La bugia ha ormai piena cittadinanza come strumento dell’informazione politica, anzi è uno degli elementi costitutivi delle telenovele messe quotidianamente in scena sulla ribalta mediatica nostrana. Per dire quanto siamo lontani da un costume di pubblica decenza, quale è normale nei rapporti di comunicazione dei paesi più civili, può essere utile ricordare alcuni passaggi della sceneggiata rappresentata in occasione della crisi cardiaca di Berlusconi.
Autore: Redazione
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Gaffes – Se neanche i politici sanno la storia
La memoria storica, si sa, è una delle condizioni indispensabili alle persone, a un Paese, per avere coscienza della propria identità. Non a caso c’è un fiorire di libri sul comune passato prossimo e meno prossimo, comunque dimenticato o sconosciuto: dalle edizioni del neorevisionismo alla Pansa, quelle che non esitano a riportare integralmente le ricostruzioni dell’irriducibile camicia nera Pisanò, fino a ricerche d’altro segno, tese a rendere meno oscuri i decenni della strategia della tensione che ha tenuto a lungo in scacco la democrazia italiana. -
Burla di stato – Marziani a Bruxelles edizione 2006
30 ottobre 1938: Orson Welles anticipa Spielberg, adatta La Guerra dei mondi sulle onde radio e terrorizza l’America con un famoso reportage-bluff in cui dichiara che gli extraterrestri hanno cominciato l’invasione del New Jersey. In preda al panico, gli ascolotatori fanno i bagagli a migliaia e fuggono, alcuni (pochi) si suicidano. Il giorno dopo il giovane cineasta dovrà scusarsi pubblicamente sulla CBS per lo scherzo intempestivo.
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Ateneo – Fa scandalo il tutor che dice la verità
Non sono un sovversivo. E nemmeno un “falsone”, almeno non più di quanto le convenzioni per essere socialmente accettabili consentano e impongano di essere. Non intendo impossessarmi degli schemi mentali di alcuno e, almeno per i prossimi due o tre anni, non ho in programma di diventare il guru di una qualsiasi setta. Al momento cerco di convogliare le mie esuberanti energie in qualcosa di più costruttivo. Quanto ho scritto finora sotto lo pseudonimo di Pupil è solo il mio personalissimo e quindi arbitrario punto di vista. Non credevo che qualcuno potesse aversela a male, men che mai un docente della Facoltà. Per cosa poi?
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Fondamentalismi – I crociati dei presepi nemici degli alberi
I giornali hanno riportato la notizia di tre deputati del partito di Casini che, avendo evidentemente poco da fare, si sono presi la briga di trovare a ridire sul fatto che l’IKEA, in occasione del Natale, non esponga e non metta in vendita presepi, ma solo alberi di Natale. Di due personaggi non ricordo neppure il nome, così poco mi interessa, il terzo è quel Luca Volonté sempre in testa alle battaglie fondamentaliste per le cosiddette “radici cristiane”, che qualche tempo fa mandò una lettera a tutti i parroci, usando carta e francobolli della Camera dei Deputati, con l’invito a spedirgli le giaculatorie di loro conoscenza, che l’onorevole avrebbe fatto confluire in un libro devozionale per l’edificazione dei bimbi e dei giovinetti cristiani. Per chi non lo sapesse le giaculatorie sono brevi invocazioni al Padreterno, alla Madonna e ai Santi, (tipo Gesù, Giuseppe, Maria vi dono il cuore e l’anima mia) in uso nella tradizione cattolica di un tempo e magari anche in quella di oggi, per chi le conosce, ci crede e le usa.
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Circonvallazione – Anche la Scuola Germanica diventa un parcheggio
La Giunta del Comune di Genova ha detto sì alla costruzione di un parcheggio da un centinaio di posti nella sede della ex Deutsche Schule, purché l’acceso principale avvenga da corso Paganini, non dall’imbocco originariamente previsto in via Caffaro perché fortemente contrastato dagli abitanti. (Secolo XIX, 8 dicembre). -
Mercato – La caccia ai clandestini non si addice alle Coop
X è nato in Marocco, ha studiato in Francia, ha vissuto qualche anno in Svizzera, è laureato in ingegneria. Oggi ha 31 anni ed è uno dei “clandestini”che all’alba lavorano al mercato di frutta e verdura di corso Sardegna.
Leggo con lui la notizia riportata sul Corriere Mercantile del 22 novembre: “Blitz contro i nuovi schiavi al mercato di frutta e verdura”. “Non lo sapevo, quel giorno non c’ero”, commenta, “ma non è la prima volta. Ogni tanto lo fanno, poi non cambia nulla, resta tutto come prima”. E’ la prassi, sembra. Ma quali sono le cause di questi controlli, quale l’impatto sulle persone che vengono fermate? “E’ molto semplice: il lavoro di carico e scarico al mercato è gestito da cooperative. Ma, io, commerciante, chi scelgo? Le cooperative, che hanno un certo costo e certi diritti, oppure i “clandestini”, che posso pagare qualche euro, totalmente privi di potere contrattuale in quanto per la legge neanche dovrebbero esistere? La risposta è scontata. Il problema, a questo punto, è che giustamente le cooperative non gradiscono e denunciano il fatto ai vigili o alle autorità”. -
Università – L’arte difficile di consigliare
Credete che consigliare sia cosa da poco? D’accordo, l’ho già detto, ci sono gli schemi di base ma l’offerta in certi ambiti è davvero da lasciare storditi; gli studenti e pure i tutor. Per le sole lauree triennali della facoltà di Lettere e Filosofia ho contato più di 260 insegnamenti. Un tutor, con tutta la sua buona volontà, quanti può averne frequentati durante il suo percorso universitario? Esagero: non oltre il 10 per cento. Ed è quanto allo studente dici subito. Prima ancora che apra bocca per porre – in tutte le varianti e sfumature possibili – la fatidica domanda “cosa mi consigli di mettere?”. E questa è la versione più classica.
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Democrazia/1 – Verso primarie vere o finte?
Presto si saprà il nome del candidato DS alle primarie del prossimo febbraio. Il complicato percorso seguito dalla locale dirigenza dei DS si riprometteva, sin dall’inizio, di incoronare il candidato meno popolare (per capirci: quello dato perdente in primarie aperte). Ma, come nella più classica delle pièce guareschiane, è risuonato un perentorio “contrordine, compagni!”. E’ entrato inopinatamente in campo il fattore “F” (Fassino), o “G” (governo). Il centrosinistra in difficoltà, il governo con una maggioranza risicata impongono che alle prossime amministrative il risultato genovese sia convincente; o almeno buono.
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Democrazia/2 – Troppi professionisti della politica
La questione della scelta del candidato del centro sinistra è stata l’occasione di commenti ironici da parte di personale della prima repubblica. Tra l’altro di due noti democristiani: Mori, ex presidente della Regione, e Orsini, più volte deputato e sottosegretario. Mori (Repubblica-Lavoro, 1° novembre 2006), riferendosi alle divisioni nei partiti (il distacco di “Unione a sinistra” dai DS, e la spaccatura interna alla Margherita) spiega che esse toccano solo questioni di potere.