Categoria: Media

  • Boomerang. Parole di Gasparri giuste per il governo

    L’offensiva a comando del centro-destra contro il Tg 3, unica voce fuori dal coro tv sulla vergogna delle torture, si è rivelata non solo imprudente: una sorta di attacco preventivo, da kamikaze esaltati, di fronte al rischio che qualche sprazzo di verità possa incrinare il muro dell’informazione di regime.

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  • Set tv. E Fassino mancò lo smash vincente

    Brunetta, Baldassarri, Epifani e Fassino schierati come per un doppio a Wimbledon. Floris è l’arbitro, Diamanti in collegamento descrive le attese dell’italiano medio. E’ un quadro strano, coincide con il ritardo nell’accendere la TV e con la mancanza di attese per quanto da tempo trasmesso.

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  • Pensiero unico 1. Onanismo culturale al supermarket mediatico

    Non più cittadini informati ma semplici consumatori di informazioni. Non più protagonisti della società democratica ma solo utenti del sistema. E’ questo il percorso scivoloso che da qualche anno si starebbe mettendo in atto nella società consumistica occidentale. L’allarme arriva da Cass Sunstein, docente di giurisprudenza alla Law School della Chicago University, che ha pubblicato le sue riflessioni sul rapporto tra democrazia e informazione in un saggio intitolato “Republic.com” e stampato in Italia dalla società editrice “Il Mulino”.

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  • Quarto potere 1. Se i vescovi sostituiscono la critica laica assente

    La discussione -siamo in un regime, no, non si tratta ancora di vero regime- è già di per sé inquietante; poi una sera, a Genova, capiti al Bagdad Cafè, incontri Marco Travaglio coi suoi ultimi libri (dopo le 60.000 copie di “Bananas” sta uscendo “Montanelli e il Cavaliere”), e ascoltando i suoi racconti “dallo stato semilibero di Berlusconia”, sorridi amaro, sobbalzi, ti indigni, ma soprattutto ti togli ogni dubbio sul fatto che da strisciante il regime è diventato ormai soffocante.

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  • Tante ciancie ma poi arrivi a fine mese?

    Mi sedevo su quella panchina in periferia, sull’imbrunire, con la mia ragazza. Dietro di noi, a pochi metri, il terrapieno della ferrovia, sul quale transitavano i treni degli operai, al ritorno dal lavoro; e dai quali voci di maschi indirizzavano alla mia ragazza esortazioni allegramente e virilmente complici: “Dàgliela!”

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