Il lato più oscuro del caso sollevato da Deaglio circa le presunte manovre per falsare i risultati delle elezioni di aprile, non è tanto se i brogli siano realmente avvenuti come in una repubblica bananiera, quanto piuttosto perché ci sono ancora tante resistenze per fare chiarezza. Di sicuro c’è l’improvvisa scomparsa delle schede bianche: mentre nelle precedenti votazioni la loro percentuale si aggirava sopra il 4 e frazione di punto, stavolta sono piombate all’1,1, con un crollo verticale del 75 per cento, imprevisto quanto anomalo.
Autore: Redazione
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Carige/1 – Se i controllori bancari sono tra i controllati
Minacciare querele e denunce per aggiotaggio per scagionarsi dalle accuse non paga. Se qualcuno voleva una conferma, l’ha trovato sul Corriere della Sera e su il Sole 24 Ore del 23 novembre scorso (servizi ripresi il 24 da Repubblica-Lavoro). Sul Sole O. Carabini (“Se l’indipendente diventa manager”) scrive:”Quello delle banche quotate italiane sembra il paradiso della corporate governance. Con tanti bravi professionisti “terzi” a vigilare sulla attività del management, a evitare l’insorgere di conflitti di interessi, a tutelare tutti gli azionisti (non solo quelli di maggioranza), a verificare il profilo dei rischi e il rispetto dei requisiti patrimoniali. Purtroppo però c’è qualche ombra che oscura questa situazione apparentemente idilliaca. Troppo spesso gli amministratori definiti indipendenti ricoprono importanti cariche in società controllate dalla banca capogruppo… Così come è un’ombra la partecipazione degli ammin istratori indipendenti al comitato esecutivo della banca e quindi il loro coinvolgimento diretto nella gestione”.
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Carige/2 – Carote e bastone per i giornalisti
L’Ansa (Agenzia nazionale stampa associata) ha diramato nei giorni scorsi la seguente nota che – salvo errori – non è stata pubblicata da alcun giornale.
“È lecito fare del giornalismo investigativo e interessarsi delle vicende di un istituto bancario e di una fondazione, come accaduto nel caso della Carige? È giusto, è lecito e si potrebbe anche dire, citando il Vangelo, che è cosa buona e giusta”. E´ il commento di Marcello Zinola, segretario dell’Associazione ligure dei giornalisti e della giunta del sindacato stesso, in merito alle iniziative della banca e della Fondazione Carige che hanno presentato esposti e annunciato querele contro i giornalisti. -
Università – Se un primario non riesce a superare i test
Sono attanagliato da un amletico dubbio e Vi chiedo lumi.
Da un pò di tempo andavo leggendo lettere su lettere relative a queste cose strane (per me che ho un luminoso futuro… dietro alle spalle) che si chiamano test d’ingresso per l’Università. Sicché ho provato ad eseguirne alcuni online finalmente utilizzando il computer per qualcosa di diverso dalla posta per me, dai viaggi virtuali, dalle delizie della musica di Pandora.
Mal me ne incolse!!! -
Politica – Le partecipazioni statali a livello comunale
In questi giorni Genova scoppietta per incontri, corsi di formazione, seminari. La politica si muove per fare il punto, inventare, tracciare percorsi. Obbiettivi ambiziosi, come quello su “Come si forma la classe dirigente politica e amministrativa di una grande città” sviluppato in un seminario il 21 novembre a palazzo Tursi.
Relatore è Silvano Belligni, insegna Scienza Politica all’Università di Torino. Accanto a lui Giovanni Facco, in veste di presidente della scuola di Formazione Themis, moderatore Mario Bottaro, direttore di “Liguria Business Journal”. Tra un pubblico di funzionari e appassionati, alcuni giornalisti. Nessun giovane. -
Albero e foresta – Immuni dal razzismo finché sono bambini
Il dibattito che si è svolto venerdì 24 novembre su “Genova: immigrazione e convivenza, diritti e doveri” è stato l’iniziativa di esordio di una associazione neonata: “L’albero e la foresta” che si propone “di superare insieme ai cittadini la contrapposizione ideale e pratica tra chi guarda all’albero, o addirittura alla foglia del proprio interesse particolare e chi si sforza di guardare alla foresta degli interessi generali”, con lo scopo “di sollecitare le amministrazioni locali a migliorare la qualità della vita a Genova dialogando costantemente con i cittadini”. -
Libri – Dove abbiamo vissuto e dove viviamo
S’intitola “Sragione di Stato” (BUR 2006) e parla di “deviazioni, intrighi e complotti di un passato mai chiuso”. E nelle parole “mai chiuso” c’è la ragione del libro. Non può approdare alla normalità la vita politica di un paese che non ha diritto alla verità. Un paese costretto all’ignoranza su vicende terribili che hanno travagliato la sua vita negli ultimi 40 anni – a cominciare dalle stragi impunite – avvilito da depistaggi e con armadi pieni di segreti di stato.
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Genova – La città riconoscente dedica a Renzo Piano
La foto qui sotto ci è stata spedita da Alice Watkins, giovane architetto canadese, in giro per il mondo per documentarsi sulle opere di Renzo Piano.
“Chi ha deciso e chi è l’autore – chiede Alice – dei due edifici sovrapposti all’ingresso della tensostruttura del Porto Antico, una delle meraviglie del hi-tech applicato all’architettura moderna?” E conclude: “Forse Mr. Piano non ha protestato ma i genovesi non hanno niente da dire?”

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Una carta per la città

C’era una certa Azienda dei Trasporti,
Che agli Utenti faceva spesso torti;
Inviava Opuscoli ininfluenti
E non dava servizi più efficienti,
Quella sfacciata Azienda dei Trasporti.
GU.R -
Anno Zero – Più di Travaglio poté Cuffaro
Un’Auditel capace di misurare anche le reazioni meno superficiali del telepubblico avrebbe colto un diffuso senso di indignazione e sgomento, di fronte allo spaccato della realtà siciliana, messo in scena nell’ultima puntata di “Anno zero”, protagonista Cuffaro, officiante Santoro.