Autore: Redazione

  • Ricordo di Liana Millu scrittrice appartata

    Ha aspettato fino alle commemorazioni di quest’anno dell’Olocausto, lei che di giorni della memoria aveva intrecciato tutta la sua vita; e poi, dopo tanto resistere, se n’è andata. Liana Millu è morta lo scorso 6 febbraio, e i giornali l’hanno ricordata senza sprecare una parola di più. Dedicandole un po’ di righe doverose sulla cronaca, non le pagine, che avrebbe meritato, della cultura.

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  • Europa. Vergogna per Vichy riabilitazione per Salò

    Parigi è piena di manifesti che invitano a visitare il nuovissimo “Memorial de la Shoah” (www.memorialdelashoah.fr), inaugurato il 25 gennaio di quest’anno.

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  • Regionali. Perplessità a Savona sul sindaco candidato

    La candidatura del Sindaco di Savona attualmente in carica alle prossime elezioni regionali, pone una delicata questione sul piano istituzionale e amministrativo.

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  • Convention. Biasotti e il cavaliere uniti dalla base

    Una carrellata televisiva sulla sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale gremita in occasione della convention del governatore uscente della Regione Liguria, ha messo spietatamente in luce che la maggioranza dei convenuti aveva oltre trent’anni per gamba, nonostante il Secolo XIX abbia riferito che c’erano “ragazzi in tiro e altri in jeans”.

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  • La comica finale della Biastrocchi

    Chissà se i candidati della sinistra alle elezioni regionali, Burlando in testa, così grigi e un po’ patibolari come finora si sono presentati, riusciranno a sfruttare a loro vantaggio, tirando fuori un po’ di grinta, l’arlecchinata (con tutto il rispetto per Arlecchino che era persona seria) dell’ultima seduta del Consiglio Regionale.

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  • Cifre. I costi della sanità e le liste d’attesa

    La telenovela sulla sanità ligure dal titolo “Ma quanto mi costi?”, inaugurata da Manzitti su Repubblica-Il Lavoro a metà gennaio circa, giunge oggi alla 4°. puntata.

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  • Storie. Ragazze in fabbrica anche la domenica

    Questa estate visitando la mostra “Genova del Saper Fare, Lavoro, imprese, tecnologie”, mi ero arrabbiata moltissimo perché in quello che, secondo le parole degli organizzatori, doveva essere un “affascinante viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro della città… un “viaggio” attraverso lo spazio ed il tempo delle vicende che hanno visto la Genova del saper fare protagonista della storia che va dalla fine dell’Ottocento a oggi, con uno sguardo sul domani”… le donne non c’erano. Quindi non c’era la città, non c’era la storia, non c’era il lavoro, ma solo un parziale spicchio di tutto ciò.

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  • Falsi-tv. Che bufala l’isola dei famosi

    Per chi ha visto “L’Isola dei famosi” (tutti, secondo Auditel).
    Domandatevi: perché con fusi orari differenti era notte in Italia e anche sull’Isola; perché l’audio era sempre perfetto anche nell’acqua.
    Rispondetevi: non poteva che essere tutto registrato e la diretta nello studio accanto.

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  • Foibe. Ricordiamo anche l’origine delle atrocità

    A poca distanza del 27 gennaio, “giorno della memoria” della Shoa, il 10 febbraio, come disposto da una legge approvata in un clima bipartisan, si è celebrato, per la prima volta, il “giorno del ricordo”, ma meglio sarebbe stato chiamarlo il giorno dell’oblio: nessuno delle centinaia o migliaia di italiani che hanno compiuto atrocità in Jugoslavia è mai stato punito.

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  • Ricordi. Non tutto da buttare quei difficili anni ’70

    Invecchiando provo un senso di allarme quando qualche episodio mi fa dubitare della mia memoria: così ieri, durante il consueto ascolto mattutino di “Prima Pagina”, ho avuto un trasalimento allorché il conduttore della settimana, Innocenzo Cipolletta (presidente del gruppo Sole 24 Ore), parlando di “Craxi figura binaria”, ha commentato che se non si possono negare i demeriti del personaggio, bisogna però tenere conto delle difficoltà che dovette fronteggiare. Infatti, dice il giornalista, quando Craxi assunse responsabilità di governo, alle sue spalle c’erano gli anni ’70 e “dobbiamo ricordare che gli anni ’70 furono veramente tragici dal punto di vista economico, politico e sociale”.

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