Categoria: 157

  • VERSANTE LIGURE

    APOCALYPSE IN PROGRESS
    Sì, relativo è tutto

    l’orror col tempo assorbi:

    Cossiga aveva rotto

    finché arrivò poi Sgarbi

    non male fu il G8

    visti gli ultrà del derby.


    Enzo Costa
    enzo@enzocosta.net
    www.enzocosta.net

  • Travaglio PD / 1 – Se la società al femminile non cambia linguaggio

    Donne Ds-Liguria
    Linee guida per il Partito Democratico
    Premesso che

    La politica ha bisogno delle donne, ma anche le donne hanno bisogno della politica. Oggi più che mai è necessario coniugare il rafforzamento delle donne con una qualità “alta” della politica, a partire dall’etica pubblica.
    Le Donne Ds-Liguria propongono all’attenzione del Partito Democratico
    La necessità di un rafforzamento delle donne nei luoghi della decisione, attraverso politica di “empowerment” (rafforzamento/potenziamento) e di mainstreaming (nuotare attraverso il flusso principale): vedi obiettivi della Conf Mondiale delle donne a Pechino (1995) [sic!].
    ….

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  • Travaglio PD / 2 – Cessato allarme paladini resta

    A metà settembre un giornale cittadino riportò la notizia di tal Giovanni Paladini, petalo della margherita e consigliere regionale (se non sbaglio è quello che nell’ultima tornata delle elezioni regionali compariva su manifesti giganteschi, ora in jeans, ora un abito in tiro, così tutti potevano avere di lui una immagine rassicurante…), il quale dichiarava sdegnato di starsene fuori dal futuro P.D. perché non c’erano “regole, contenuti, programmi condivisi da tutti i cittadini, dal partito, dalle associazioni, dalla gente.” Ovviamente il personaggio arringava i suoi circa la sua decisione di fare Aventino e aveva dalla sua quel collega di partito (qualcuno ricorderà) che si opponeva a suo tempo all’elezione di Alessandro Repetto a Presidente della Provincia. In molti piangevano lacrime amare al pensiero che un tal campione restasse fuori dalla sagra delle illusioni del momento. Ma tant’é, visto il modo esplicito con cui il personaggio dichiarava le sue appartenenze, in molti erano certi di perderlo e qualcuno magari tirava un sospiro di sollievo. Invece no. Lo stesso giornale in data 18 settembre titola “Primarie Pd, chiuse le liste alla fine c’è anche Paladini”.
    Dunque la visione del mondo di Paladini in meno di dieci giorni ha fato una rivoluzione di 360° e il personaggio ci ha ripensato, o meglio ha considerato che essendo stato eletto nell’Ulivo (ma prima del proclama non lo sapeva?), riteneva di non tradire i suoi elettori e di rimanere nel Partito Democratico. Crisi di coscienza, o di politica, o non piuttosto paura di perdere una fetta del suo elettorato (e di potere) restando solo soletto a difendere astratti principi di democrazia e di libertà?
    (Giovanni Meriana)

  • Informazione – Allergia da eccesso di compiacenza

    Non serve buttarla sul cinico o sul ridicolo per spiegare il paradosso di un paese forse unico al mondo (il nostro), dove ci vuole un comico per smuovere iter (insabbiati) di leggi che dovrebbero essere normali, elementari: esempio, impedire l’elezione in Parlamento a politici condannati per reati gravi, come la corruzione, colpevoli cioè di azioni incompatibili con la dignità della funzione legislativa. (E’ un attacco a Berlusconi, grida fin d’ora la cosiddetta casa della libertà preannunciando barricate; dato a sua volta utile per capire chi non vuole cambiare le cose.)

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  • Mondologia – Dacci oggi il nostro disastro quotidiano

    Durante luglio e agosto 2007 su Repubblica, Corriere e Stampa sono apparsi complessivamente una quarantina di articoli relativi – in vario modo – allo stato delle principali risorse della terra. A cominciare da aria e acqua per arrivare alle fonti energetiche principali e ai contesti sociali, culturali e politici che presiedono al loro utilizzo. Roba da far venire il mal di pancia: il mondo s’asciuga, la terra secca, migliaia di specie sono in estinzione, nuvole grandi come l’Italia si aggirano nel cielo tra India e Cina seminando, oltre i tumori, condizioni di vita impossibili. Il tempo contato del petrolio giustificherà a breve nuove trivellazioni al Polo Nord di cui infatti si sta trattando la spartizione. Nel frattempo si tengono aggiornati i piani di controllo (guerra) degli stati che hanno a che fare col petrolio.

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  • Polveroni – Per i cervelli all’estero strada senza ritorno

    Un articolo di Francesco Margiocco, con abbrivio in prima pagina sul Secolo XIX del 29/9/07 (nonché rincaro della dose l’indomani) sul rientro dei cervelli negli atenei italiani, brilla singolarmente per sensazionalistica disinformazione. Secondo il cronista, Cristina Rognoni, recentemente nominata professore associato in civiltà bizantina all’Università di Palermo, avrebbe usufruito della legge che permette il rientro in patria dei ricercatori idonei dottoratisi all’estero, millantando, né più né meno, un posto di “maître de conférences” all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Cristina Rognoni, si legge, non solo avrebbe mentito al riguardo, ma addirittura non godrebbe di nessuna qualifica per poter ambire a un posto equipollente in Italia. L’idoneità francese non sarebbe altro, infatti, che una semplice formalità consistente nell’iscriversi ad una fantomatica “lista di qualificazione” alla quale tutti, dottorato in mano, s i concede…, avrebbero accesso.

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  • Esperienze – Se il teatro racconta la vita del carcere

    Un’informazione positiva dal Carcere di Marassi: un anno di lavoro e una collaborazione fra diversi enti ha permesso a un gruppo di undici detenuti di cimentarsi nel ruolo di sceneggiatori, attori, costumisti e grafici, ideando e realizzando “Sono felice per te”, uno spettacolo professionalmente valido tanto da venire presentato al Teatro della Corte.
    Gli insegnanti della Scuola Grafica con l’appoggio della Direzione della Casa penitenziaria e di alcuni enti pubblici, hanno organizzato un laboratorio teatrale cui hanno partecipato, a titolo di stage, quattro studenti del DAMS. Nel corso dell’anno, è stato presentato un soggetto, preparate le scene, i vestiti ed elaborata una sceneggiatura, anche grazie alla collaborazione del regista Sandro Baldacci. Lo stesso manifesto è stato realizzato dai partecipanti al laboratorio teatrale. Una iniziativa riuscita, che permetterà di vedere il carcere da un punto di vista differente.
    Lo spettacolo verrà presentato alla cittadinanza genovese venerdì 5 e sabato 6 ottobre al Teatro della Corte alle 20.30. Costo del biglietto 12 euro, 6 euro per studenti.
    (Maria C. Averame)

  • Libri – Lava-lucciole decoro salvo

    Sabato 22 Settembre, in piazza Truogoli di Santa Brigida si parla di tante storie. La storia di Prudence, di Osas, di Itohan, di Izogìe e la loro segregazione invisibile, i percorsi di uscita dalla prostituzione, attraverso le parole della scrittrice Isoke Aikpitanyi e del suo libro, “Le ragazze di Benin City”, redatto con Laura Maragnani (Editore Melampo, 211 pagine, euro 12). Ma il libro racconta, prima di tutto, la storia di una parte della nostra società. Il racket della prostituzione nigeriana si trova al centro di un grande business che coinvolge chi compra le ragazze, le forze dell’ordine corrotte che chiudono gli occhi permettendo il loro ingresso, ma anche gli italiani che affittano gli appartamenti sapendo bene chi ci vive e in che condizioni di schiavitù. Eppure i mezzi di informazione parlano di prostituzione insieme a lavavetri e graffitari, afferma la giornalista Silvia Neonato, facendone un problema di mero ordine pubblico, senza ricono scere che si tratta di schiavitù, di violenza, di diritti umani calpestati, sulla pelle di ragazze di vent’anni o neanche maggiorenni.

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  • Guardando quelle ragazze nude sulla strada

    Caro Augias, abito a Roma in piazza dei Navigatori e dalle 21 in poi io e le mie figlie dobbiamo assistere alla mercificazione di ragazze e donne, praticamente nude, che si vendono sotto casa nostra. Sono stata femminista e mi creda la mia coscienza è fortemente scossa da questa progressione che trasforma il corpo femminile in una merce. Fenomeno vasto che comincia con certa pubblicità e infatti prostituzione e immagine pubblicitaria della donna sono state non a caso tra le tematiche affrontate dal movimento femminista negli anni Settanta. Oggi il fenomeno è più grave, tanti segni mi fanno capire che la maggior parte di quelle donne sono in pratica delle schiave guidate da sfruttatori.
    Il vecchio ‘magnaccia’ diventa quasi una figura affettuosa, al paragone. La nostra cultura non ha saputo confrontarsi con il bisogno maschile di prendere il sesso senza affrontare il resto. Lo considero una sconfitta culturale delle donne e della sinistra tutta. Non mi piace un addetto stampa del mio governo che va per la strada a cercare chissà che. Non mi piace un deputato che non si accorge che le donne devono drogarsi per poter stare con lui a pagamento. Credo che tutto questo dovrebbe essere oggetto di profonda riflessione, nei luoghi della sinistra prima che in Parlamento. Bisognerebbe fare qualcosa per quelle ragazze, non solo parlarne.
    (Carla Modesti, lettera a Repubblica, 30 settembre 2007)