Società – L’Italietta rampante che ti dribbla l’esame

Con “turismo forense” si intende la pratica diffusa, presso i laureati in giurisprudenza, di terminare il tirocinio in una sede diversa dal proprio distretto, in cerca di commissioni benevole, che permettano di superare l’esame di abilitazione per divenire avvocati (un po’ come il memorabile viaggio a Reggio Calabria, intrapreso nel 2001 dall’attuale ministro dell’Istruzione Gelmini).


Ai movimenti interni alla penisola italiana si è aggiunto il “viaggio della speranza” verso la Spagna dove, fino al 2011, non è necessario l’esame finale per conseguire l’abilitazione. La possibile scorciatoia ha attirato centinaia di aspiranti avvocati nella penisola iberica. Il trucco è questo: ci si affida ad una (costosissima) azienda privata (una tra tante: http://www.cepu.it/info_abilitazione_spagna.asp), ma sono in parecchie ad elargire il servizio), si sostiene un esame di omologazione tra laurea italiana e laurea spagnola, ci si iscrive al Collegio degli Avvocati in Spagna e, dopo il tirocinio, effettuato in Italia, si passa all’albo italiano come “avvocato stabilito” (http://www.campus.it/blog/2009/07/11/cepu-ole-avvocati-facili/). Se l’escamotage non è una recente invenzione (ne parlava il Sole 24Ore in un articolo del 2005) ed è reso possibile da una norma del 2001, il D.Lgs. n. 96/2001, http://www.e-assistenzalegale.com/documenti/La%20normativa%20italiana.pdf, la prossima introduzione dell’esame di abilitazione anche in Spagna ha fatto si che il battage pubblicitario si sia fatto, negli ultimi mesi, sempre più incalzante e sfacciato.
Ma quanto costa saltare a piè pari l’arduo esame di abilitazione ed entrare nella professione tagliando la strada con questa allettante scorciatoia? Sui blog in rete si legge una cifra esorbitante, 28mila euro http://www.campus.it/blog/2009/07/11/cepu-ole-avvocati-facili/, una somma di certo non alla portata di chiunque, che dimostra quanto sia lucroso vendere speranze, e scorciatoie.
Avvocati, anzi, abocado, a pioggia, in arrivo su questa piccola, mediocre e deprimente Italia sempre uguale a se stessa.
(Eleana Marullo)