Pensa alla salute che il conto arriverà

Ho ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la pubblicazione ”Pensiamo alla salute”, con allegata lettera del Presidente del Consiglio. L’ho inviata al signor Prefetto pregandolo di volerla cortesemente rispedire al Mittente, insieme con le seguenti motivazioni:


1. Considero l’iniziativa come propaganda elettorale personale del dott. Berlusconi, pagata con i miei soldi di contribuente e senza il mio preventivo consenso.
2. Considero il contenuto della pubblicazione del tutto banale e privo di valore politico positivo, anzi, con valore politico negativo, in quanto lascia intendere che i cittadini sono responsabili della propria salute (cosa in parte condivisibile) senza mettere in causa la dimensione politica del problema, come se si ignorasse che i rischi di malattia, invalidità e morte provengono da nodi non risolti della politica ambientale, della sicurezza della circolazione stradale e ferroviaria, della osservanza delle norme di sicurezza sul lavoro, dalla criminalità organizzata, dalla cattiva organizzazione dei servizi sanitari ecc.
3. Di conseguenza, considero fondato il sospetto che nel pensiero del mittente si voglia preparare il terreno a un’ulteriore riduzione della spesa pubblica per la Sanità, inducendo i cittadini a pensare che se vogliono tutelare la propria salute devono pagarla di tasca propria, oltre al contributo fiscale di cui in modo propagandistico si magnificano i tagli illusori.
(Gianfranco Monaca)