Savona insegna – Promosso per meriti fallimentari

Savona è spesso ai margini delle cronache nazionali e liguri, eppure spesso si è rivelata all’avanguardia (Teardo anticipò Tangentopoli) e certe ombre si ripresentano oggi con la stessa minacciosità ( “Liguria, l’unione fa il cemento”, Micromega 05/2006). Non ci sono però solo le grandi speculazioni a preoccupare, quello che amareggia e lascia a molti un senso di ineluttabilità sulle sorti della cosa pubblica è la disinvoltura con la quale gli amministratori locali raccontano/spiegano le loro scelte anche grazie alla compiacenza dei media locali.


Esemplare anche se “piccola” è la recente storia dell’Acts (l’azienda trasporti locale) che ha visto in meno di due mesi emergere gravi accuse nei confronti degli amministratori della società stessa (tutti di nomina politica e omogenei alle attuali maggioranze alla guida di Comune e Provincia) a proposito di carenze manageriali, perdite economiche rilevanti (oltre 3,5 milioni di euro da ripianare con le tasse dei cittadini savonesi), discussi comportamenti del presidente dell’Acts Luca Delbene.
In principio la stampa cittadina ha dato ampio risalto alle magagne che emergevano: conti spese degli amministratori gonfiati, uno stipendio raddoppiato a Delbene per decisione autonoma dello stesso non ratificata in CdA, milioni di euro di buco a causa di scelte discutibili (prima fra tutte la metropolitana Savona-Vado!), con contorno di dichiarazioni (abbastanza tardive) dei politici locali che prendevano le distanze e invitavano gli amministratori inadeguati a farsi da parte.
Il CdA viene infine indotto a dimettersi e – con molte resistenze – questo avviene (anche se le cronache sul punto sono un poco confuse) e Delbene in particolare si dimette solo a metà (rimane presidente di una società collegata all’Acts ovvero Acts Linea). E ciò nonostante egli sia indicato quale principale responsabile del dissesto e venga di fatto sconfessato dai Ds, suoi sponsor politici, che lo invitano a farsi da parte senza polemiche per far spazio “ad una maggiore managerialità”. A inizio dicembre viene anche fuori il nome del futuro presidente di Acts e tutto sembra finito (tranne i debiti): tra le righe il Secolo XIX del 7 dicembre ci informa che Delbene resterà ancora “qualche settimana” a presiedere Acts Linea e La Stampa del 14 dicembre fa sapere che comunque il nuovo CdA verrà formalizzato solo a febbraio del nuovo anno. Sempre su La Stampa del 15 dicembre il sindaco Berruti esce allo scoperto e ringrazia i dimissionari per “il senso di responsabilità”, precisando che le dimissioni “non vanno considerate un’assunzione di colpa”. Nulla è dato sapere sugli esiti delle accuse mosse agli amministratori.
Il colpo di coda arriva a fine anno in una foto-notizia del Secolo XIX del 29 dicembre, dove ritroviamo finalmente Delbene sorridente e in gran forma dopo le brutte foto nei corridoi del palazzo di giustizia savonese delle settimane precedenti: sarà presidente di una nuova società consortile formata da Acts Linea e da “SAR Autolinee Riviera” per la gestione del trasporto pubblico in provincia… Nessun commento.
(Giovanni Daniele)