Categoria: Politica

  • Politica – Colori senza bandiere

    Il 4 dicembre su Repubblica Matteo Tonelli nel suo articolo titolato “Quando i colori diventano bandiere” prende spunto dal popolo viola per compiere un excursus sulle “Tonalità che hanno segnato e segnano la lotta politica”.
    La simbologia del colore non è certo una novità. Il fatto è che ora, almeno in Italia, i colori non suggeriscono più una retrostante bandiera.
    Le persone che riempiono le piazze sempre più si convocano attraverso la rete, e scelgono il colore che li farà sentire gruppo, che li renderà riconoscibili quando dal web scenderanno nel mondo fisico delle città. Dopo il viola del NoBday, ora sta emergendo il giallo dello sciopero dei lavoratori stranieri del 1 marzo.

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  • Politica – Popolo viola: energie libere in piazza

    Nel loro comunicato gli organizzatori del presidio del 30 gennaio in difesa della costituzione hanno ringraziato per la partecipazione “le seguenti associazioni: Circolo Genovese di Libertà e Giustizia, Movimento Decrescita Felice MDF – Circolo di Genova, Legambiente, Sinistra e Libertà della Valbisagno, Giovani Democratici del Medio Ponente, Gli amici di Grillo – Genova gruppo storico 2005, e i consiglieri comunali: Antonio Bruno, Manuela Cappello, Bruno Delpino. E ancora il consigliere provinciale Angelo Spanò, Simone Leoncini di Sinistra e Libertà, Comunisti Italiani, Roberto Delogu, La comunità di San Benedetto, Sinistra popolare Genova, Antonello Sotgiu e Rita Guglielmetti della CGIL Genova, Verdi”, e gli altri cittadini intervenuti.

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  • Parchi di Nervi – Il sussiego dei politici

    Il piede dondola in prima fila, s’intravede uno smilzo cappotto blu, sprofondato in poltrona, le dita che scorrono pigramente sul telefonino, mentre l’assessore al verde del comune di Genova snocciola le cifre dell’intervento sui parchi di Nervi: quasi quattro milioni di euro per ridare vita agli alberi ingialliti, le aiuole scalcinate, i prati spelacchiati, il roseto decimato, i tetti da rifare. Siamo al Gam di Capolungo, 21 gennaio 2010 e l’iter è concluso, il progetto di riqualificazione finalmente presentato. Nel pubblico tutti quei cittadini, senza colore politico, ben consapevoli che le priorità sono ben altre in questo momento, ma che per anni si sono battuti, hanno tenuto puntigliosamente vigile l’attenzione, pressato le istituzioni, coinvolgendo l’università e risparmiando così centomila euro di progettazione, affinché non andasse in rovina uno degli spazi più amati da vecchi, giovani, bambini della città.

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  • Politica – Cardinal dinner

    Ottimo risultato: più di 200mila euro – destinati al terremoto in Abruzzo e ad altri interventi – raccolti con la cena di beneficenza organizzata venerdì 27 novembre a Palazzo San Giorgio dal Magistrato di Misericordia, istituzione fondata nel 1419 in un ancien régime in cui sembrava del tutto naturale che trono e altare dovessero procedere indissolubilmente legati.
    Sontuosa cena di gala nel Salone delle Compere, intitolata all’ospite d’onore cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei.
    Un eccellente parterre di partecipanti (con generosi esborsi di tasca propria o dell’ente o impresa di riferimento), tra cui il priore del Magistrato di Misericordia Marco Simeon (vicino all’Opus Dei e responsabile pure delle relazioni internazionali e istituzionali della Rai), Luigi Merlo presidente dell’Autorità Portuale, Claudio Burlando presidente della Regione e il suo sfidante Sandro Biasotti, Claudio Scajola ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Garimberti presidente Rai, Piero Gnudi presidente Enel, Giovanni Berneschi presidente Banca Carige, Flavio Repetto presidente Fondazione Carige.

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  • Politica – Il partito tra fine e mezzo

    “Il partito non ่ un taxi, non ่ un autobus”: a qualcuno potrebbe venire in mente che il partito non ่ un mezzo ma ่ il fine. I partiti della prima repubblica sono andati in malora proprio perch้ molti non vedevano in essi un mezzo per servire l’interesse del Paese e dei suoi abitanti. Molti politici hanno trovato nei partiti la loro meta e ci hanno raggiunto il loro fine ultimo. Il partito ha preso il posto del Paese da servire. I dirigenti di partito hanno preso il posto dei cittadini. La crisi dei partiti c’era ancora prima di tangentopoli ed ่ scoppiata drammaticamente subito dopo.
    Non ่ forse meglio prendere i partiti e farci dei bei giri utili al paese che occuparli per tutta la vita?

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  • Baget Bozzo – Diritto al cordoglio critico

    Giusto il cordoglio. C’è per chiunque lascia un vuoto attorno a noi, fosse anche un barbone. Tanto più per un politologo delle capacità di Gianni Baget Bozzo. Nei giorni del recente lutto si sono sentite e lette tante esternazioni, da amici e da avversari politici, tutte suggerite dall’ammirazione per l’acume, la conoscenza dei risvolti della politica e della loro storia recente e meno, dei problemi attuali o dall’amicizia di cui dicono fosse generoso dispensatore a quanti gli erano spiritualmente e politicamente vicini.

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  • Migranti – Gli analgesici della politica

    Maroni in questi giorni è riuscito a dire che nessuno più di lui e del governo ha a cuore la difesa delle vite umane: infatti la gente è stata presa a bordo, non li hanno lasciati annegare. La parte di elettori di destra che vuole sentirsi cattolica avrà preso le sue parole come se fossero vere, sollevata alla prospettiva di poter continuare a considerarsi “buona”. Severa, sì. Ma buona. Rispettosa della vita, prima di tutto: embrioni, Eluana e clandestini.

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  • Sicurezza – Il Pd tra Minniti e Touadi

    16 aprile 2009, Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, dibattito organizzato dal PD genovese: “La sicurezza è tutela dei diritti di tutti”.
    Primo relatore, il ministro-ombra (Interno) del PD, Minniti, rivendica la sicurezza come monopolio dello Stato e afferma che la via maestra per garantirla passa attraverso l’aumento dei fondi alle forze di polizia, che ha sofferto tagli pesantissimi dal governo. Le norme del ddl 733 non hanno sortito l’effetto di porre freno alla violenza- afferma il politico-così come la soluzione di portare l’esercito nelle città. “Combattere i clandestini”, tra i propositi elencati da Minniti, “distinguere chi delinque e chi no, la badante dallo stupratore”.

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  • Comitati – News da piazza Marsala

    E’ sufficiente che l’ugandese Idriss sia presidente – lui corregge: “non presidente, solo coordinatore” – per considerarlo integrato nella democrazia occidentale? Il dubbio malizioso è stato fatto circolare dall’ex edicolante venuto a curiosare – lo fa settimanalmente – in zona. Le solite anime pie hanno subito recapitato il messaggio a Idriss che, da vero politico smaltato, ha detto: “Giusto, giustissimo. Io sono solo all’inizio”. Siccome lui dice le cose accompagnandole con sorrisi luminosi e segni di assenso nessuno è stato sfiorato dal dubbio che ci prenda per il culo. Meglio così. Poi. all’una, mentre insieme mangiavamo la solita papera con farinata nella bottega del farinotto – segretario del comitato – ha spiegato cosa intendeva per “essere all’inizio”. Questo il ragionamento: il comitato è un comitato se discute e fa discutere e poi chiede, ma sempre con l’idea che la cosa che chiede sia importante per tutti e non solo per il comitato. Se no, ha precisato serio, “non è un comitato ma una lobby”.

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  • Politica – In assenza di progetti resta solo la magia

    A quanti genovesi sta a cuore l’annosa questione delle moto sulle corsie gialle? Si tratta davvero di una priorità?
    A quanti genovesi è invisa la moschea?
    Finita l’era di Bush e alla luce del nuovo corso illuminato, nel quale lo stesso Obama ha deciso di rivolgersi direttamente all’Iran per ricucire la trama lisa dei rapporti diplomatici con il Medio Oriente, può la città del G8 avere come argomento ancora da dibattere l’edificazione di un luogo di culto?
    Chi fa male questa città? E chi va davvero ascoltato?

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