Categoria: Cultura

  • Eventi – Di fabbrica si muore

    Alessandro Langiu, co-autore del libro Di fabbrica si muore edito da Manni Editore, Lecce 2008, scritto insieme a Maurizio Portaluri, oncologo e radioterapista, nell’ambito dell’iniziativa Festival Collasso Energetico organizzata dal Teatro Cargo, sarà ad Arenzano giovedì 22 maggio 2008 alle ore 21,30 presso Muvita, e venerdì 23 maggio alle ore 21 presso la Sala Munizioniere di Palazzo Ducale.
    Alessando Langiu è nato a Taranto nel 1973, autore e regista di teatro, si occupa di tematiche sociali e ambientali. Tra i suoi ultimi lavori, Di figlio padre, di figlia madre, Otto mesi in residence e Ventimila granelli di sabbia.

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  • Rassegna cinematografica: I diritti di tutti

    Quest’anno non ricorrono soltanto i quarant’anni della rivoluzione studentesca o della primavera di Praga. Sono infatti 60 tondi gli anni di vita della Costituzione della Repubblica italiana. L’1 gennaio 1948 diventava legge quel grande patto laico, tra cattolici, liberali, socialisti, nato dalle ceneri della guerra e garante da allora d’un sufficiente grado di concordia e di benessere.
    Pochi mesi dopo, il 10 dicembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottava la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, prima pietra di quel sistema di leggi internazionali che ha assicurato, almeno ai paesi dell’Occidente, un periodo senza guerre che non ha precedenti nella storia dell’umanità.
    L’Associazione Nazionale Magistrati ed il Comitato per lo Stato di diritto dedicano perciò a questi eventi la settima rassegna di film “I diritti di tutti”.

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  • Il Papa a Genova: un nuova caso Sapienza?

    In relazione alla prossima visita del Papa alcuni giornali hanno diffuso notizie riguardanti iniziative promosse da centro sociali, associazioni e gruppi politici locali. Hanno fatto anche confusione evocando, a proposito dell’intervento di alcuni docenti dell’Università di Genova, il “rischio di un nuovo caso Sapienza”. La lettera del prof. Gibelli è un’opportuna precisazione.
    Un gruppo di studenti ha chiesto a me e ad altri colleghi di appoggiare la loro richiesta di uno spazio universitario nel quale tenere, in concomitanza con la visita del Papa a Genova, una libera discussione sul ruolo attuale della Chiesa cattolica e sulla difesa della laicità dello stato. Una richiesta sacrosanta (se non si discute liberamente e laicamente all’università, allora dove?) che ho approvato con un breve messaggio, anticipando che per ragioni personali molto probabilmente non avrei potuto prendere parte a tali discussioni. Tutto qua. Ho appreso successivamente di documenti più ampi e di proposte di cortei di contestazione. Non importa che approvi o disapprovi tutto questo: semplicemente non l’ho sottoscritto.

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  • 25 Aprile – Ai laici rimangono soltanto fischi?

    Pomeriggio 25 aprile 2008: il cardinale Bagnasco attraversa, scortato, il lembo della piazza (transennata) che lo porta al Ducale per la cerimonia solenne dedicata alla Liberazione. Parte un fischio, poi un “buu” poi un altro. Si sa come vanno certe cose che basta cominciarle che subito prendono piede. Lui, il cardinale presidente della CEI (Conferenza episcopale) non fa una grinza: saluta con la mano e sorride. L’episodio riferito dai quotidiani locali è stato ripreso da Repubblica del 27 aprile che ha riportato la testimonianza di una fischiante e di un “esperto”, nel caso un professore di sociologia. Questi ha detto che i modi e i tempi delle contestazioni sono raramente quelli giusti ma ciò è dovuto al fatto che la gente protesta nelle occasioni che ha. E che i modi di tutti saranno più urbani quando le autorità, Chiesa compresa, apriranno finalmente l’ufficio reclami.

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  • Islam – Conta la cultura più che il velo

    “La festa della donna con il velo islamico” è il titolo con il quale il Secolo XIX, del 10 marzo, riferisce della giornata celebrata al Porto Antico dalle donne arabe che fanno riferimento all’associazione La Palma. La cronaca riferisce di una bella festa, con dolci e musica, della partecipazione attiva delle donne genovesi che sono compagne di lavoro, mamme di compagni di scuola e vicine di casa, e delle parole delle donne arabe di Genova che sottolineano l’importanza del velo: ” Il velo nel giorno della festa della donna? Cosa c’è di strano? E’ una cultura nostra, è una nostra identità, è una raccomandazione di Dio”, ” non tolgo il velo perché se lo facessi sarebbe togliermi la fede”.

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  • “Diario di scuola” – Pennac, l’ex somaro fattosi scrittore

    “Nessun avvenire. Bambini che non diventeranno. Bambini che fanno cadere le braccia. Alle elementari, alle medie, poi al liceo, ci credevo anch’io, vero come l’oro, a questa esistenza senza avvenire”. Ecco un breve capoverso dell’ultimo libro di Daniel Pennac “Diario di scuola” (ed. Feltrinelli euro 16). Lenimento per maestri, pedagoghi, genitori affranti e studenti.
    Qui il creatore del “capro espiatorio” Benjamin Malussène parla della sua infanzia di “somaro” e della sua professione di insegnante. La metamorfosi è narrata attraverso le tappe dell’adolescenza nelle quali l’aver incontrato tre o quattro insegnanti speciali gli ha cambiato letteralmente – è il caso di dirlo?- il futuro.

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  • Donne – Quando i padroni arrivano prima

    Da giovane studente universitario a Genova gli studenti della sinistra palestinese mi avevano suggerito di leggere, tra l’altro, Nawal Saadawi, medico, femminista araba egiziana. Ho letto una decina di suoi libri per l’emancipazione della donna araba. Da allora sono un sostenitore convinto delle battaglie delle donne, di tutte le nazionalità. In questi giorni la mia convinzione che quello femminile sia un contributo qualitativo, una garanzia per ogni cambiamento culturale ha ricevuto una conferma. Almeno lo spero.

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  • Misteri – Fondazione della cultura dentro Urban lab?

    Si chiama “Urban Lab” ed è “il tavolo di promozione” di Comune, Provincia, Camera di commercio e Autorità portuale ideato da Renzo Piano per ripensare l’immagine della città e la sua diffusione nel resto d’Italia e all’estero. Urban Lab è stato tenuto a battesimo venerdì 29 febbraio 2008 (Secolo XIX 1° marzo ’08) nel Salone di Rappresentanza di Tursi. Nell’occasione è stato presentato il calendario annuale degli eventi e la sindaco in persona ha consegnato un premio simbolico agli sponsor dell’impresa. Tutti gli sponsor – quelli importanti come banche e fondazioni ma anche i fornitori di servizi disponibili a fare lo sconto – secondo un elenco compilato dallo stesso ufficio del sindaco, hanno ricevuto il loro attestato.

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  • 8 marzo/1 – Se la festa delle donne è celebrata da Corona

    Non occorre essere femministi della penultima ora per leggere come uno schiaffo alla maturità, diciamo pure dignità, dell’altra metà del cielo, la “festa della donna” organizzata per l’8 marzo all’hotel (con piscina) dei Castelli di Sestri Levante. Basti dire che l’ospite, il motivo di attrazione, era nientemeno che Fabrizio Corona, fotografo appena dimesso dalle patrie galere, dov’era stato rinchiuso, un’altra volta, per spaccio di banconote false: reato da bassa manovalanza, ma consumato a bordo di una lussuosa Bentley; noblesse oblige.

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  • 8 marzo/2 – Cent’anni di lotte e si ricomincia

    Palazzo Ducale. Una “Direttrice” autoritaria e gelidamente sorridente conduce i visitatori attraverso le tappe di uno spettacolo negli spazi della mostra “Il rischio non è un mestiere”. E’ l’otto marzo, ed è di donne che si parla. La Direttrice scandisce: “Fate attenzione al nostro banchetto … aiuta anche tu una trentenne a pagare l’affitto, le bollette e le ricariche del cellulare. E firmate la petizione: Chiudiamo le università che sfornano solo disoccupati. Grazie”. Poi inizia il suo percorso seguita da un drappello di circa sessanta persone.

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