Categoria: Città

  • Sicurezza percepita – Il traffico urbano pericolo numero 1

    Molte prese di posizione sulla stampa quotidiana per le decisioni di alcuni sindaci di impedire le prestazioni dei lavavetri. Per tutta la seconda metà d’agosto il dibattito non si è mosso dalla cronaca spicciola dei pro e contro. Non sono mancati i suggerimenti polemici del genere “perché non vi occupate dei mafiosi o dei criminali invece di rompere le palle a dei poveretti?”. Sull’onda -accresciuta da gravi episodi criminali- il ministro Amato ha annunciato, il 3 settembre, un disegno di legge del governo su “macro e microcriminalità”. Il 7 settembre G.D’Avanzo ha scritto su Repubblica un articolo -tutto da leggere- intitolato “Sicurezza e serietà”. Carte alla mano ha dimostrato che gli annunciati tempi di approvazione del provvedimento sono velleitari e che ancora una volta ci troviamo di fronte ad una operazione di facciata. L’articolo sottolinea anche la confusione con cui nel dibattito pubblico viene usato il termine “microcriminalità”.

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  • Comune – Il sindaco spariglia anche i giornali

    Genova ha da 4 settimane un nuovo sindaco. I due principali quotidiani locali – Secolo XIX e Repubblica con le pagine locali del Lavoro – ci hanno messo un po’ a capire come la fine della campagna elettorale e l’elezione di Vincenzi abbia messo in moto processi fermi da tempo. Il primo ad accorgersene è stato il Secolo XIX: più dentro alla cronaca quotidiana e, pur non nutrendo simpatie per l’attuale amministrazione, si è reso conto che alcuni gesti politici e altrettante dichiarazioni aprivano scenari inediti. Più faticoso il percorso del Lavoro irrigidito dalla campagna di elogi da lui stesso promossa verso l’amministrazione passata. Allora il quesito era stato: si può far meglio di una amministrazione di cui non si può dire che bene? Da dove discendeva la conclusione inevitabile che il miglior sindaco che poteva succedere a Pericu era quello che si fosse mosso in continuità con la sua giunta. Una esigenza che il Lavoro aveva spinto sino ad auspicare – almeno un socialista! – un ritorno di Merella in una qualche stanza dei bottoni.

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  • Regione – L’insostenibile solitudine di un Presidente

    Il Secolo XIX del 29 giugno scrive che i Tir sulle strade di Sampierdarena e i container di Spinelli che dagli Erzelli scendono a Cornigliano sono “il terreno di scontro del nuovo sindaco, Marta Vincenzi, e del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando”.

    L’intenzione della Vincenzi di vietare il transito dei Tir che inquinano Sampierdarena e Cornigliano ha già provocato forti reazioni. Scontata, quella degli autotrasportatori che si riterrebbero ingiustamente penalizzati. Stizzita, quella di Burlando, che vedrebbe contestato l’accordo a suo tempo siglato con Spinelli dalla “Società per Cornigliano” (partecipata dalla Regione, la Provincia e il Comune) in virtù del quale, secondo Burlando, “al gruppo Spinelli era stato accordato la possibilità di sistemare i container a Cornigliano … per permettere al progetto di Genova High Tech di decollare. Non liberare Erzelli significa[va] perdere commesse e un’opportunità di sviluppo industriale e tecnologico”.

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  • Cemento – C’è chi si inquieta e chi si stupisce

    I fatti prima di tutto. A Savona e dintorni un manifesto annuncia per giovedì 21 giugno alle ore 16.30 un dibattito sull’argomento del giorno, ” Territorio e ambiente: un progetto oltre il cemento. La difesa della linea di costa della Liguria (e non solo)”. Protagonisti parlanti, oltre a personalità di rilievo di Legambiente Liguria, anche l’assessore regionale all’ambiente, il sindaco di Savona, il magistrato Sansa, il prof. Spalla e altri ancora. Quel che si dice un gran bel cast. A coordinarlo c’è Marco Preve un giornalista della redazione genovese di Repubblica noto per l’impegno con cui da tempo tratta della materia cemento e dei suoi dintorni.

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  • Depuratori/1 – Poca informazione molte parole

    12 giugno 2007 (Repubblica) “Corso Italia bagni vietati. Da tre giorni l’Arpal segnala la presenza di coliformi fecali ma lo stop arriva solo oggi. Disco rosso del comune per 6 stabilimenti balneari”. Cosa è successo? Tra le ragioni possibili la dirigente Arpal indica: perdita fognaria, versamento di navi in transito, allacciamenti illegali. Arpal fornisce anche una notizia tranquillizzante, purtroppo relativa a due anni fa: d’accordo con i vigili Settore ambiente e CC nucleo operativo ecologico hanno stabilito che l’alga tossica del 2005 non c’entrava col topicida (leggenda dell’estate 2005).

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  • Depuratori/2 – Tra Regione e Comune botta e risposta

    Repubblica 16 giugno “La battaglia di Burlando: sistemate quel depuratore”. Consapevole della tortura inflitta ai cittadini di Cornigliano dai miasmi del loro depuratore, il presidente della Regione “con tutto il peso della sua carica istituzionale” ha invitato il neosindaco ad effettuare tutte le azioni necessarie per riportare la normalità. Dopo due mesi di lavoro l’Arpal ha infatti stabilito che il percolato proveniente dalla discarica di Scarpino – i liquami prodotti dai rifiuti – non è trattato; la depurazione non è completa e la delegazione è appestata dalle puzze. Lo scarico nei pressi della foce del Polcevera è quello della famosa moria dei cefali degli ultimi anni.

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  • Emergenza – Aeroporto: un futuro in mezzo al mare?

    Emergenza aeroporto. Secondo Repubblica (14 e 15 giugno 2007), il Cristoforo Colombo sarebbe in grave sofferenza. Ci sarebbe un piano che il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi sta predisponendo che declasserebbe l’aeroporto. Il suo destino (nazionale, regionale o locale) sarebbe segnato perché dipenderebbe dal traffico annuale di passeggeri. Per restare nazionale (ma non era “internazionale”?) il Colombo dovrebbe avere un traffico al di sopra del milione di passeggeri e, quindi, “Genova, che attorno a quella cifra veleggia da una decina d’anni, deve accelerare mettendo a punto un’accorta politica di marketing che le consenta finalmente di radicare al “Colombo” nuovi vettori”.

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  • Centro storico – Per la riqualificazione più soldi che idee

    Prima un manifesto sulla saracinesca che denunciava “il silenzio assordante che sta distruggendo tutti”, ora un precoce annuncio di ferie estive: il locale La Madeleine, è stato chiuso a seguito di una ordinanza della Procura della Repubblica a causa del rumore che disturbava gli abitanti della zona, ed ora, di sera, la mancanza di quella luce fa venir voglia di cambiare strada.

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  • Parchi & giardini – Se la parola “degrado” nasconde la politica

    Quella di Repubblica di sabato 5 maggio era una denuncia con tutte le regole. Villetta Dinegro, un parco ottocentesco tra i più noti della città, fa schifo. Tra qualche giorno le scuole ci organizzeranno dei giochi. Cosa troveranno? Uno schifo. Tutto vero. Se mai ne manca. Ad esempio che da anni il personale della sezione Giardini e foreste del Comune usa i vialetti come posteggio dei propri mezzi, che le panchine in legno sono pressoché scomparse e altro. Ma la sostanza è quella. Risponderà qualcuno?

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  • Il ballo del mattone e quello del cemento

    Repubblica del 26 aprile scorso (“Box, palazzi & Co. Scacco al verde. Genova e Liguria: in un dossier la mappa delle vergogne ambientali”) pubblica ampi stralci della relazione annuale che il Sovrintendente per i beni architettonici e per il paesaggio ha inviato al ministro Rutelli. Una relazione dove “ce n’è per tutti” a iniziare da Genova e a seguire per una serie di comuni. Parole severe: aggressione al territorio, espansione edilizia che innesca una perversa involuzione territoriale ecc. Insomma cemento e ancora cemento; cioè soldi, molti. E dove corrono i soldi, molti, corrono complicità di ogni tipo. La politica? Beh quella c’entra sempre: il pallino di queste cose ce l’hanno in mano le amministrazioni comunali.

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