Un esercizio di semplice osservazione dei manifesti elettorali potrebbe rivelarsi utile per gli indecisi? Basterebbe per capire lo “stato delle cose”, che questa campagna elettorale si gioca con la pancia e non con la testa?
Categoria: Politica
-
Media – Baciamano in TV al sciur padrun
In una delle “rare” occasioni offerte al cavaliere per apparire nei tg, in questi giorni di par condicio, non è mancata una sceneggiata a suo modo istruttiva. B. ha appena concluso un discorso alla platea osannante dei suoi sostenitori (è o era buona norma in Rai tagliare gli applausi di rito?) e una signora non più giovanissima si avvicina al podio con un grande omaggio floreale: glielo consegna e, non basta, gli bacia le mani accennando un inchino, secondo le peggiori tradizioni del più antico servilismo che non finisce mai.
-
Elezioni – Tra speranze e imbarazzi con D’Alema al Ducale
La speranza è una importante virtù, senza cui non si va da nessuna parte, e i DS per la campagna elettorale stanno puntando su questa parola.
-
Regione – Cresce il partito dei porticcioli
La Repubblica del 2 febbraio 2006, nelle sue pagine genovesi: “Varazze il porto del futuro diventa un salotto esclusivo. Non solo barche, ecco boutique e attici”. Il nuovo porto “Marina di Varazze che prende il posto del vecchio scalo comunale è il primo realizzato sulla base del cosiddetto decreto Burlando approvato quando l’attuale presidente della Regione era ministro dei trasporti e che detta tempi e percorsi per i progetti dei porti turistici”. La notizia serve a cancellare le preoccupazioni di cui si era fatto interprete in più occasioni “il Giornale” in particolare con un articolo del 5 giugno 2005 dopo che Burlando, appena eletto presidente della Regione, aveva presentato il suo programma in Consiglio. Del Piano della costa – messo a punto dalla giunta Mori – che prevedeva l’aumento dei posti barca da 14 a 26 mila, Burlando non ha parlato. Per la semplice ragione – insinuava il Giornale – che il Piano era stato a suo tempo stoppato da Rifondazione e Burlando ha taciuto per il veto di Rifondazione.
-
Cultura – Urge aggiornamento su donne e trans
Emergenza campagna elettorale:il Segretario regionale dei DS (notizie di stampa) pochi giorni fa ha detto che se ci sono poche donne in lista vuol dire che qualcuno di noi dovrà andare a Casablanca. Urgente fargli avere le seguenti informazioni:
-
Elezioni – Tre slogan da bocciare Ds, Forza Italia, Udc
“Domani è un altro giorno. Oggi precarietà, domani lavoro” DS
“Italia, forza. Niente paura, hai letto bene. Forza Italia”
“Un’idea diversa. Io c’entro.” UDC -
Il costo della democrazia – Sulla politica pesano sprechi e privilegi
In un paese normalmente responsabile le cronache e lo stesso dibattito politico si occuperebbero a fondo de Il costo della democrazia, materia scomoda che il bel libro di Cesare Salvi e Massimo Villone (Edizioni Mondadori, 2005, pag. 184, euro 16,5), ha il merito di trattare con chiarezza. Da noi fanno notizia altre cose, presunti scandali come Telecom Serbia, che ha tenuto le prime pagine per settimane benché inventato di sana pianta, o le esternazioni su Unipol da parte di Berlusconi che va dai magistrati a riferire cose “prive di rilevanza penale”, quasi fosse al bar e non in procura.
-
Carige/2 – Bisogno di chiarezza anche sulle liste
La lettera, apparsa sulla stampa cittadina, di alcuni esponenti di primo piano dei Ds sul caso delle nomine alla Fondazione Carige, ha suscitato molte reazioni e stimolato alcune riflessioni. I Ds lamentano la scarsa trasparenza dei meccanismi di cooptazione dei componenti del cda della Fondazione, l’ingerenza di forze esterne, vedi Opus Dei, nella scelta dei nomi, il mancato rispetto delle regole democratiche nella riconferma dei candidati. L’iniziativa, informa la stampa, non sembra condivisa da tutti i dirigenti del partito anche se trova molti consensi trasversali sia nel correntone che tra i fassiniani.
-
Elezioni – Ma tu sei felice? Vuol saperlo B.
L’informazione è di buona mano, proviene da un osservatore attento che a puntate, su Milano Finanza (e dove se no?), ci aggiorna sui progressivi destini culturali del premier Berlusconi. In una recente nota – riproduzione riservata – ci anticipa quello che potrà essere il tema conduttore della prossima campagna elettorale: la promessa della felicità, un enorme, interminabile spot per regalarci stavolta la gioia, il paradiso.
-
Da cronista a DS – Il Cardinale e la squadra: bacchettati gli assenti
Il richiamo rivolto ai politici che l’ultimo giorno dell’anno hanno snobbato il suo Te Deum in cattedrale, lo ha rinnovato durante l’incontro in Provincia col presidente Repetto (quotidiani del 5 gennaio 2006).”Bisogna fare squadra”, ha detto il cardinale Bertone. Messaggio raccolto variamente dalla stampa locale e con particolare ammirazione da parte de la Repubblica il Lavoro che ha letto nelle parole del cardinale non una intromissione ma la prova del suo “sincero entusiasmo salesiano” (6 gennaio). Con tanto di foto del cardinale in visita mentre stringe la mano a un consigliere e si mette in posa per il fotografo.