Giovedì 12 gennaio 2006, dibattito pubblico alla facoltà di Scienze della formazione “sulla costruzione di un parcheggio al parco dell’Acquasola”. Piatto ghiotto: 13 protagonisti di prima fila tra assessori comunali e regionali, più presidenti di commissioni importanti. Per la così detta “società civile” l’unica voce ammessa è quella di Andrea Agostini di Lega ambiente. Gli altri possono solo ascoltare. Il 13 gennaio, solo il Secolo XIX dedica una nota all’evento. Repubblica-il Lavoro si limita a poche righe in un pezzo dedicato ad altro.
Categoria: Ambiente
-
Scajola – Carbone in Valbormida e ritorna il passato
Le parole pronunciate dal ministro Scajola, nel corso della cerimonia per i sessant’anni dell’Unione Industriali di Savona, circa la costruzione di una centrale a carbone in Valbormida, sul sito dell’ormai ex-Ferrania, destano sincero allarme in chi ha a cuore le sorti, economiche, ambientali, di sviluppo sociale della nostra terra.
-
Disastri ambientali – Le bandiere ombra non finiscono mai
Bandiera panamense, proprietà turca non meglio identificata. Quante volte dati del genere hanno accompagnato un naufragio, un ennesimo dramma del mare? Sembrano residui di cronache lontane, appartenenti a un passato remoto, da dimenticare, che però ritorna puntualmente, come un replay senza fine.
-
Un libro sull’Acna – La fabbrica dei veleni non interessa piu’
“Cent’anni di veleno. Il caso Acna, l’ultima guerra civile italiana” (Stampa alternativa, 10 euro) di Alessandro Hellmann è un piccolo libro (125 pagine, formato tascabile) che racconta con parole semplici una storia che comincia con l’insediamento di una fabbrica di esplosivi a Cengio nel 1882. “I contadini la osservano crescere dalle cascine e dai cortili delle loro case di pietra e fango. Indicano col dito. E’ un miracolo. Nessuno ha mai visto una fabbrica così grande”. La fabbrica, negli anni, produrrà anche coloranti, vernici, prodotti chimici (acido solforico, nitrico, fenolo). “L’azienda pensa a tutto: dal regalo di Natale ai dipendenti fino al dopolavoro, all’asilo e ai campi sportivi”.
-
Resistenze – L’Acquasola in Europa grazie ai ribelli
Gli amministratori di Genova non devono essere troppo orgogliosi dello spazio concesso dal mensile “Il mio giardino” al genovese parco dell’Acquasola.
-
Ambiente – Il pericolo amianto e l’assenza politica
Cosa si aspetta un cittadino, uno qualsiasi di noi, che per un qualche caso della vita si trovasse a vivere in una zona che ha il primato europeo del mesotelioma pleurico, tumore provocato dall’esposizione ad amianto?
-
Buongoverno – La cava cancerogena e’ bipartisan?
In Liguria esistono 23 cave di serpentino ad alto contenuto di amianto e pertanto classificate, dalla delibera di Giunta regionale 105/1996, di “gruppo A”. Che vuol dire molto pericolose da lavorare e da utilizzare per la conseguente disseminazione nell’ambiente di sostanze cancerogene.
-
Acquasola – I corvi non aiutano a salvare il verde
Le leggende metropolitane non sempre lasciano trasparire realtà nascoste; qualche volta riecheggiano piuttosto il gracchiar dei corvi, quelli per intenderci del famoso racconto sulla vita di un villaggio sconvolta dalle lettere anonime.
-
Turismo – Altro che bandiere, aumenta l’epatite
Qualche centinaio di km di costa, molte spiagge, un clima favorevole, una accoglienza decente, spesso familiare. La Liguria turistica del dopoguerra è nata così. Certo, Bordighera, Sanremo, Alassio, Nervi, Portofino, Santa Margherita, Rapallo esistevano già ma lì l’esperienza alberghiera veniva dal Garda (Sanremo e Bordighera ad esempio) o da altre località turistiche con tradizioni ancora più antiche. Tutto il resto è venuto dopo; sulla scia di piccoli movimenti esploranti al seguito dei quali si sono mossi altri e poi altri ancora.
-
Acquasola – Chi semina parcheggi raccoglie traffico
Se ci fosse stato Monet forse l’avrebbe dipinto, il genovese parco di Sherwood, sabato 15 ottobre. Avrebbe ritratto il piccolo gruppo che preparava il corteo ai tavolini del chiosco, con i bambini che giocavano nei raggi del sole filtrati dagli alberi. Avrebbe saputo cogliere i tratti più rilassati di coloro che, nel comitato per la difesa dell’Acquasola, sentivano di aver vinto una battaglia.