SECOND LIFE
Lui capo e amico mio?
Mia guida spirituale?
Discepolo suo, io?
Si sbaglia, dice male!
Mai visto il Colosseo!
Mai stato oltre Finale!
(ex scajoliano, creo
mia identità virtuale).

email: enzo@enzocosta.net; http://lanterninoenzocosta.blogspot.com
Illustrazione di Aglaja
email: aglaja@fastwebnet.it; http://proveaglaja.blogspot.com
Informazione – Grecia: ognuno sceglie il suo lato della medaglia
“La mail di un amico ateniese mi informa di un fatto che non ho trovato sui nostri giornali: un impiegato della Marfin Bank di Atene, quella in cui sono morti tre giovani lavoratori, aveva inviato una denuncia a tutti i mezzi di informazione greci (giornali e siti). Questo lavoratore, che mantiene l’anonimato, elenca le corresponsabilità dei dirigenti della Marfin Bank.
Ambiente – Tranquilli, la B.P. paga i danni
La B.P., British Petroleum, una delle sette sorelle, dopo tutto il casino che ha provocato nel golfo del Messico e la catastrofe naturale che sta procurando giorno dopo giorno, e dopo giorno non si sa fino a quando, alle coste della Luisiana e del Mississipi e nonostante le brutte figure inanellate nel tentativo di riparare il guasto – ultimo il pentolone d’acciaio che il mare ha trattato da cartone – ha dichiarato solennemente che risarcirà tutti i danni provocati.
Ma quanti soldi ha la B.P., di quanto denaro dispone? Nel momento in cui nel mondo intere nazioni rischiano il fallimento per mancanza di liquidità e centinaia di migliaia di persone si sommano ad altre centinaia di migliaia di affamati che rischiano ogni giorno la morte per mancanza di pane, anche nei paesi ricchi?
O cercano solo di truffare il futuro, di truccare le carte (processuali), di imbrogliare le prospettive?
(Angelo Guarnieri)
A proposito…
Dipinte in queste rive
Son dell’umana gente
Le magnifiche sorti e progressive.
Qui mira e qui ti specchia,
Secol superbo e sciocco…
(Giacomo Leopardi, da “La ginestra”)
Ambiente – La politica e il consumo di territorio
“Mi capita a volte di andare a vedere che cosa è stato realizzato e mi chiedo che cosa è successo” così esordiva Franco Lorenzani, direttore della commissione urbanistica della Regione Liguria all’incontro sulla “Trasformazione dei paesaggi italiani” di marzo 2010, e proseguiva lamentando che questioni burocratiche, contesti di forte contrasto, “sistema di vincoli” in realtà frenano il lavoro e il controllo della pubblica amministrazione. Citando come esempio il porticciolo di Imperia, che diverrà il più grande del Mediterraneo, “la cui realizzazione è andata al di là degli intenti”. Che monelli, Caltagirone e i suoi soci ponentini.
Lavoro – Uno strano collocamento
Mettiamo un Ufficio provinciale del lavoro e una data come il Primo aprile. Un ex imprenditore legge in sala di attesa i vari cartelli che invitano a fare da soli, a staccarsi dal lavoro subordinato per diventare padroni di sé stessi, con varie offerte, anche quella del passaggio del testimone, simboleggiata da una pialla da falegname che passa da una mano antica ma esperta ad una giovane e desiderosa di imparare. L’ex imprenditore pensa: mai più. Mai più commercialisti distratti, leggi ininterpretabili, visite a sorpresa di ufficiali impegnati a far cassa, cercando microscopiche grinze nella gonna stirata di una azienda onesta, mai più dipendenti, mai più nottate a mettere a posto la contabilità, come al solito in ritardo per far posto al lavoro da fare.
Società – L’Italietta rampante che ti dribbla l’esame
Con “turismo forense” si intende la pratica diffusa, presso i laureati in giurisprudenza, di terminare il tirocinio in una sede diversa dal proprio distretto, in cerca di commissioni benevole, che permettano di superare l’esame di abilitazione per divenire avvocati (un po’ come il memorabile viaggio a Reggio Calabria, intrapreso nel 2001 dall’attuale ministro dell’Istruzione Gelmini).
Economia – Le lire son tornate
Nella via più centrale di Voltri, affollata di passanti, compranti e automobili, in un negozio, ben in vista sulla vetrina buona, un cartello annuncia che si accettano pagamenti anche in lire.
Si rimane increduli, quasi trasecolati; si fanno cinque passi avanti nel marciapiede con il dubbio di aver letto bene, un po’ sommersi dal grigiore che confonde e affastella il paesaggio. Si torna indietro per verificare, per vedere se è proprio vero, o se non ha la consistenza di un raggio di sole in questi giorni.
Città – Guardandosi intorno
“Può capitare, andando a zonzo, di inerpicarsi per le vie del Castello, sostare con lo sguardo sulle icone, in cui frammenti di vetri colorati brillano come diamanti incastonati dalla devozione popolare, di indugiare su atri di palazzi ora decadenti, ma che ancora portano eco dei fasti passati, nelle eleganti volte a crociera sostenute da severe colonne di gusto classico.
Può capitare di ritrovarsi per caso davanti alla pulsantiera di un citofono, di un edificio distinto, nel groviglio di vicoli del centro storico, nel cuore pulsante della città multietnica, negli strettissimi pressi di scuole che hanno scoperto e valorizzato la ricchezza della diversità culturale.
Tempo di Morire – Accompagnami e poi lasciami andare
Mi chiamo Alma, sono nata settantasei anni fa a Sturla, da casa nostra potevi, di sbieco, toccar il mare con un dito. Terza di quattro fratelli, cullata dai primi, custode dell’ultimo. Adesso e’ lui ad esser qui accanto a me in ospedale. Non posso ascoltare le sue parole, ne vederlo, ma lo percepisco dalla mano che si affanna, affettuosa e maldestra, attorno al cuscino che mi sorregge la testa.
Ho abbandonato udito e vista da alcuni giorni. Devo ridurre al minimo le fatiche di questo corpo. C’è sempre più spazio tra la mia coscienza e i contorni della mia sagoma.