Savona è spesso ai margini delle cronache nazionali e liguri, eppure spesso si è rivelata all’avanguardia (Teardo anticipò Tangentopoli) e certe ombre si ripresentano oggi con la stessa minacciosità ( “Liguria, l’unione fa il cemento”, Micromega 05/2006). Non ci sono però solo le grandi speculazioni a preoccupare, quello che amareggia e lascia a molti un senso di ineluttabilità sulle sorti della cosa pubblica è la disinvoltura con la quale gli amministratori locali raccontano/spiegano le loro scelte anche grazie alla compiacenza dei media locali.
Categoria: Politica
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Palazzo Tursi – Marta e gli altri quale convivenza?
Adesso che tutte le procedure burocratiche sono state espletate all’interno delle sezioni Ds, ai genovesi non resta che ringraziare il partito e i suoi alleati per aver prodotto faccia e nome del loro candidato. Di sinistra? No – semplicemente candidato “di”. Degli iscritti che l’hanno scelto. Semplificando candidato “D”. Come donna.
Nove mesi esatti sono stati necessari per partorire la creatura che aveva annunciato il suo arrivo già in periodo pasquale, senza che nessuno la prendesse sul serio. -
Gaffes – Se neanche i politici sanno la storia
La memoria storica, si sa, è una delle condizioni indispensabili alle persone, a un Paese, per avere coscienza della propria identità. Non a caso c’è un fiorire di libri sul comune passato prossimo e meno prossimo, comunque dimenticato o sconosciuto: dalle edizioni del neorevisionismo alla Pansa, quelle che non esitano a riportare integralmente le ricostruzioni dell’irriducibile camicia nera Pisanò, fino a ricerche d’altro segno, tese a rendere meno oscuri i decenni della strategia della tensione che ha tenuto a lungo in scacco la democrazia italiana.
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Fondamentalismi – I crociati dei presepi nemici degli alberi
I giornali hanno riportato la notizia di tre deputati del partito di Casini che, avendo evidentemente poco da fare, si sono presi la briga di trovare a ridire sul fatto che l’IKEA, in occasione del Natale, non esponga e non metta in vendita presepi, ma solo alberi di Natale. Di due personaggi non ricordo neppure il nome, così poco mi interessa, il terzo è quel Luca Volonté sempre in testa alle battaglie fondamentaliste per le cosiddette “radici cristiane”, che qualche tempo fa mandò una lettera a tutti i parroci, usando carta e francobolli della Camera dei Deputati, con l’invito a spedirgli le giaculatorie di loro conoscenza, che l’onorevole avrebbe fatto confluire in un libro devozionale per l’edificazione dei bimbi e dei giovinetti cristiani. Per chi non lo sapesse le giaculatorie sono brevi invocazioni al Padreterno, alla Madonna e ai Santi, (tipo Gesù, Giuseppe, Maria vi dono il cuore e l’anima mia) in uso nella tradizione cattolica di un tempo e magari anche in quella di oggi, per chi le conosce, ci crede e le usa.
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Democrazia/1 – Verso primarie vere o finte?
Presto si saprà il nome del candidato DS alle primarie del prossimo febbraio. Il complicato percorso seguito dalla locale dirigenza dei DS si riprometteva, sin dall’inizio, di incoronare il candidato meno popolare (per capirci: quello dato perdente in primarie aperte). Ma, come nella più classica delle pièce guareschiane, è risuonato un perentorio “contrordine, compagni!”. E’ entrato inopinatamente in campo il fattore “F” (Fassino), o “G” (governo). Il centrosinistra in difficoltà, il governo con una maggioranza risicata impongono che alle prossime amministrative il risultato genovese sia convincente; o almeno buono.
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Democrazia/2 – Troppi professionisti della politica
La questione della scelta del candidato del centro sinistra è stata l’occasione di commenti ironici da parte di personale della prima repubblica. Tra l’altro di due noti democristiani: Mori, ex presidente della Regione, e Orsini, più volte deputato e sottosegretario. Mori (Repubblica-Lavoro, 1° novembre 2006), riferendosi alle divisioni nei partiti (il distacco di “Unione a sinistra” dai DS, e la spaccatura interna alla Margherita) spiega che esse toccano solo questioni di potere.
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Libera Tv – Arte in tutta Europa meno che in Italia
L’Italia è l’unico paese della Comunità europea escluso da Arte, il canale televisivo, dal nome nostrano, ma di lingua franco-tedesca, dedicato ai temi della cultura e privo di pubblicità. Inizia con queste parole l’appello lanciato, già alcuni anni fa, da Claudio Abbado e rimasto finora senza esito. Non senza risposte, perché alla firma dell’illustre musicista se ne sono aggiunte numerose altre e sono seguite anche assicurazioni ufficiali, come quella del ministro dei beni culturali del tempo, Urbani, che nel 1994 definiva la possibilità di inserire il programma nel digitale terrestre “una grande occasione da non perdere”. Puntualmente perduta.
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La stangata – Chi ha paura di chiarire il giallo elettorale?
Il lato più oscuro del caso sollevato da Deaglio circa le presunte manovre per falsare i risultati delle elezioni di aprile, non è tanto se i brogli siano realmente avvenuti come in una repubblica bananiera, quanto piuttosto perché ci sono ancora tante resistenze per fare chiarezza. Di sicuro c’è l’improvvisa scomparsa delle schede bianche: mentre nelle precedenti votazioni la loro percentuale si aggirava sopra il 4 e frazione di punto, stavolta sono piombate all’1,1, con un crollo verticale del 75 per cento, imprevisto quanto anomalo.
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Carige/1 – Se i controllori bancari sono tra i controllati
Minacciare querele e denunce per aggiotaggio per scagionarsi dalle accuse non paga. Se qualcuno voleva una conferma, l’ha trovato sul Corriere della Sera e su il Sole 24 Ore del 23 novembre scorso (servizi ripresi il 24 da Repubblica-Lavoro). Sul Sole O. Carabini (“Se l’indipendente diventa manager”) scrive:”Quello delle banche quotate italiane sembra il paradiso della corporate governance. Con tanti bravi professionisti “terzi” a vigilare sulla attività del management, a evitare l’insorgere di conflitti di interessi, a tutelare tutti gli azionisti (non solo quelli di maggioranza), a verificare il profilo dei rischi e il rispetto dei requisiti patrimoniali. Purtroppo però c’è qualche ombra che oscura questa situazione apparentemente idilliaca. Troppo spesso gli amministratori definiti indipendenti ricoprono importanti cariche in società controllate dalla banca capogruppo… Così come è un’ombra la partecipazione degli ammin istratori indipendenti al comitato esecutivo della banca e quindi il loro coinvolgimento diretto nella gestione”.
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Politica – Le partecipazioni statali a livello comunale
In questi giorni Genova scoppietta per incontri, corsi di formazione, seminari. La politica si muove per fare il punto, inventare, tracciare percorsi. Obbiettivi ambiziosi, come quello su “Come si forma la classe dirigente politica e amministrativa di una grande città” sviluppato in un seminario il 21 novembre a palazzo Tursi.
Relatore è Silvano Belligni, insegna Scienza Politica all’Università di Torino. Accanto a lui Giovanni Facco, in veste di presidente della scuola di Formazione Themis, moderatore Mario Bottaro, direttore di “Liguria Business Journal”. Tra un pubblico di funzionari e appassionati, alcuni giornalisti. Nessun giovane.