Immigranti – Contribuenti sì, cittadini no

La sindrome dell’arto fantasma è la dolorosa percezione di un arto amputato come se fosse ancora presente. Leggendo Metropoli, il supplemento di Repubblica che si occupa di Italia multietnica, si ha la sensazione che la società, attraverso il suo aspetto di espressione legislativa ed amministrativa, soffra al contrario di “sindrome dell’arto aggiunto”, che quindi possieda oggi un’articolazione in più, giunta coi movimenti migratori degli ultimi decenni, e non la senta nè la riconosca come propria. Ma vediamo i sintomi di questo insolito disturbo.


Solo ai lettori di Metropoli è stato possibile conoscere, in anteprima su qualunque exit pool, un ammanco nelle urne delle ultime elezioni (Metropoli n. XIII, domenica 9 aprile): 90.000 voti degli immigrati che scelsero di votare alle primarie del centrosinistra. Considerato che il voto era possibile solo ai residenti in Italia da almeno tre anni, iscritti in un’apposita lista, e che il valore dell’operazione era virtuale, il numero è cospicuo e paragonabile ai quattro milioni di italiani che votarono alle stesse elezioni. La Costituzione sancisce per tutti i cittadini il diritto ad essere rappresentati. E le regole italiane per la cittadinanza, leggiamo, producono effetti surreali: il principio dello jus sanguinis fa si che i figli di immigrati nati in Italia non siano italiani, che i figli di immigrati acquisiscano automaticamente la cittadinanza solo se minorenni al momento in cui il genitore diventa cittadino italiano. Così esistono “stranieri” nati in Italia, che parlano italiano e pagano le tasse, ma non possono votare, in contrasto con qualsiasi principio di rappresentatività.
Altro sintomo (Metropoli n. XIV, 23 aprile). Al principio del 2006 Berlusconi fece recapitare nelle case di tutti nati del 2005 (italiani e no) una lettera che invitava a ritirare la cifra di 1.000 euro, il cosiddetto “bonus bebè” . L’assegno era riservato ai cittadini italiani e comunitari. Ma la lettera non riportava i requisiti richiesti, così i molti “extracomunitari non aventi diritto” che hanno ritirato il bonus, ignari del citato principio dello jus sanguinis, ora sono stati denunciati e rischiano conseguenze gravissime come la revoca della carta e del permesso di soggiorno.
Ennesimo, triste, sintomo (Metropoli n. XIV). Il naufragio avvenuto la notte di Natale 1996 tra la Sicilia e Malta, in cui persero la vita trecento persone provenienti da India, Sri Lanka e Pakistan, e internazionalmente noto come Malta boat tragedy come simbolo delle tragedie dell’emigrazione, è stato ignorato dall’allora governo Prodi. Quando nel 2001 il relitto fu individuato nei pressi di Porto Palo, un appello firmato da 4 premi Nobel ne chiese il recupero al governo, presieduto da Berlusconi, ma anche allora la richiesta fu del tutto ignorata.
Tre notizie accomunate da esclusione, trascuratezza, noncuranza: la “sindrome dell’arto aggiunto” non permette di riconoscere né di gestire il proprio futuro.
(Eleana Marullo)