OLI 356: ESTERI – Sessismo negli USA

Sui risultati ottenuti dalle donne alle ultime elezioni negli USA, Tali Mendelberg, professore associato di scienze politica all’Università di Princeton, e Chrisopher f. Karpowiz, un assistente professore di scienze politiche presso la Brigham Young University, illustrano sul New York Times del 8 novembre 2012, i risultati della loro ricerca sulla necessità di una presenza femminile pari a quella maschile in un gruppo decisionale per poter produrre decisioni al femminile: “Il Congresso che si riunirà nel mese di gennaio avrà un numero record di donne: 20 senatrici. Le candidate donne hanno rotto altre barriere nelle ultime elezioni. Questo significa che il prossimo Congresso sarà più attento ai bisogni dei bambini, delle ragazze madri e degli americani più vulnerabili a causa del basso reddito, delle cattive condizioni di salute e di altri svantaggi? Purtroppo, no. La nostra ricerca dimostra che i legislatori prendono in considerazione le politiche femminili solo quando la presenza delle donne è veramente uguale a quella degli uomini. Festeggiamo pure le conquiste elettorali ma abbiamo molta strada da fare”. 
Rimanendo negli Stati Uniti, sempre riguardo alle donne, per il Business Insider il generalissimo Petraeus, protagonista di guerra in Iraq ed Afghanistan contro nemici terribili è vittima di una donna molto seducente ed ambiziosa, la sua amante e bioghrafa Paola Broadwall. Lui è giustificato: “un uomo di 60 anni che si trova davanti una donna attraente che ha quasi la metà dei suoi anni che si rende disponibile a lui, mettetevi nei suoi panni è una prova durissima per chiunque”. Per lei invece nessuna giustificazione e il titolo sessista dell’articolo del Business Insider è, infatti, il seguente: “Un collega di Petraeus: la bioghrafa Paula Broadwell ha messo i suoi artigli su di lui”. 
(Saleh Zaghloul)