Il 23 ottobre al Festival della Scienza Charles Landry, durante la conferenza “City making – L’arte di fare la città”, ha detto cose molto interessanti per gli amministratori delle città e per i cittadini. Ha usato parole che mi hanno colpito: “gli amministratori dovrebbero pensare alla città con ‘empatia’ e in modo ‘olistico’”. Inevitabile per me che abito nella periferia di Genova riflettere su alcune questioni. A Cornigliano nello spazio lasciato vuoto dall’Italsider si vedono cumuli di container “provvisori”, e la strada a mare che dovrebbe dare fiato al traffico cittadino a quando?
Categoria: Lettere
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Lettere – Mi piacevate più come eravate prima
Ricevo con piacere il nuovo numero della vostra Newsletter, che si apre con un interrogativo sul suo ruolo e sulla necessità di uno sguardo alternativo ai fatti che attraversano la nostra città. Vostro appassionato lettore sin dalle prima pubblicazioni, mi permetto di dire la mia.
Ricordo che Oli nacque come osservatorio ligure sull’informazione, commentando il modo attraverso il quale gli organi di informazione davano conto dei fatti della nostra regione. -
Lettere – Come aiutare OLI
Ricevo con grande piacere OLI, che mi fa riflettere…Grazie!
Mi chiedo come possiamo aiutare questo Osservatorio: indicare altri destinatari e futuri lettori? inviare (se è il caso, s’intende) contributi, foto?
Per ora molti cari auguri e buon lavoro!
(Marvi Rachero)
Cogliamo l’occasione offerta da queste lettere per invitare nuovamente i lettori a collaborare inviando contributi su casi specifici senza superare le 500 parole. -
Lettere – Il Master and back non fa per il PD
Mentre in Regione Liguria si approvava il progetto di legge Master and Back, proposto dal giovane candidato alle Segreteria regionale del PD, era il compleanno di mio figlio piccolo, lo chiamo ancora così, da sentimentalona. Lui è ad Edimburgo in Erasmus per un anno, laurea triennale in Ingegneria Meccanica, appena conseguita e 22 anni appena compiuti.
Pensavo a lui quando leggevo la proposta di istituire borse di studio di stage all’estero per giovani laureati con il proposito di farli tornare per inserirli in aziende liguri. A lui, che mi ha detto un anno fa: “Devo andare, mamma, voglio parlare meglio l’inglese e poi non so se riuscirò a trovar lavoro a Genova, quand’avrò finito”. -
Lettere – Non più sola
Finalmente per un giorno non mi sono sentita sola, ma parte di un tutto alla luce del sole. Dopo tanto tempo ho condiviso le strade di Genova insieme a persone e pensieri che sono parte di me. Probabilmente da 21 luglio 2001 al 27 giugno 2009 ci sono state altre occasioni per riconquistare Genova, ma personalmente mai come questa. Nel corso degli anni la mia attivitเ politica si ่ man mano rimpicciolita e ridotta ad una lettura sporadica e nervosa di un articolo o allo scalpitare alle parole di molti dinnanzi a poche persone, spesso a tu per tu. Il Genova pride ha “dato un punto di sutura” dove pensavo non esistesse pi๙ ferita. In realtเ non ่ seppellendo le esperienze dolorose sotto una coltre di pensieri ed azioni quotidiane che queste scompaiono.
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Lettere – E il compostaggio?
Ricevo la news letter oli da molto tempo e spesso trovo notizie ed articoli interessanti ed anche divertenti come quello riguardante l’orto di Marta Vincenzi. una cosa per๒ mi ha fatto sinceramente inorridire e cio่ sapere che l’autore (o autrice), in possesso di un orto si liberi delle potature degli alberi dandogli fuoco o infilandoli sminuzzati nel bidone della rumenta.
Mai sentito parlare di compostaggio domestico? tra l’altro oggi ่ possibile ottenere uno sconto sulla TIA per chi lo pratica. Un orto dove si butta via lo sfalcio verde (e magari poi si usano fertilizzanti chimici) ่ un “orto insostenibile”.. per cui caro o cara mca, visto che lei ha la fortuna di avere uno spazio verde, per favore lo tratti come si deve, si doti di una compostiera o faccia il cumulo, come hanno sempre fatto i contadini, ma non mandi il suo verde a Scarpino!
(Pier Luigi Scotto) -
Lettere – Nel futuro degli orti genovesi
Che la Marta stia pensando di mappare l’uso del verde mi preoccupa. Nulla viene fatto per nulla, ormai ci siamo abituati che le liste anagrafiche in Italia sono fatte solo per poterle prontamente associare ad un qualche balzello.
Che stiano preparando la tassa sugli orti? Qualcuno si stupirebbe? Già mi immagino l’editto, con la tassa basata sul costo medio dei prodotti nei supermercati, il contributo CONAI ridotto, la definizione di quantitเ massima prodotta per uso personale oltre la quale scatta la presunzione di commercio, le “zone obiettivo orto” cofinanziate UE a macchia di leopardo come la pi๙ nota Obiettivo 2, con Sampierdarena esclusa e Sant’Ilario finanziata a fondo perduto, tranne il pezzetto di Grillo ovviamente.
Ci resta ancora la capacità di ridere un po’, non siamo ancora defunti del tutto.
(Stefano De Pietro) -
Lettere – Badanti e miraggi di permesso
Io so solo che mia zia di 106 anni ha bisogno di 2 badanti. Una di queste ่ peruviana e regolare: le abbiamo pagato il viaggio AR e dopo un backshish al Consolato ha avuto il permesso di soggiorno. L’altra ่ colombiana, diplomata ragioniera, parla perfettamente l’italiano perch้ ่ in Italia da 5 anni. Abbiamo fatto tutte le dichiarazioni possibili come datori di lavoro. Poi sono andato in Prefettura all’Ufficio “Flussi” dove mi hanno detto che lei ่ schedata ma che ci sono 2300 persone prima di lei. Se mi trovate una badante regolare vi dar๒ ragione, ma fino ad allora, no!
(Gin Migone) -
Lettere – Parliamone
Parliamone
Caro Dott. Petruzzelli, parliamone di persona, anche pubblicamente, e non attraverso lettere che, non potendo essere lunghe come dovrebbero, banalizzano inevitabilmente i concetti. Cordiali Saluti
(Francesco Scidone) -
Lettere – Diritti e doveri sul web
Leggo l’articolo Internet – Dal 1948 una legge per il web (m.c.a.) sul numero 232 di OLI. Mi trovo solo parzialmente concorde con MCA sulla questione dell’obbligo di pubblicazione. L’ipotesi di Tizio e Caio che litigano sul blog di MCA è una situazione classica, auspicabile in democrazia. Meno classico, ma possibile, che uno dei due sia stato “bannato”, bloccato o nascosto per impedirgli di rispondere. E’ il caso dei giornali, che non intendono sobbarcarsi la responsabilità di alcuni contenuti e si permettono di “astericizzarli”. In questo caso l’obbligo di pubblicazione manleva l’editore e il direttore responsabile di testata. Certo non è facile distinguere tra blog, testata giornalistica, OLI, giornali virtuali e Giornalino di Gianburrasca sul web, quindi formulare una legge che permetta di distinguere è complesso.