Categoria: Politica

  • Duelli? – I faccia a faccia TV, occasione perduta

    “Lei non sa chi sono io!” diceva un tronfio Castellani al beffardo Totò in una celebre sequenza. C’è molto di questo spirito nella versione italiana dei confronti televisivi tra leader politici, tanto invocati dall’opinione illuminata del nostro paese.

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  • Dopo il 9 aprile – Possibile una Rai Tv senza i partiti

    La campagna elettorale che si sta concludendo ha probabilmente convinto anche i più ottimisti sostenitori dell’Unione che ai cittadini italiani toccherà farsi carico non solo di mandare a casa l’attuale governo ma anche di impegnarsi non poco per rendere decente quello che seguirà.

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  • Internet – Basta scommesse se B. è perdente

    Dal 24 febbraio, Internet in Italia è diventata una rete in cui tutti possono raggiungere tutti… tranne coloro che non sono graditi a chi sta al governo. Proprio come in Cina e in alcuni paesi arabi.

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  • Un appello per l’Unione dall’Università

    Erano anni che l’università non “scendeva in campo”. Forse si può leggere come un segno di stanchezza o delusione per come andavano le cose. Ora c’è un segnale contrario. Più di 50 docenti dell’Università di Genova hanno diffuso un appello per invitare al voto contro il “dispotismo dell’era televisiva, i cui tratti più evidenti sono l’utilizzazione del potere legislativo a fini personali, il tentativo di neutralizzare ogni istanza indipendente di controllo a cominciare della magistratura”. Il testo completo, con l’elenco dei firmatari e la modalità di adesione si può leggere in www.olinews.it/mt/appello_elettorale.

  • Berlusconi Day/1 – Chi cercava gli scontri in Piazza de Ferrari

    Sembra che a Genova ci sia un’insensata ricerca dello scontro ogni volta che la politica cerca di affacciarsi prepotentemente sulla città. Non si riesce a capire perché ogni volta ci si trova davanti a due linee: poliziotti da un lato e manifestanti dall’altro.

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  • Berlusconi Day/2 – Il candidato che non c’e’ preferisce dissociarsi

    L’on. Mussi, capolista DS-Unione in Liguria, si è affrettato a stigmatizzare le proteste di martedì 21 marzo contro Berlusconi, dimostrando in un colpo solo la fine del contatto con la realtà da parte di certa sinistra e l’assurdità della nuova legge elettorale che catapulta in un dato luogo uno che non ne sa niente e non gliene interessa niente.

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  • Urbanistica – I furbetti del quartierino abitano anche qui

    Qualcosa sta accadendo a Genova (e forse anche altrove…). Negli ultimi giorni sono rimbalzate sui giornali cittadini insistenti notizie e polemiche su importanti operazioni immobiliari.
    I parcheggi: quelli dell’Acquasola, di Ponte Caffaro, della Meridiana…, con numerosi interventi di tecnici e politici. Sabato è esplosa la bomba: “Erzelli, l’addio di Piano”. Perché? “Troppo cemento, l’architetto rinuncia al progetto”.

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  • Storie antiche – Servono a distrarre i grandi duelli

    Dopo il ciclone Sanremo, si sta abbattendo sui giornali lo tsunami “confronti elettorali”. Da almeno una settimana la stampa dedica la maggior parte dello spazio riservato alla politica italiana a quanto avviene in tv. Prima è imperversato il “caso” Berlusconi vs. Annunziata (o viceversa), poi lo scontro Berlusconi – Prodi davanti a Mimun. Ora lo spettacolo inscenato in Confindustria. Il confronto elettorale si risolve in un torneo, come nel medioevo, quando i campioni si affrontavano lancia in resta per decidere la sorte della bella di turno.

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  • Proposta di legge – Chi vuole davvero un’altra Tv

    “L’opposizione di sinistra – ds, margherita, rifondazione comunista, comunisti italiani, verdi, oltre ai molti altri entusiasti del progetto – ha depositato una proposta di legge per la modifica del servizio pubblico televisivo. Dopo anni di reti lottizzate, di nomine politiche, di informazione di parte, la sinistra unita ha deciso che inaugurerà il proprio governo con una legge progressista, tanto più necessaria dopo i cinque anni passati, in cui il soffocamento dell’informazione e della satira hanno spento il sorriso dei telespettatori. Questa legge è il frutto di un percorso di crescita che ha reso i partiti consapevoli delle loro vere competenze ed ha permesso di fare un passo indietro rispetto al controllo politico sulla tv pubblica del paese.

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  • Par condicio tv – Chi ha sempre ragione nel salottino di AN

    Qualcuno avrà forse giudicato una preoccupazione eccessiva, quasi un sintomo di paura, la serie di condizioni – stabilire in precedenza, e con precisione, tempi, inquadrature, tipo di regia, neutralità del conduttore, presenze in sala – poste da Prodi per accettare il confronto, non chiamiamolo duello, televisivo con Berlusconi. Se questo qualcuno però, giovedì sera, non ha avuto di meglio da fare che assistere su Rai 2 alla puntata di “Alice”, tribunetta o salottino elettorale di Anna La Rosa, si è certamente ricreduto sulle preoccupazioni “esagerate” del professore. La trasmissione ha fornito un campionario fin troppo evidente, quasi sfacciato, di come si può storpiare il principio della par condicio.

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