AMT/3. Politica grande assente alle esequie del bus

Il messaggio: “LUNEDI’ 19 LUGLIO ALLE ORE 16.30 PRESSO LA SALA DEI CAPITANI DI PALAZZO S. GIORGIO SI TERRA’ UN’ ASSEMBLEA PUBBLICA SUL TEMA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE.


INTERVERRANNO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FISA-CISAL, ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE, CAMMINACITTA’, LA CONSULTA DEI CONSUMATORI E MOLTI ALTRI. SONO INOLTRE INVITATI RAPPRESENTANTI A TUTTI I LIVELLI (DAI PARLAMENTARI AI CONSIGLI DI CIRCOSCRIZIONE) DEI PARTITI POLITICI. VISTA L’IMPORTANZA DELL’ARGOMENTO E LA CRITICITA’ DEL TRASPORTO NELLA NOSTRA CITTA’ SI AUSPICA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE. VI PREGO PERTANTO DI FAR GIRARE QUESTA MAIL IL PIU’ POSSIBILE. PER ALTRI CHIARIMENTI CONTATTATEMI AL N. 328-4577210 (TARIFFA TIM). GRAZIE. MARCO LIBERTINI”
Non conosco il firmatario. A me il messaggio è arrivato per e.m. da un’amica sindacalista che ha postillato: “Forse, tu che ti interessi di trasporto per la NL, potresti farci un passo”. Per quel che ne so il messaggio viaggia solo sulla rete; nessun manifesto in città e nessun annuncio in cronaca locale. La riunione è promossa dalle stesse associazioni che a gennaio 2004 avevano diffuso in città e sui mezzi pubblici il manifesto “Per una nuova cultura della diffusione dei mezzi pubblici in Liguria”. I firmatari infatti sono gli stessi: CLCU (Consulta Ligure dei consumatori e degli utenti), FILT-CGIL, FIT-CISL, FAISA-CISAL, UGL-Ferrovie/Autoferrotranvieri, Legambiente, Italia Nostra. Allora, con la pubblicazione del manifesto, gli utenti, i lavoratori del settore e le associazioni ambientaliste stringevano un patto in difesa del trasporto pubblico e per la sua promozione (potenziamento delle corse, estensione delle corsie riservate, integrazione con la rete ferroviaria ecc.). Visto come sono andate le cose mi chiedo: cosa proporranno. E a chi?
La risposta è a Palazzo San Giorgio. La sala per la riunione ha 80 posti a sedere. Durante il pomeriggio non sarà mai piena e dopo un’oretta dall’inizio risulta mezza vuota. I presenti sono tutti membri delle organizzazioni che hanno promosso l’incontro più qualche altro; presenti anche alcuni consiglieri di circoscrizione, qualche rappresentante di partito, qualche consigliere comunale e provinciale. Ma gli interlocutori che contano – Comune, Provincia e Regione – auspicati e invitati dagli organizzatori, hanno preferito defilarsi. Facile immaginare il perché: i convenuti hanno tutti incarichi ufficiali ma la riunione è atipica e non corrisponde ad un preciso “tavolo di trattativa”. Perché esporsi? Interventi: sono una quindicina e tutti dicono che la situazione è drammatica e che il trasporto pubblico è alla frutta. Tutti dicono che le istituzioni sono assenti e che in alcuni casi hanno operato in malafede. Sembra che molti sappiano più di quanto non dicano. Ad esempio scivolano in alcune occasioni le parole “bancarotta” e “fallimento” usate non nel significato politico ma economico. L’assenza in sala di interlocutori “qualificati” e di cittadini “normali” contribuisce a sottolineare la drammaticità della situazione e la ragione dell’iniziativa. I gruppi che hanno promosso l’incontro temono l’isolamento e di restare travolti dal rovinio che si annuncia. Il presidente del coordinamento delle associazioni dei consumatori, che apre e chiude l’incontro, annuncia per il 29 luglio prossimo una “mobilitazione” (sic) cittadina sul tema del trasporto pubblico e l’apertura di “tavolo negoziale” col prefetto. Perchè il prefetto? Perché gli altri, quelli che se ne sarebbero dovuti occupare, latitano e perché -precisa- la soppressione giornaliera di decine di treni pendolari e quella che si annuncia nell’AMT configurano una situazione pericolosa per l’ordine pubblico. “Siamo già oltre il livello di guardia” afferma e tutti in sala annuiscono.
(Manlio Calegari)