Caro Augias, abito a Roma in piazza dei Navigatori e dalle 21 in poi io e le mie figlie dobbiamo assistere alla mercificazione di ragazze e donne, praticamente nude, che si vendono sotto casa nostra. Sono stata femminista e mi creda la mia coscienza è fortemente scossa da questa progressione che trasforma il corpo femminile in una merce. Fenomeno vasto che comincia con certa pubblicità e infatti prostituzione e immagine pubblicitaria della donna sono state non a caso tra le tematiche affrontate dal movimento femminista negli anni Settanta. Oggi il fenomeno è più grave, tanti segni mi fanno capire che la maggior parte di quelle donne sono in pratica delle schiave guidate da sfruttatori.
Il vecchio ‘magnaccia’ diventa quasi una figura affettuosa, al paragone. La nostra cultura non ha saputo confrontarsi con il bisogno maschile di prendere il sesso senza affrontare il resto. Lo considero una sconfitta culturale delle donne e della sinistra tutta. Non mi piace un addetto stampa del mio governo che va per la strada a cercare chissà che. Non mi piace un deputato che non si accorge che le donne devono drogarsi per poter stare con lui a pagamento. Credo che tutto questo dovrebbe essere oggetto di profonda riflessione, nei luoghi della sinistra prima che in Parlamento. Bisognerebbe fare qualcosa per quelle ragazze, non solo parlarne.
(Carla Modesti, lettera a Repubblica, 30 settembre 2007)
Categoria: Lettere
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		Guardando quelle ragazze nude sulla strada
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		Contromano la polizia, non solo BurlandoCara OLI, chi non ha mai dimenticato la patente? Chi non ha mai rischiato di imboccare una strada in senso vietato? Colpa della segnaletica non sempre chiarissima, dello stress crescente o forse di una capacità di attenzione non più rapida e infallibile come un tempo. Ragion per cui mi sento vicino a Claudio Burlando. Semmai, trovo imbarazzante che gli sia parsa una buona idea estrarre il tesserino da ex deputato: come poteva sfuggirgli l’ambiguità dell’esibizione di uno status, gesto datato che ricorda fin troppo scene del Sorpasso con Gassman o del Vigile con Sordi? Non trovate incredibile e preoccupante che l’esibizione di uno status funzioni ancora? 
 Il seguito della vicenda lo ha confermato: gli agenti della Stradale hanno evitato provvedimenti immediati e si sono limitati a un semplice verbale informativo, lasciando prudentemente ai superiori “eventuali ulteriori deduzioni”.
 Burlando, con l’aria di gogna mediatica che tira ha fiutato il mare di guai dove stava finendo e ha chiesto al questore di essere trattato come un cittadino qualunque.
 Troppo facile, ha gridato l’opposizione, lanciata con Plinio e Biasotti in testa a pretendere le sue dimissioni per manifesta insensibilità pubblica. Loro sì che se ne intendono.
 (Lettera firmata)
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		Ecco la vera ragione per cui Novi è invisoCara OLI, l’articolo di m. c. su Novi parla davvero chiaro, e meglio di così sarebbe difficile sintetizzare un quadro che è la metafora concreta dell’Italia. L’elemento comune a tutti gli attori (imprenditori, speculatori, partiti, istituzioni – occupate dai partiti -) è il perseguimento del proprio “particulare”, in un continuo gioco di scambi (tu / mi dai / la cosa più bella che hai, // io / ti do / la cosa più bella che ho) in cui l’interesse pubblico (e chi lo difende) soccombe sistematicamente. C’è solo un’osservazione che vorrei fare: Novi non è incompatibile con la politica perché parla chiaro, ma perché agisce. Questo non è un dettaglio. A mio avviso è una questione fondamentale. Spesso proprio le persone più interessate alla politica sono molto colpiti da quello che dice il tale o il tal altro, e molto meno impressionati dai fatti. Ma la parola ci è stata data per mentire, non occorrono Freud o Eco per conoscere questa semplice verità, ancora più vera per chi occupa posizioni di potere. Bisognerebbe spegnere l’audio, e pensare in primo luogo a quello che si vede, a ciò che è reale. OLI si distingue positivamente proprio perché fa questo, e aiuta tutti i suoi lettori a farlo. In particolare m. c. è sempre una fonte preziosa di informazioni e di ragionamenti sottili, ma sempre basati sui fatti. 
 Perciò sono rimasto particolarmente colpito da questo aspetto, enfatizzato dal titolo, di un articolo altrimenti apprezzabilissimo (secondo me, s’intende).
 (Pino Cosentino)
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		Italiani più pagatiSe sei americano, e vuoi lavorare nel pubblico, ottenendo però una cospicua retribuzione, diciamo almeno 200.000 Euro all’anno, hai solo una possibilità: candidarti alla Casa Bianca. Stanno attenti a come spendere le tasse dei Cittadini. 
 Nemmeno il supremo gestore del Dollaro, il Governatore della Federal Reserve, arriva a tanto (il capo della nostra Banca d’Italia, che non emette più niente dato che c’è l’Euro, incamera circa sei volte più di lui…).
 Da noi, di opportunità ce ne sono a bizzeffe, anche a Genova. Tanti posti, di assegnazione politica, te lo possono permettere. Un esempio: Direttore Generale di ASL o Ospedale.
 E il bello è che si tratta di incarichi facilissimi! Sento già le obiezioni, “Si tratta di strutture estremamente complesse da gestire”, ecc. ecc.
 Da ex dirigente privato che ha perso il posto, penso a un concetto più oggettivo di difficoltà: un gioco è difficile quando è dura vincere e si perde spesso. Avete mai visto uno di questi finire in disgrazia?
 (Bernardo Gabriele)
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		Ministro Fioroni: non diminuire le ore di sostegnoHo appena letto la bella lettera aperta al ministro Fioroni della mamma di “Luca, bello e difficile”, a cui è stato dimezzato il sostegno. 
 Anche io sono mamma di una delle tante, tantissime vittime dei tagli al sostegno: alla mia bambina di dieci anni con sindrome di Down, le ore di sostegno sono state diminuite nonostante in quinta elementare non sia ancora riuscita a raggiungere gli obiettivi minimi previsti in prima elementare, e cioè imparare a scrivere in autonomia. Posso unirmi alla protesta della signora Leone?
 (Milena Postolani, mamma di Francesca, Repubblica 16 settembre)
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		Ignorato a Cornigliano il pericolo amiantoSpett. Redazione di OLI, 
 Da semplice cittadino, Vi sarei molto grato se, per la missione che Vi siete dati e grazie alla Vs. visibilità, poteste affrontare e approfondire il tema della bonifica dall’amianto degli impianti attualmente oggetto di demolizione nelle aree a caldo di Cornigliano.
 Questa richiesta nasce dalla sensazione, mia e di molti altri cittadini che vivono, lavorano o transitano nella delegazione, indotta dalle osservazioni dall’esterno delle demolizioni attualmente in corso, che non si faccia niente al riguardo e che le polveri di amianto, mescolate al resto, si diffondano, con l’aria di mare, in tutta la delegazione, per finire nei polmoni della gente, con le ben note nefaste conseguenze.
 Ringrazio in anticipo, qualunque iniziativa prendiate.
 Cordiali saluti,
 (Silvano Porcile)
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		Pavarotti in prima serataHo letto dai giornali che nel proprio testamento spirituale Luciano Pavarotti chiede di essere ricordato come “cantante d’opera”. Forse allora, per ricordarlo, si potrà trasmettere un’opera lirica in prima serata: ce ne sono anche di popolari. Finora è stato trasemsso solo il Concerto delle terme di Caracalla a margine dei Mondiali di Italia ’90, in cui Pavarotti cantò prevalentemente canzoni insieme ad altri. Neppure la morte di un personaggio come Pavarotti riesce a far sì che l’arte e la cultura vadano in onda in prima serata. 
 (Luca Guardina Cristofani, Palermo, Repubblica, 9 settembre)
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		Adsl in G.B.Per comprendere bene quale sia la qualità del servizio Adsl in Italia, è bene che si faccia un confronto con realtà di altri paesi. 
 In Gran Bretagna le cose funzionano così: se un utente non è soddisfatto del servizio del proprio provider, può disdire il contrratto di punto in bianco, e rivolgersi ad un altro provider (ve ne sono tanti) perchè subentri. Il nuovo provider riattiva il servizio entro 24 ore; l’assistenza è continua 24 ore su 24, sabati e domeniche compresi. Se, per qualsiasi motivo, si verificano discontinuità di funzionamento, l’utente riceve – senza alcun sollecito da parte sua – un risarcimento pari a quella parte di canone equivalente al tempo di interruzione che si è verificato.
 Perchè in Italia tutto ciò non si verifca è un mistero. O forse lo sa il Garante delle Comunicazioni ma non ce lo dice.
 (Carlo Izzo, Napoli, Repubblica, 9 settembre)
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		Silenzio sulle slot-machineEgregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, da mesi Il Secolo XIX conduce un’inchiesta in cui si parla di 98 miliardi di euro che, invece di finire allo Stato, sarebbero rimasti nelle casse delle società concessionarie di slot-machine. Si tratta di tasse non pagate e multe non riscosse. Secondo la commissione d’inchiesta che mesi fa ha consegnato un rapporto al suo ministro Visco e secondo la guardia di Finanza, alcune di queste società avrebbero rapporti con Cosa Nostra; altre sarebbero guidate da uomini vicini ai partiti politici. Il ministro Visco non si è mai degnato di dare una spiegazione. Ma noi, come cittadini, abbiamo diritto di sapere dove sono finiti i nostri soldi. Confidiamo in lei perché possa finalmente chiarire questo mistero. Distinti saluti. 
 (Roberto Santi, e-mail)
 P.S. Invito a fare altrettanto a r.prodi@governo.it