Venticinque anni fa a Genova la cooperativa “Città Vecchia” diffuse con un pubblico convegno (relatori: Guido Alpa, Luigi Cocchi, Bruno Gabrielli e Umberto Morello) i principi della sua missione. La coop era stata fondata l’anno prima per realizzare ” …un progetto dalla portata enorme: la ristrutturazione del centro storico. Fondata da un gruppo di giovani che guadagnano troppo poco per potersi comprare una casa ma troppo per chiederla allo Iacp (…) che dunque chiedono al Comune di avere in diritto d’uso per trent’anni un alloggio, in modo da compiere a proprie spese i lavori di riattamento…”.
Categoria: Città
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Circonvallazione – Anche la Scuola Germanica diventa un parcheggio
La Giunta del Comune di Genova ha detto sì alla costruzione di un parcheggio da un centinaio di posti nella sede della ex Deutsche Schule, purché l’acceso principale avvenga da corso Paganini, non dall’imbocco originariamente previsto in via Caffaro perché fortemente contrastato dagli abitanti. (Secolo XIX, 8 dicembre). -
L’inchiesta – Anche in porto tanti furbetti
Da tempo la magistratura ha dato il via ad una maxi inchiesta sulle concessioni in area demaniale. La “fascia di rispetto” di Pra è stata la prima ad essere osservata. Polemiche roventi, accuse di “persecuzione del Ponente”, poi di fronte alle irregolarità, alle posizioni speculative i toni si sono abbassati. Da Pra a Voltri a Sampierdarena passando per il Porto antico: ad oggi l’inchiesta ha portato alla luce gravi abusi e veri e propri furti. Grandi concessionari, terminalisti privati e società miste come Vte, Genova Parcheggi, Stazioni Marittime Spa, Fiera e altre si sarebbero appropriate abusivamente di aree non sottoposte alla loro concessione. Depositi che da temporanei sono diventati definitivi, raddoppiando e triplicando le aree occupate rispetto alle concessioni in molti casi scadute da tempo. In via di accertamento, oltre le occupazioni abusive, spesso all’origine di ulteriori sub concessioni, ci sono i canoni non aggiornati (spesso irrisori ) delle concessioni regolari.
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Genova – La città riconoscente dedica a Renzo Piano
La foto qui sotto ci è stata spedita da Alice Watkins, giovane architetto canadese, in giro per il mondo per documentarsi sulle opere di Renzo Piano.
“Chi ha deciso e chi è l’autore – chiede Alice – dei due edifici sovrapposti all’ingresso della tensostruttura del Porto Antico, una delle meraviglie del hi-tech applicato all’architettura moderna?” E conclude: “Forse Mr. Piano non ha protestato ma i genovesi non hanno niente da dire?”

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Urbanistica/1 – Pervicacia dei palazzinari e debolezza dei cittadini
Lo scontro ideologico e culturale innescato dalla norma del Piano urbanistico comunale (Puc) che consente il trasferimento di volumi edilizi da una parte all’altra della città ci appare deformato dalla insistenza con cui vengono riproposti i progetti più contestati. Poco si sa di tutti gli altri e sarebbe corretto e urgente che l’Amministrazione comunale diramasse una nota esaustiva con l’elenco di tutte le autorizzazioni a cui intende dare corso. Le esternazioni apparse sui recenti numeri del Corriere Mercantile sono anche venate di interesse politico e il lettore può pensare che l’intera faccenda abbia un aspetto puramente ideologico.
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Urbanistica/2 – Una spallata che scuote le lobby del cemento
Il Corriere Mercantile in questi giorni ospita un acceso dibattito sull’urbanistica in città e sul futuro sindaco. Lo provoca l’architetto Giovanni Spalla con una intervista (15 novembre): “L’amministrazione comunale deve modificare radicalmente le politiche di gestione del territorio e io credo che l’unica persona in grado di portare aria nuova a Palazzo Tursi e di mettere al centro la cultura del territorio sia Marta Vincenzi”. Servono forti segnali di discontinuità perché – afferma Spalla – il Comune deve tutelare il patrimonio pubblico nell’interesse di tutti i cittadini, mentre adesso è alla mercé dei privati.
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Carige/1 – Chi ha parlato la pagherà
A una settimana dall’articolo del Corriere della Sera sulla Carige, un lungo editoriale (“Silenzi e bisbigli sul caso Carige”) su Repubblica-Lavoro (30 ottobre 2006) si interroga sul perché di fronte alle notizie bomba fornite dal Corriere, e l’inchiesta in merito aperta dalla Procura, a Genova quelli che contano facciano finta di niente. La dirigenza politica è piuttosto impegnata a discutere di come dividersi il potere, le cariche, le candidature.
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Municipi – Quanto costa avvicinare la politica ai cittadini
Il Consiglio comunale ha approvato l’istituzione dei municipi che sostituiranno le 9 vecchie circoscrizioni (10 ottobre 2006). A differenza delle circoscrizioni che hanno solo poteri consultivi, i municipi avranno nuovi poteri e responsabilità, autonomia gestionale, finanziaria e contabile. Ciò suppone anche un notevole trasferimento di risorse economiche e di personale (circa 1.200 dipendenti comunali su 7.000!).
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Affari e politica – Il cemento comanda da destra alle Coop
A Repubblica ci sono rimasti male. Ma come – scrivono (16 ottobre 2006) – noi ci spendiamo a far conoscere il Berneschi-pensiero e tutti fan finta di niente. Mobilitazione imprenditoriale zero; non si è mosso foglia. Conclusione? “A Genova non c’è una classe dirigente distinta dalla politica e dai suoi apparati in grado di organizzare una battaglia vera e propria per spingere un progetto”. Niente leadership imprenditoriali e neppure sindacali? Principale colpevole la classe politica, mai così potente come oggi, che mentre fatica a trovare chi candidare a sindaco tiene sotto controllo tutto il resto.
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Urbanistica – Agli Erzelli le idee urtano gli affari
Percorso travagliato quello del parco scientifico tecnologico sulla collina degli Erzelli. Il progetto Leonardo, il Technology Village promosso dal Renzo Piano e Carlo Castellano che prevede di sostituire le migliaia di container accatastati sulla spianata della collina con un centro di scienza e tecnologia avanzata, è in continua trasformazione.