In uno dei più famosi film di Méliès, il padre degli effetti speciali, la luna era rappresentata da un faccione sopra un fondale dipinto. Il razzo che vi atterrava lasciava il malcapitato pianeta con un occhio pesto: gli spettatori rimanevano piacevolmente stupiti per il trucco. Dire che la tecnologia si è sviluppata enormemente nel lasso di questi quasi cento anni è una tautologia. Ci aiuta e ci diverte. Ci salva la vita e ci dà da lavorare. Ci condiziona e ci rigenera. E’ una sorta di paradiso a portata di mano. Come l’Aleph di Borges tutto il mondo sta dentro, nuota e si sostanzia nella tecnologia.
Categoria: Cultura
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Culture nel tempo – Razzismo nell’era dell’iPod
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Festival della scienza – La “verità” secondo Galimberti
“Platone non ha un particolare risentimento nei confronti del corpo. Semplicemente non è un luogo idoneo per pensare un pensiero oggettivo”. E ancora: “Cosa fa un bambino con un pennarello? Scrive, succhia, o lo caccia in un occhio al fratello. Questo genera ansia, in un mondo dove tutto deve essere determinato, che vuol dire terminato in un significato. Per un folle la porta che indichiamo può significare l’accesso all’inferno. Per me è una semplice porta”. “Platone i poeti li mette fuori perché non tengono fede alla determinazione del linguaggio. E con loro i sacerdoti, i retori, i sofisti perché ottengono il consenso su base emotiva”.
Chi ancora crede che i genovesi se ne stiano acquattati a casa senza stimoli doveva essere a Palazzo ducale la sera del 30 ottobre. Il Maggior Consiglio è pieno persone. -
Web 2.0 – Quando è vero soltanto ciò che vince
Se avete un profilo su Facebook, se leggete ed interagite con la nostra newsletter, se comprate su e-bay o partecipate ad un forum di cucina regionale, se scrivete un blog invece del diario segreto, siete approdati anche voi, magari senza saperlo, allo Web 2.0.
Si tratta, secondo la definizione di Wikipedia, di “uno stato di evoluzione di internet”, ovvero “l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente”. L’utente si sposta al centro dei servizi e dei contenuti, li modifica a proprio piacimento, ne influenza l’evoluzione, insomma, crea un mondo virtuale che rispecchi fedelmente le proprie preferenze e convinzioni. -
Gomorra – Letture esemplari
Cortile di Palazzo Ducale, giovedì 16 ottobre, all’ora del tè: un libro e molte facce in piedi raccolte attorno alle pagine. Fotografi e giornalisti riprendono pezzetti dell’anima del PD genovese, quella giovane di “generi e generazioni”. Ragazzi, e donne, e uomini di età diverse leggono stralci di storie, passandosi Gomorra come un testimone.
In prima fila una bimba delle elementari – cartella rosa con pupazzetti appesi alla cerniera – cerca lo sguardo di chi l’ha portata. E gli sorride. Rimane in piedi senza spazientirsi e ascolta. Ha un non so che di profondo negli occhi, una consapevolezza lucida, inadeguata all’età, alla cartella, alla fascia che le raccoglie i capelli. Qualcosa di molto diverso dallo sguardo avvilito dei presenti, lì per testimoniare la tragedia. -
Cinema e verità
“Gomorra”, il film di Matteo Garrone ispirato dal libro omonimo di Roberto Saviano, rappresenterà l’Italia sul red carpet di Los Angeles nella notte degli Oscar, categoria miglior film straniero. Da ex studente del Dams di Bologna non posso che congratularmi della scelta. Libro e film hanno avuto un lusinghiero successo: il libro ha superato il milione di copie, vendendo molto all’estero e il film ha vinto a Cannes il premio speciale della giuria.
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Milena Agus – Quando la fantasia sconfina nella realtà
Milena Agus sale sul palco timidamente e si siede accanto a Flavio Soriga, suo conterraneo. Scrittore come lei. Dondola le gambe come farebbe una bambina, in attesa della prima domanda, e guarda attenta il pubblico che è venuto nell’atrio di Palazzo Tursi la sera dell’8 settembre per sentirla parlare. -
Eventi – E se la cultura si occupasse del presente?
“Evento”: la politica affida i suoi messaggi agli “eventi”; dagli eventi si attende simpatia, riconoscimenti e, al momento opportuno, il voto.
Tra gli eventi uno dei più gettonati è l’annuncio di cosa diventerà Genova tra 2, 5, 10, 20 anni. Il futuro della città è stato annunciato in diverse conferenze stampa durante i mesi scorsi, ed ha avuto sui quotidiani uno spazio adeguato. Il futuro di tutto: mobilità urbana, edilizia, autostrade, ferrovia, mare, porto, “sicurezza”, università. A maggio e giugno scorsi non c’è stato giorno senza l’annuncio di un pezzetto di futuro radioso. Con qualche contrattempo. Come il mercato di Bolzaneto, atteso per oltre 20 anni, che da mesi se ne sta lì illuminato a giorno, misteriosamente vuoto. O l’annuncio del supertreno che ci porterà in poche ore a Barcellona su una linea che al presente non ha ancora completato il suo raddoppio. Piccole incongruenze che non inficiano l’opportunità di affrontare seriamente la questione del futuro della città. Insomma ben vegano i piani. E ben vengano gli esperti dei vari problemi, che studiano, confrontano, disegnano scenari. -
Prè – La “Coscienza di Zena” nella piazza dei truogoli
A Prè sabato 24 maggio c’è stata una novità.
L’associazione “La coscienza di Zena” aveva organizzato un evento “multiculturale” nella piazza dei Truogoli di santa Brigida: dibattito, musica di vario tipo, sfilata di moda etnica, ballo finale. Beh, quale è la novità? Cose già viste in varie salse da molti anni in qua… salvo due cose importanti rese possibili da come è stato organizzato l’evento: gli interventi degli immigrati (soprattutto donne) e il pubblico. -
Esposizioni – Perché rendere una scultura bidimensionale?
All’interno del Palazzo Reale a Milano è possibile ammirare una serie di statue di Canova che trovano il culmine nella famosissima Danzatrice, prestata dal museo di San Pietroburgo (http://www.scultura-italiana.com/Galleria/Canova%20Antonio/imagepages/image22.html). La statua è stata messa su una piattaforma girevole coniugando la necessità di tenerla vicina ad una parete con quella dei visitatori di ammirarla a tutto tondo. Penso sia questo il significato di una scultura, quello di uscire dalla bidimensionalità della tela dipinta o del muro affrescato offrendo una terza dimensione altrimenti solo immaginabile. Molti hanno cercato di trasportare questo concetto in pittura, dai quadri stereoscopici di Salvador Dalì alle più moderne opere dell’arte “da Biennale di Venezia”: così troviamo lattine ed altri oggetti incollati su tele dipinte per cercare in qual che modo di supplire alla mancanza di spazialità reale della pittura tradizionale.
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Mostre – Fino alla fine del mondo
Ci si arriva umidi e trafelati pensando che questa città, sull’orlo del tracollo, non abbia più niente da offrire. Niente di nuovo, s’intende, nel senso più ampio e profondo del termine, tranne qualche copia e incolla di bellezza, arte, cultura. Ed anche il titolo “Fino alla fine del mondo” sembra voler accompagnare il quadro di un cielo carico di pioggia. Sabato 17 maggio vernissage, recita il cartoncino. Interpreti una cinquantina di artisti, coordinati da Renata Soro.
In via San Luca 14, Galleria Ars Habitat (www.arshabitat.it), c’è un mondo di amici e pittori che si salutano e sulle scale aspettano che la folla defluisca per vedere con calma. “Fumo…c’è troppa gente”, “Caldo da morire…”.