – pezzi di D’Avanzo e Calandri e una nota dell’ex presidente della Corte costituzionale Onida – per proseguire mercoledì 19 – ancora D’Avanzo e Calandri – e poi giovedì 29 – commento di Antonio Cassese, ex presidente del Tribunale Internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia – infine venerdì 21 – intervista di D’Avanzo al ministro Amato, Repubblica ha offerto ai lettori molto prezioso materiale su cui riflettere. Cose note in città grazie anche alla redazione genovese di Repubblica che in tutti questi anni non ha mai perso di vista i procedimenti giudiziari che hanno interessato il G8.

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  • Esperimenti – Un’informazione allo zenzero

    Sono tre gli incontri col vicesindaco Paolo Pissarello che si sono svolti finora al Circolo Culturale Zenzero.
    Trovarsi lì ad ascoltare un amministratore che non magnifica l’azione sua o della sua giunta, ma che spiega i termini dei problemi che si trova ad affrontare e le ragioni di alcune scelte ad un gruppo di persone che, quando intervengono, non lo fanno né per attaccarlo, né per sostenerlo, ma per costruire un discorso che nessuno, in quella sede, ha il compito di concludere, mi lascia ogni volta con la sensazione di partecipare a un esperimento insolito e privilegiato, di cui non so assolutamente prevedere l’esito.

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  • Meteo – Vieni in Liguria che l’indovini

    Ci sono certamente cento cose più serie e importanti, ma a volte anche il bollettino meteo può offrire qualche spunto per una riflessione sul tempo che fa, non solo dal punto di vista climatico. Da giorni e giorni i tg, stavolta con perfetta equilibrio bipartisan, segnalavano per mezzo di cartine, animazioni, commenti, pioggia e freddo per le feste di Pasqua su tutta Italia. Nuvole e rovesci dalle Alpi alla Sicilia alla Sardegna, con una sola minuscola eccezione – affidata esclusivamente alla grafica, senza una parola di più – per l’arco ligure, dove sui teleschermi risplendeva costantemente il simbolo del sole.

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  • Il Papa e il giornalista – Le trombe assordanti di una conversione

    Domenica di Pasqua 23 marzo. Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino ci informa che il suo vicedirettore Magdi Allam ha ricevuto da Benedetto XVI il battesimo, insieme ai sacramenti della comunione e della cresima.
    La notizia è in primo piano corredata da una lettera al direttore a firma di Allam. Una foto sfuocata di spalle del giornalista – il papa sorride davanti a lui – campeggia a centro pagina.
    “Per me è il giorno più bello della vita. Acquisire il dono della fede cristiana nella ricorrenza della Risurrezione di Cristo, per mano del Santo Padre è, per un credente, un privilegio ineguagliabile e un bene inestimabile”. E precisa: “Il miracolo della Risurrezione di Cristo si è riverberato sulla mia anima liberandola dalle tenebre di una predicazione dove l’odio e l’intolleranza nei confronti del “diverso”, condannato acriticamente quale “nemico”, primeggiano sull’amore e il rispetto del “prossimo” che è sempre e comunque “persona”; così come la mia mente si è affrancata dall’oscurantismo di un’ideologia che legittima la menzogna e la dissimulazione, la morte violenta che induce all’omicidio e al suicidio, la cieca sottomissione e la tirannia, permettendomi di aderire all’autentica religione della Verità, della Vita e della Libertà. Nella mia prima Pasqua da cristiano io non ho scoperto solo Gesù, ho scoperto per la prima volta il vero e unico Dio che è il Dio della Fede e Ragione”.

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  • Donne – Quando i padroni arrivano prima

    Da giovane studente universitario a Genova gli studenti della sinistra palestinese mi avevano suggerito di leggere, tra l’altro, Nawal Saadawi, medico, femminista araba egiziana. Ho letto una decina di suoi libri per l’emancipazione della donna araba. Da allora sono un sostenitore convinto delle battaglie delle donne, di tutte le nazionalità. In questi giorni la mia convinzione che quello femminile sia un contributo qualitativo, una garanzia per ogni cambiamento culturale ha ricevuto una conferma. Almeno lo spero.

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