Un piccolo episodio indicativo dell’attacco in atto alla laicità dell’insegnamento. Il 10 marzo è stata diffusa nell’Istituto secondario superiore statale Firpo-Buonarroti una circolare con la quale si comunicava che nell’auditorium dello stesso Istituto si sarebbe celebrata la messa pasquale il 12 marzo per gli alunni dell’”indirizzo geometri” e il 13 per quelli dell’”indirizzo turistico”. Entrambi le messe sarebbero state tenute alle 8.10 del mattino e quindi in orario scolastico. Vi si diceva anche che tanto era stato deliberato dall’organo scolastico il 12 febbraio. La comunicazione veniva data però solo due giorni prima della messa, così precludendosi qualsiasi possibilità di ricorso a chi avesse ritenuto illegittima la delibera del 12 febbraio.
Categoria: Politica
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Misteri – Fondazione della cultura dentro Urban lab?
Si chiama “Urban Lab” ed è “il tavolo di promozione” di Comune, Provincia, Camera di commercio e Autorità portuale ideato da Renzo Piano per ripensare l’immagine della città e la sua diffusione nel resto d’Italia e all’estero. Urban Lab è stato tenuto a battesimo venerdì 29 febbraio 2008 (Secolo XIX 1° marzo ’08) nel Salone di Rappresentanza di Tursi. Nell’occasione è stato presentato il calendario annuale degli eventi e la sindaco in persona ha consegnato un premio simbolico agli sponsor dell’impresa. Tutti gli sponsor – quelli importanti come banche e fondazioni ma anche i fornitori di servizi disponibili a fare lo sconto – secondo un elenco compilato dallo stesso ufficio del sindaco, hanno ricevuto il loro attestato.
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Qual è il vero “partito delle tasse”
Stiamo vivendo, durante questa campagna elettorale, una delle più gravi conseguenze della debolezza (inesistenza?) dell’informazione indipendente nel nostro Paese, e dello strapotere della TV.
In tutto il mondo, quello che “ti mette le mani in tasca” è chi spende i tuoi soldi, non chi dopo ti presenta il conto. -
Porto – Perché tanto livore verso la compagnia
“Paride, perché questi rivoli d’odio verso la Compagnia?”. La domanda la rivolge Fausto Bertinotti, a Paride Batini, durante i funerali di Fabrizio Cannonero (5 marzo ’08). Nell’occasione (Secolo XIX 6 marzo) il presidente della Camera “può piangere finalmente come tutti” perché “liberato dall’assenza di telecamere e fotografi”. Che infatti, per accordi intercorsi, riprendono la scena del funerale dalla sponda opposta del Bisagno. Ma non abbastanza lontani per “la squadra di portuali picchiatori” che disinteressata ai funerali raggiunge gli operatori televisivi, li malmena danneggiando le loro telecamere per poi rientrare soddisfatta nel gruppo.
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Candidature – Contano doppio a Roma le buone relazioni
Viste da Genova le decisioni sulle candidature alle elezioni politiche appaiono come la longa manus colonizzatrice e brutale del centro, ma testimoniano anche o, meglio, riflettono le asfissie politiche locali.
In una lunga intervista al Corriere della Sera di sabato 1° marzo (Vada per carina, raccomandata no), Marianna Maddia, che Veltroni ha candidato come capofila del PD per il Lazio, si confessa e parla di se più lungamente di quanto si può fare in televisione.
Questa giovane economista di 27 anni rivendica il protagonismo di una generazione che può essere sedotta dalla politica e magari fare anche bene. Goffredo Bettini, il coordinatore nazionale del PD, ha detto che è bravissima (Mezz’ora con…Rai 3 Domenica 2 marzo) e gli crediamo. -
Cornigliano – Non giocare a scacchi con Karpov-Riva
Ve l’immaginate una partita a scacchi tra un campione e un gruppo eterogeneo di amateur? La posta in gioco è rilevante e ogni parte deve fare un certo numero di mosse in un periodo di tempo stabilito. Il campione fa le mosse al tempo giusto, ma, se conviene, le ritarda per innervosire l’avversario. Il gruppo, invece, le discute, nel rispetto, si capisce, della sua struttura più o meno gerarchica e della sua composizione più o meno variabile. Secondo voi, chi vince?
La partita è il famoso “Accordo di programma” che, con relative modifiche, fu firmato nel 2005 e il campione è, inutile dirlo, Emilio Riva, nono produttore mondiale di acciaio, sesto in Europa, primo in Italia. Il 2010 doveva segnare la dismissione delle lavorazioni a caldo a Cornigliano e il potenziamento degli impianti a freddo (produzione di banda stagnata, zincata ecc.). Sarebbe stata “la rinascita della Genova siderurgica, pulita, ipertecnologica, del terzo millennio. Ma, a leggere Il Sole 24 Ore del 3 marzo 2008, il 2010 sembra ancora molto lontano: “Riva ammette le difficoltà per l’attuazione del piano di rilancio dell’acciaieria. La crisi della banda stagnata continua a mordere e fa accantonare l’investimento in una nuova linea; una centrale elettrica da 300 Mw ancora ferma al palo; 650 cassintegrati espulsi dal ciclo produttivo con la chiusura dell’area a caldo che dovranno rinviare il rientro in fabbrica”. -
Moschea – Non scoraggiare l’islam pacifico
Su OLI 160 Paola Pierantoni parlava della frustrazione di migliaia di islamici costretti a praticare i propri riti in condizioni avvilenti mentre l’edificazione della moschea viene sempre rinviata, mettendo in difficoltà proprio coloro che tentano di diffondere nella propria comunità la volontà di una convivenza armoniosa con la città ospitante. Condivido questa opinione.
Sono convinto che non ci sia una religione superiore all’altra. Tutte le religioni hanno in uguale misura degli aspetti positivi e degli altri negativi. Conosco abbastanza bene le tre religioni monoteiste. Sono musulmano d’origine, sono nato in Palestina, a trenta chilometri da Betlemme, dove è nato Gesù e dove si sviluppò la religione ebraica. -
Prè – Politiche di risanamento in un vicolo cieco
Notizie da Prè. La strada è ancora chiusa, e la prima vittima dell’effetto broken window (vedi OLI 171) è il panificio che stava a ridosso del crollo del civ. 14. Adesso, sulle saracinesche abbassate, si legge il commiato dalla propria clientela e la denuncia dello stato di incuria che ha condotto la via, in risanamento da circa un ventennio, ad un degrado ingestibile.
Un passo indietro nella storia della via. Era il 1995 quando il Comune di Genova, in attuazione del Piano Organico d’Intervento (POI), procedeva all’acquisto degli immobili nell’ottica di avviarne il risanamento. In contemporanea, l’Ufficio Stranieri del Comune e l’Ufficio recupero centro storico convocavano le organizzazioni sindacali e le associazioni operanti nell’immigrazione, con la richiesta di fare da cuscinetto, nei confronti di immigrati irregolari durante le operazioni di sgombero. -
194 – A difendere le donne ci pensa Ferrara
Qualche giorno fa a “Prima pagina” (rassegna stampa di Radio3) la segnalazione di una ascoltatrice: Giuliano Ferrara, intervistato al TG1, aveva affermato che negli ultimi trent’anni si è verificato un miliardo di aborti. Nessun riferimento al ambito geografico a cui si riferiva questo numero apocalittico.
La signora si chiedeva: che modo è questo di fare informazione? Da un lato c’è un giornalista (Ferrara) che usa strumentalmente un indimostrabile dato mondiale giocando sull’ambiguità del contesto, con l’evidente intento di spaventare ed influenzare irriflessive anime italiane, dall’altro, cosa almeno altrettanto grave, un altro giornalista (Gianni Riotta) che non ha sentito il dovere di una precisazione. Per fare informazione, aggiungeva l’ascoltatrice, non basta mettere un microfono in mano ad una persona famosa. Il conduttore di Prima Pagina del momento (Renzo Foa, direttore di Liberal) svicola e risponde di non poter esprimere giudizi sui propri colleghi. Ecco, nel breve arco di un minuto e mezzo, una bella sintesi della nostra informazione malata. -
Cultura – Non c’è solamente la pittura del ‘600
E’ probabile che al Lavoro si aspettassero di più dalla provocazione di Paolo Lingua su Repubblica del 13 gennaio ’08. “A Genova la cultura va a morire”.
Malgrado le produzioni culturali degli ultimi anni, ha scritto Lingua, Genova resta lontana dalle ambizioni del futuro spesso evocato: città tecnologica, Politecnico, Terzo valico ecc. Abbarbicata da sempre al medesimo progetto cucinato in tutte le salse: la pittura e l’arte a Genova tra la fine del XVI e il XVIII secolo. Cari genovesi, cari amministratori e specialmente cara sindaco, ha chiesto Lingua, perché non vi date una smossa?