OLI 377 – PALESTINA: La Nakba di ieri, la catastrofe di oggi

Il 15 maggio 1948 l’esercito sionista ha invaso i territori palestinesi impossessandosi delle terre, delle case e del futuro del popolo palestinese. Almeno 800mila persone sono state espulse dalle loro case e sono state costrette a vivere nei campi profughi. Chi non è riuscito a scappare o chi si è ribellato, è stato ucciso.

Più di 500 villaggi palestinesi sono stati evacuati e completamente distrutti.
 Il 15 maggio per i palestinesi è il giorno della “Al Nakba”, che significa in arabo “la catastrofe”, il ricordo di una vera e propria pulizia etnica in cui lo scopo non era solo annientare la popolazione ma cancellare il popolo palestinese dalla storia e dalla memoria con l’eliminazione di foto, documenti e testimonianze
“I vecchi rifugiati moriranno e i giovani dimenticheranno” affermò David Ben Gurion, primo ministro di Israele all’epoca; oggi nel mondo si contano 6 milioni di rifugiati palestinesi che vivono in campi profughi sia all’interno della Palestina che nei paesi limitrofi (Siria, Giordania, Libano) spesso in condizioni disumane, e non hanno nessuna intenzione di dimenticare la loro storia anche se non gli è ancora permesso di tornare nelle loro case d’origine nonostante la risoluzione ONU 194 approvata l’11 dicembre 1948 che cita nell’art.11 “…ai rifugiati che desiderano tornare alle loro case e vivere in pace con i loro vicini dovrebbe essere consentito di farlo al più presto possibile…” mai messa in atto.

La Nakba per il popolo palestinese non è mai terminata, ancora oggi il governo israeliano, attraverso politiche razziste, di apartheid costringe i palestinesi a lasciare la loro terra e le loro case per la costruzione di colonie.
Lo sradicamento di ulivi, il furto dell’acqua, l’impedimento di viaggiare liberamente sul proprio territorio, fanno parte dello scenario quotidiano palestinese. Chi si ribella a questa politica oppressiva viene arrestato. Ogni anno, il 15 maggio, mentre lo stato ebraico festeggia la nascita dello Stato d’Israele, i palestinesi commemorano il giorno della Nakba anche per rinnovare il sogno che hanno in comune tutti i rifugiati palestinesi: il ritorno nelle loro case.
Il 15 maggio 2013 a Genova ricorderemo il 65° anniversario del giorno della Nakba con la proiezione del film “Roadmap to Apartheid” alle h.21 in p.zza Posta Vecchia e il 17 maggio 2013 alle ore 17,30 con un presidio in p.zza San Lorenzo.
(Maria Di Pietro – foto da internet)