OLI 337: ELEZIONI – Il Giornale: giochi di parole

Il Giornale, martedì 27 marzo, titola “Il professore vuol sfidare la legge e candida un immigrato irregolare”. L’articolo di Giulia Guerri, dedicato alla conferenza stampa di presentazione della lista Marco Doria, cita nell’incipit esattamente le parole usate da Doria per presentare il quarantesimo candidato, virtuale, della sua lista, “un cittadino genovese che vive e lavora nella nostra città, paga le tasse, ma ad oggi non ha diritto a partecipare alla vita politica della comunità, perché non ha la cittadinanza italiana”.
Ora, la lingua italiana non è un’opinione, se un cittadino paga le tasse, non può essere un immigrato irregolare. Si capisce che per un quotidiano abituato ad usare il cosiddetto “metodo Boffo”, travisare le parole è un gioco da ragazzi; all’indecenza però ci dovrebbe essere un limite.
Sorge tuttavia un dubbio: che l’articolo sia scritto in buona fede? Che il pubblico de Il Giornale sia sovraffollato di persone “regolari” che non pagano le tasse, ergo chi paga le tasse è irregolare? Non è praticamente questo che teorizzava anni fa Silvio Berlusconi, dichiarando di sentirsi “moralmente autorizzato ad evadere” tasse troppo elevate? Il dubbio permane: agli onesti la poco ardua sentenza.
(Ivo Ruello)