Cornigliano – Non si fermano agli Erzelli gli affaroni di Spinelli

“Le devo poi dire che qualora una ditta volesse mettere dei container nelle aree di Cornigliano io penso che Cornigliano abbia sofferto abbastanza per cui non mi pare di poter dire che l’utilizzo più razionale di quelle aree fosse un deposito di container” (Mario Margini, in risposta a un’interrogazione di Paolo Striano, seduta del Consiglio Comunale di Genova, 27 giugno 2006).
Da tempo serpeggiava la paura che tutti i container depositati a Cornigliano (Erzelli) finissero a Cornigliano (ex-Ilva). La loro discesa dalla collina dove sorgerà il “Technology Village”, iniziata da alcune settimane, l’ha confermata. Aldo Spinelli, l’imprenditore che aveva riempito di container gli Erzelli, ha ottenuto in affitto circa 100.000 metri quadrati dell’area dell’ex acciaieria e ora si prepara, con gli stessi container, a un’operazione simile a quella che per anni ha deturpato la collina.


Il prof. Pierpaolo Puliafito, direttore del Centro italiano di eccellenza di logistica integrata (Cieli), ha espresso qualche preoccupazione sul trasferimento, dicono temporaneo, dei container dagli Erzelli a Cornigliano: “Visto che a Genova c’è carenza di spazi pregiati e viste le tensioni che, proprio per questo, ci sono in porto, credo che si sarebbero dovuti individuare da subito spazi diversi, magari anche fuori dalla Liguria, per questi container vuoti, anziché metterli …in aree utilizzabili dal porto” (Gazzetta del lunedì, 19 febbraio 2007).
Non ha invece dubbi la “Società per Cornigliano SpA” (società pubblica, dal 27 marzo 2007 diretta da Burlando, dopo le dimissioni di Pericu) che ha il compito di riqualificare l’intera area e che ne ha affittato a Spinelli una parte fino al 2010.
Entusiasta l’imprenditore che aveva chiesto la concessione provvisoria dell’area e presentato (giugno 2006) un progetto preliminare per costruirvi e gestirvi un centro logistico. Intervistato ora da Repubblica (27 marzo 2007) dichiara: “Lì sopra nascerà un grande distripark. Il progetto definitivo è pronto, lo presenteremo fra poche settimane”. Aldo Spinelli “non ha dubbi sul futuro di questi spazi”. Con lui, ovviamente, nei panni del regista, come annota accuratamente il cronista. “Ho venduto per 36 milioni di euro un’area che ne valeva 96. Ho almeno ottenuto di spostare a Cornigliano i container”, dimenticando di dire che ha venduto per 36 quello che nel 1998 ha comperato per 4 (dismissioni IRI).
Di fronte ai disagi e ai malumori crescenti di Cornigliano interviene Burlando: “L’assegnazione delle aree già bonificate a Spinelli ha consentito di far partire l’operazione Erzelli. L’alternativa era non fare niente” (Repubblica, 2 aprile). Domanda spontanea: ma gli Erzelli sono stati venduti liberi da container o no?
Intanto, si è in attesa del previsto bando di gara internazionale per l’assegnazione definitiva dell’area per il distripark. Sappiamo che c’è già Spinelli. Un concorrente con un progetto “definitivo”, consegnato, esaminato e discusso in tutte le sue articolazioni e con decine di migliaia di suoi container a presidio dell’area. Quel che si dice un concorrente in pole position.
(Oscar Itzcovich)