” E’ vietato il gioco della palla”. Così sta scritto in un angolino di Spianata Castelletto. “E’ vietato il gioco della palla”, viene quasi da ridere a guardarlo: una piazzetta, degli alberi, delle panchine, due gelaterie vicine: il posto ideale dove portare dei bambini a giocare.
Autore: Redazione
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		Stage – Cercando il cielo in una stanzaCi siamo. Sono in una stanza. Attraverso il muro sento di tanto in tanto l’abbaiare d’un cane. Viene dal negozio di animali, contiguo; mangimi, acquari, pesciolini. Sono al computer da un bel po’; strabico per controllare il controllo dell’ultimo controllo. Sembra ridicolo ma è precisamente quello che devo fare: inserire dati, inviarli a un ufficio centrale che li elabora e me li rispedisce. Io devo ricontrollare, correggere (se del caso) e nuovamente spedirli allo stesso ufficio: nomi e numerini. Lavoro “di qualità”; perché se il file è sbagliato i temps, ossia i dipendenti, non vengono pagati o ricevono più del dovuto. Mi guardo intorno: la stanza, la vetrina che dà sulla strada, quella che ci separa dall’ufficio accanto, la gente che fa avanti e indietro da un ufficio all’altro, il pavimento rivestito di moquette, le lampade. Siamo chiusi dentro ad un acquario, una appendice espositiva del negozio di animali. I passanti che si fermano davanti alla vetrina non guardano gli annunci delle ricerche di lavoro in corso ma osservano noi, inconsapevoli abitanti della vasca che ci muoviamo qua e là. 
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		VERSANTE LIGURESTO AFFRESCO 
 Di vita io un progetto
 vorrei, geniale e arcano
 curato in ogni aspetto
 concreto eppur balzano:
 per me un bel bozzetto
 lo traccia, Renzo Piano?
 
 Enzo Costa
 enzo@enzocosta.net
 www.enzocosta.net
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		Comune – Il sindaco spariglia anche i giornali Genova ha da 4 settimane un nuovo sindaco. I due principali quotidiani locali – Secolo XIX  e Repubblica con le pagine locali del Lavoro – ci hanno messo un po’ a capire come la fine della campagna elettorale e l’elezione di Vincenzi abbia messo in moto processi fermi da tempo. Il primo ad accorgersene è stato il Secolo XIX: più dentro alla cronaca quotidiana e, pur non nutrendo simpatie per l’attuale amministrazione, si è reso conto che alcuni gesti politici e altrettante dichiarazioni aprivano scenari inediti. Più faticoso il percorso del Lavoro irrigidito dalla campagna di elogi da lui stesso promossa verso l’amministrazione passata. Allora il quesito era stato: si può far meglio di una amministrazione di cui non si può dire che bene? Da dove discendeva la conclusione inevitabile che il miglior sindaco che poteva succedere a Pericu era quello che si fosse mosso in continuità con la sua giunta. Una esigenza che il Lavoro aveva spinto sino ad auspicare – almeno un socialista! –  un ritorno di Merella in una qualche stanza dei bottoni. Genova ha da 4 settimane un nuovo sindaco. I due principali quotidiani locali – Secolo XIX  e Repubblica con le pagine locali del Lavoro – ci hanno messo un po’ a capire come la fine della campagna elettorale e l’elezione di Vincenzi abbia messo in moto processi fermi da tempo. Il primo ad accorgersene è stato il Secolo XIX: più dentro alla cronaca quotidiana e, pur non nutrendo simpatie per l’attuale amministrazione, si è reso conto che alcuni gesti politici e altrettante dichiarazioni aprivano scenari inediti. Più faticoso il percorso del Lavoro irrigidito dalla campagna di elogi da lui stesso promossa verso l’amministrazione passata. Allora il quesito era stato: si può far meglio di una amministrazione di cui non si può dire che bene? Da dove discendeva la conclusione inevitabile che il miglior sindaco che poteva succedere a Pericu era quello che si fosse mosso in continuità con la sua giunta. Una esigenza che il Lavoro aveva spinto sino ad auspicare – almeno un socialista! –  un ritorno di Merella in una qualche stanza dei bottoni.
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		Regione – L’insostenibile solitudine di un PresidenteIl Secolo XIX del 29 giugno scrive che i Tir sulle strade di Sampierdarena e i container di Spinelli che dagli Erzelli scendono a Cornigliano sono “il terreno di scontro del nuovo sindaco, Marta Vincenzi, e del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando”. 
 
 L’intenzione della Vincenzi di vietare il transito dei Tir che inquinano Sampierdarena e Cornigliano ha già provocato forti reazioni. Scontata, quella degli autotrasportatori che si riterrebbero ingiustamente penalizzati. Stizzita, quella di Burlando, che vedrebbe contestato l’accordo a suo tempo siglato con Spinelli dalla “Società per Cornigliano” (partecipata dalla Regione, la Provincia e il Comune) in virtù del quale, secondo Burlando, “al gruppo Spinelli era stato accordato la possibilità di sistemare i container a Cornigliano … per permettere al progetto di Genova High Tech di decollare. Non liberare Erzelli significa[va] perdere commesse e un’opportunità di sviluppo industriale e tecnologico”.
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		Cemento – C’è chi si inquieta e chi si stupisceI fatti prima di tutto. A Savona e dintorni un manifesto annuncia per giovedì 21 giugno alle ore 16.30 un dibattito sull’argomento del giorno, ” Territorio e ambiente: un progetto oltre il cemento. La difesa della linea di costa della Liguria (e non solo)”. Protagonisti parlanti, oltre a personalità di rilievo di Legambiente Liguria, anche l’assessore regionale all’ambiente, il sindaco di Savona, il magistrato Sansa, il prof. Spalla e altri ancora. Quel che si dice un gran bel cast. A coordinarlo c’è Marco Preve un giornalista della redazione genovese di Repubblica noto per l’impegno con cui da tempo tratta della materia cemento e dei suoi dintorni. 
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		Suq – Mercatini in fotocopia tra finzione e realtàSulla prima pagina di Repubblica-Lavoro di lunedì 18 giugno, in un breve articolo con fotografia intitolato “Al porto antico la guerra dei suq” si poteva leggere che “mentre al Suq (nda, con la maiuscola) ufficiale i visitatori passavano da uno spettacolo a un piatto etnico, a una lettura di poesia, poco distante andava in scena il suq (senza maiuscola) contraffatto con decine di venditori di merce di dubbia provenienza disposta sul selciato o su un telo”.. 
 
 Meno male però, ci rassicura l’articolo, che tutto ciò “non ha turbato le ultime ore di successo del vero Suq” (nuovamente con la maiuscola).
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		Precariato – La guerra fra poveri e la partita IVAUna volta nelle aziende c’erano i dipendenti e i collaboratori esterni. Con contratti a tempo determinato o indeterminato i primi, con Partita Iva, tailleur o giacca e cravatta i secondi. Erano chiamati per consulenze specifiche su un settore, per esigenze momentanee dell’azienda, come docenti per corsi di aggiornamento e formazione, per l’accompagnamento all’ottenimento di certificazioni ed altro ancora. 
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		Opinioni – Disertori per scelta e per passioneIl disgusto: sensazione sgradevole che offende il gusto; repulsione fisica o morale. Sinonimi: avversione, nausea, ripugnanza. 
 
 In molti lo hanno citato ultimamente. E’ stato opportuno verificare sul dizionario Garzanti, per ricordare esattamente cosa volesse evocare. Hanno fatto ricorso a quella parola in merito alla politica, alle elezioni amministrative, al lavoro del governo, ai posti di potere, persone di cultura, professione, genere, età diversi, accomunate dalla scelta consapevole di non andare a votare. Alcuni sono componenti della cosiddetta “società civile”. Gente vigile, informata, con un’esperienza di partecipazione alle spalle: “No. Non c’è niente da fare…Questa volta non vado…Sono disgustato/a”.
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		Clandestini – La prosa bastarda dei sans papier “In pasticerie di Lepanto sono uova di pasqua grandi con tule rosa, azuro, tuti colori, in bar, alimentari e fermata metro e poi uova picole di ciocolata quale costa come una giornata a fare pulizie, baby sitter o in cucina Lo Spiedo come mia cugina Dorina picolina quale pulisce verdure e pela patate poi mete divisa rosa con fioco dietro e serve a tavola seria e non parla, senza prattica, senza permeso, a paura, è clandestina, vuole fare atrice”. “In pasticerie di Lepanto sono uova di pasqua grandi con tule rosa, azuro, tuti colori, in bar, alimentari e fermata metro e poi uova picole di ciocolata quale costa come una giornata a fare pulizie, baby sitter o in cucina Lo Spiedo come mia cugina Dorina picolina quale pulisce verdure e pela patate poi mete divisa rosa con fioco dietro e serve a tavola seria e non parla, senza prattica, senza permeso, a paura, è clandestina, vuole fare atrice”.