Urbanistica. Parco non parcheggio all’Acquasola

Il progetto del parcheggio dell’Acquasola è “coerente” con una visione insensata di città: sempre meno bus, sempre più traffico, sempre meno verde, sempre più inquinamento…


Da anni la civica Amministrazione sta tagliando il trasporto pubblico, facendo viaggiare i cittadini come su carri bestiame e si realizzano piani del traffico che incoraggiano i cittadini ad un maggior uso dei mezzi privati. Come conseguenza e in accordo a questa idea si vogliono realizzare parcheggi per sistemare le auto.
In una città senza spazi, le uniche aree “libere” per realizzare autosilos rimangono quelle verdi. Ma per fare gli autosilos nei parchi occorre distruggere il verde, tagliare gli alberi e aprire cantieri che creano disagi per anni. Il cantiere dell’Acquasola di per sè significa la chiusura del parco come minimo fino al 2008, e con l’esperienza della metropolitana è certo che i lavori finiranno quando i bambini che frequentano oggi la spianata saranno adulti. L’agevolazione dell’uso privato, grazie ai parcheggi, incoraggia ulteriormente il non uso del mezzo pubblico.
Il non uso dei mezzi pubblici provoca il deficit dell’AMT, il deficit AMT viene compensato tagliando ulteriormente i mezzi pubblici. Il taglio ed il peggioramento del servizio fa ulteriormente diminuire il numero di persone che usano i bus e aumentare il numero di persone che usano il mezzo privato. Si alza il costo economico che si deve sobbarcare una famiglia per permettersi l’uso di più mezzi privati ed i costi di mantenimento.
Contrastare il progetto di parcheggio all’Acquasola –sostengono le associazioni ambientaliste– non significa solo salvare un luogo verde prezioso in centro città, impedire l’abbattimento di oltre cento alberi per i quali si racconta di malattie inesistenti o di ricollocazioni in realtà tecnicamente impossibili, significa preservare un ecosistema urbano con tutti i suoi animali, impedire lo scempio di un luogo storico della città ( sbugiardando le falsità di chi viene a dire che la realizzazione del parcheggio salverebbe dal degrado il parco (!!!), frutto invece della mancanza di ordinaria manutenzione che verrebbe aggravata dagli oneri di pulizia delle foglie sulle caditoie del parcheggio previsto), significa anche dire basta ad un modello di città fatto di costi ecologici ed economici insostenibili per i suoi cittadini, che porta ad una Genova degradata , pericolosa, sgradevole .