Autore: Redazione

  • VERSANTE LIGURE


    LIBERTA’
    DALL’INTERCETTAZIONE

    Era partecipare,

    per Gaber, “libertà”

    ma per il Cavaliere

    un altro senso ha:

    tramare al cellulare

    a mezzo di Saccà.


    BERLUFONE: RAI is now!

  • Carovita – Di nuovo in coda per pane e riso

    L’analisi è di Massimo Riva (“L’emergenza busta paga” Repubblica 20 dicembre ’07), uno degli osservatori più lucidi dell’economia italiana. “Al centro della agenda politica per il nuovo anno dovrà esserci la questione salariale”. Perché, scrive Riva, sta per arrivare una raffica di aumenti: “una nuova grandine che si sovrappone a quella dei mesi scorsi su beni essenziali. Il prezzo del pane è cresciuto nell’ultimo anno del 12,4%. Rincari minori ma significativi per pasta, latte, frutta, carne”. Anche se il tasso tendenziale di inflazione a fine novembre era stimato al 2,4%, gli indici settoriali e quello generale mostrano una forbice: la questione salariale sta lì, in questo scarto.

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  • Università – Politecnico visto come secessione

    Secolo XIX, 21 dicembre 2007. “Con un documento approvato all’unanimità, il consiglio di facoltà d’Ingegneria chiede l’istituzione, a Genova, di un politecnico. E’ un passo fondamentale verso l’autonomia” che, tuttavia, il resto dell’università percepisce come una pura e semplice secessione. Gianni Vernazza, preside di Ingegneria, intende rassicurare: “Il politecnico non deve nascere sulla spinta di velleità autarchiche. O per motivi di portafoglio”.
    Motivi forse ce ne sono. Li suggerisce Il Secolo XIX del 6 maggio 2007: “All’Università di Genova Facoltà in lite per i fondi”. Così titolava la notizia sulle “disparità produttive” rivelate dal bilancio secondo cui Ingegneria da sola aveva ricevuto nel corso del 2006 circa la metà dei finanziamenti per la ricerca di ateneo. A ruota Medicina con poco meno del 25%.

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  • Simboli – Veltroni e i registri sulle unioni civili

    Minimizzare il valore dei simboli, in un confronto a distanza ravvicinata con la chiesa cattolica, non si sa se definirlo ingenuo o ipocrita. Eppure Veltroni nel suo articolo su Repubblica del 19 dicembre dice testualmente: “… Sulle due delibere di iniziativa popolare e consiliare la cui eventuale approvazione non avrebbe avuto nient’altro che un mero valore simbolico senza poter migliorare di una virgola la condizione di vita delle coppie di fatto, non c’era una maggioranza sicura e comunque il loro contenuto era legittimo ma discutibile e non da tutti condiviso”.

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  • Nuovo V-Day – Il taglione di Grillo sull’informazione

    Beppe Grillo sta preparando un nuovo V-Day per il 25 Aprile 2008. Avrà come tema l’informazione. Dopo il precedente – 8 settembre u.s. – è prevedibile, date le energie e la dedizione che lui dedica ai fatti, un altro successo dell’iniziativa.
    Sarà aggressivo? Sarà estremo? Cosa dirà?
    Molto è già nel suo sito (www.beppegrillo.it) nel quale sono apparsi la scorsa settimana articoli su Kenia, giustizia, spazzatura partenopea – con il video di uno Spazzatour della stampa estera nelle zone colpite – ed il discorso di capodanno del comico agli italiani.
    Tutti i giorni Beppe Grillo intervista, suggerisce approfondimenti, provoca. E’ il più “cercato” dagli italiani sulla rete (Ansa 17 dicembre 2007). Premiato dalla rivista Time come “eroe europeo” nel 2005, ha raccolto trecentomila firme in occasione della sua prima grande manifestazione di piazza.

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  • Siderurgia – Imprenditori illuminati e morti oscure

    Durante la puntata di “Anno Zero” del 13 dicembre scorso, oltre al collegamento da Torino con gli operai della Thyssenkrupp, sono stati intervistati un uomo ed una donna, colpiti da gravi lutti.
    L’uomo ha perso il figlio di circa 24 anni, operaio dell’Ilva di Taranto e la donna il marito, caposquadra in una ditta appaltatrice che lavora nello stesso stabilimento.
    Hanno raccontato il loro dolore in maniera dignitosa e lucida come solo sa fare chi agisce per conto e in memoria dei propri cari: in Ilva, società a PP.SS., i lavoratori venivano addestrati nella scuola siderurgica per due anni;oggi l’Azienda, privatizzata (Gruppo Riva), per l’addestramento dedica 40 ore; i lavoratori possono essere sottoposti a ritmi di lavoro e turni pesanti , tanto che si contano numerosi infortuni, di cui alcuni mortali.
    40 sono i morti dal 1993, una media di 2 o 3 l’anno, vittime di lavoro, silenziose, che spesso non hanno voce né in tv né sui quotidiani giudicate “fisiologiche” per una fabbrica di quelle dimensioni e natura.

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  • Nuovo sito – Speculazioni edilizie alla luce del web

    E’ da pochi mesi on line un piccolo sito che si propone di fornire una dettagliata mappatura delle trasformazioni ambientali, interventi di costruzioni o speculazioni edilizie, a volte in deroga al Piano Regolatore, nel territorio genovese. E’ nato spontaneamente da un gruppo di cittadini, studenti e laureandi di Architettura, alcuni militanti in partiti politici o associazioni ambientaliste, altri provenienti dai Comitati spontanei di quartiere, accomunati dal desiderio di tutela del patrimonio ambientale della propria città, e dalla volontà di rendere pubblici alcuni ‘scempi’ che paiono passare inosservati: dal taglio di alberi centenari per la costruzione di parcheggi (Piazzale Duca degli Abruzzi), alle sanatorie concesse nonostante il parere negativo delle istituzioni di riferimento (Via Bettolo). Il sito è amatoriale, l’attenzione alla grafica in secondo piano rispetto ai contenuti, e attualmente le segnalazioni si riferiscono esclusivamente alla zona di Levante, ma le schede e la documentazione riportata sono precise e dettagliate, la visualizzazione fotografica interessante: rappresentano segnalazioni costruttive e razionali fatte da cittadini per i cittadini stessi, e al bando il ‘mugugno’ genovese e l’antipolitica. Per chi volesse visitarlo: www.osservatorioverde.it.
    (Maria Cecilia Averame)

  • Nazionalpopulismo – L’aspirante guru, gli zombi e i topi

    Passa per la testa più fine del suo pollaio: la parte di guru che Giuliano Ferrara svolge per i Cavaliere, Marcello Veneziani mira a interpretarla per la destra parafascista; quella del creativo che traccia il solco, dell’intellettuale da convention e talk-show per dimostrare che anche sotto l’antico fez battono i cervelli. Tanto che perfino Santoro non esita a invitarlo nell’arena di “Anno Zero”, forse contando di ricevere dall’altra sponda un contributo di originalità critica e beccandosi puntualmente solo calci negli stinchi. Il meglio di sé però Veneziani lo riserva a Libero, il quotidiano che a dispetto dell’altisonante testata aveva come vicedirettore e ora come articolista principe un certo Betulla, nome in codice del giornalista che spiava i magistrati per conto del Sid deviato.

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  • Volare. Vento e bugie sull’aeroporto

    5 gennaio 2008. Venticinque persone, per lo più provenienti da voli internazionali, si predispongono all’ultimo tratto del viaggio: volo Alitalia AZ1389 Milano – Genova.
    Sui video di Malpensa, è vero, è annunciato un ritardo: anziché alle 15.30 il volo partirà alle 17, ma nessuno ci fa un caso particolare, succede. Poco dopo le 16 le persone iniziano a radunarsi al gate e aspettano con calma. Le addette arrivano, e tutto pare procedere come previsto. Ma pochi minuti prima delle 17 ecco il fatale annuncio: “I passeggeri eccetera eccetera sono invitati ad accostarsi al desk per informazioni sul volo”. Ahi. Le due impiegate informano che il volo è stato annullato. Lo fanno in modo gentile ed una volta tanto dicono il motivo: la causa è il vento: non si può atterrare a Genova. Ci sarà un autobus. Nel frattempo viene offerto uno snack. Nessuno si arrabbia, a Genova, si sa, capita. Nessuna colpa. Tutti con calma a prendersi i bagagli, e poi sull’autobus che si mette in moto alle 18.15. Sonnolenza e pazienza.

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  • Se le morti bianche rendono

    L’intervento “Morti fisiologiche” di g.p. pubblicato nella Newsletter n. 168 del 19 dicembre 2007, quando sostiene il teorema “ricerca dell’utile d’impresa = insicurezza del lavoro” rappresenta una posizione ideologica, purtroppo spesso verificabile. Non sempre e ovunque, però: sarebbe davvero terribile se tutte le imprese private del mondo si comportassero così!
    L’impresa privata opera con l’obiettivo di realizzare un utile, ovvero di “far soldi”. C’è quindi da aspettarsi che farà ogni mossa che avvicini questa prospettiva. Anche corrompere, anche frodare, anche infrangere le norme di sicurezza, a condizione che convenga, cioè che il rischio di trovarsi a pagare una pena maggiore del lucro ricavato dal comportamento criminoso sia contenuto. In tal caso, infatti, la commissione del reato diventa conveniente, e ci si può aspettare che questa strada sarà battuta da molti.

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