“Gender & Climate” è il titolo del progetto finanziato dalla Comunità Europea, divenuto in seguito ad una recente inchiesta del Secolo XIX l’icona della giostra surreale dei finanziamenti dell’Unione Europea (“Sessi e clima, paga l’UE”, 3 dicembre 2007).
Categoria: Ambiente
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Ambiente – Burolingua al servizio dei soliti furbetti
Ad un recente seminario sullo sviluppo costiero (vedi OLI 158), erano stati enumerati mezzi che la legge può adoperare per poter difendere i litorali. Regime demaniale, strumenti di piano, le norme di protezione ambientale. Ma, lamentava il relatore, un’ambiguità di fondo del linguaggio giuridico rende l’applicazione scivolosa e inefficace.
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Medaglie al merito – No parking, sì parchi
Un po’ di riconoscenza – almeno fino a prova contraria – Genova civile la deve alla giunta Vincenzi che ha accettato di riaprire la pratica dell’Acquasola. “Siamo contro i parcheggi a scorrimento -ha detto il sindaco- perché non alleggeriscono ma aumentano il traffico in città. Per questo siamo disponibili a bloccare il Park dell’Acquasola”. Riaprire una pratica già decisa dalla mitica giunta Pericu non è cosa da poco. Buona parte dell’apparato politico e amministrativo che a suo tempo sostenne la decisione è ancora lì e ben piantato.
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Zoagli – Progetto esplosivo per la scogliera
C’è un piccolo sito (solo 305 visitatori ad oggi) il cui nome è un appello: TuteliamoZoagli. Si tratta di un’associazione di “residenti e villeggianti” che si è costituita per fronteggiare una minaccia che grava sulla scogliera fra Zoagli e Rapallo, cioè la costruzione di una passeggiata a mare “che dovrebbe incentivare il turismo locale”.
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Ricerca – In difesa della costa, solo lillipuziani
Cosa succede quando la ricerca scientifica mette il naso in faccende concrete quanto colate di cemento e porticcioli turistici? Se ne ha un’idea al seminario conclusivo del programma di ricerca di Interesse Nazionale “Cambiamenti del paesaggio costiero e sviluppo sostenibile”, tenutosi alla Facoltà di architettura il 4 ottobre scorso. Pubblico ridotto, una riunione tra i partecipanti al programma per confrontarsi su risultati ottenuti e i problemi affrontati. Quello che emerge dalle relazioni sono in sintesi due punti: lo scollamento tra la ricerca e la politica da una parte, e la fluttuante ed ambigua definizione di bene pubblico, dall’altra.
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Mondologia – Dacci oggi il nostro disastro quotidiano
Durante luglio e agosto 2007 su Repubblica, Corriere e Stampa sono apparsi complessivamente una quarantina di articoli relativi – in vario modo – allo stato delle principali risorse della terra. A cominciare da aria e acqua per arrivare alle fonti energetiche principali e ai contesti sociali, culturali e politici che presiedono al loro utilizzo. Roba da far venire il mal di pancia: il mondo s’asciuga, la terra secca, migliaia di specie sono in estinzione, nuvole grandi come l’Italia si aggirano nel cielo tra India e Cina seminando, oltre i tumori, condizioni di vita impossibili. Il tempo contato del petrolio giustificherà a breve nuove trivellazioni al Polo Nord di cui infatti si sta trattando la spartizione. Nel frattempo si tengono aggiornati i piani di controllo (guerra) degli stati che hanno a che fare col petrolio.
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Acciaio – Prove di lettura del rebus Ilva
“Caro Prefetto, venga all’Ilva”. Riva scrive a Romano: vedrà che gli impegni sono rispettati (Repubblica-Lavoro, 28 agosto 2007). Proviamo a fare il punto sulla colata di parole apparse sulla stampa locale negli ultimi due mesi in merito alla questione acciaio.
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Sestri Ponente – I megayacht sfrattano gozzi e lancette
Trovo su internet un articolo del Giornale del 7 settembre che magnifica lo scenario “da sogno” che si sta preparando a Sestri Ponente: “barche da decine di metri, negozi, ristoranti e abitazioni di lusso in un quartiere sofisticato e ultramoderno…”, ma una signora di Sestri, amante del mare (possiede un piccolo gozzo), mi offre un punto di vista molto diverso di quel che sta avvenendo sulla costa e nel mare presso casa sua; e mi parla della sua malinconia, del suo straniamento nell’entrare ed uscire dal porto di oggi tra natanti giganteschi e inquietanti, proprietà di persone che non hanno alcun legame né fisico né sociale col suo territorio: ricchi, “foresti”, ingombranti, estranei. Ingombranti ed estranee, soprattutto, le loro proiezioni esterne materializzate nella forma di mega yacht pronti ad occupare i 150 posti “de luxe” previsti in un contesto che, va detto, prevede ampia ospitalità anche per barche di minore stazza e per i vari circol i di pescatori, canottieri, club velici eccetera.
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Depuratori – Veleni dell’ambiente e della politica
Un faldone pieno zeppo: una relazione di oltre 70 pagine più 13 fascicoli allegati per un totale di 700 pagine. “Dossier choc: fuorilegge il 78% degli impianti genovesi” titola Repubblica del 4 luglio 2007. Così la Regione, con la relazione stesa da Arpal, la sua agenzia per l’ambiente, “squarcia il velo sui veleni dell’ambiente” e punta il dito sulla nuova amministrazione comunale.
Datevi da fare e alla svelta – è il senso del documento – perché siete proprio nella m. Nel dossier la parola più utilizzata è “revamping”, rifare completamente. Nel comune di Genova sono censiti decine di scarichi, industriali e domestici non serviti da fognature. Ma le cose non vanno meglio neppure se gli scarichi finiscono nella rete della depurazione; perché è inadeguata, inefficiente e nella maggior parte dei casi da ricostruire da zero. -
Regione – L’insostenibile solitudine di un Presidente
Il Secolo XIX del 29 giugno scrive che i Tir sulle strade di Sampierdarena e i container di Spinelli che dagli Erzelli scendono a Cornigliano sono “il terreno di scontro del nuovo sindaco, Marta Vincenzi, e del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando”.
L’intenzione della Vincenzi di vietare il transito dei Tir che inquinano Sampierdarena e Cornigliano ha già provocato forti reazioni. Scontata, quella degli autotrasportatori che si riterrebbero ingiustamente penalizzati. Stizzita, quella di Burlando, che vedrebbe contestato l’accordo a suo tempo siglato con Spinelli dalla “Società per Cornigliano” (partecipata dalla Regione, la Provincia e il Comune) in virtù del quale, secondo Burlando, “al gruppo Spinelli era stato accordato la possibilità di sistemare i container a Cornigliano … per permettere al progetto di Genova High Tech di decollare. Non liberare Erzelli significa[va] perdere commesse e un’opportunità di sviluppo industriale e tecnologico”.