Mese: Settembre 2005

  • Unione. L’oggetto misterioso delle primarie

    Il luogo e l’occasione –Benevento, festa del Campanile– possono lasciare qualche perplessità, ma in mancanza di meglio, resta pur sempre l’unico sondaggio messo a disposizione sulle primarie nell’Unione. I risultati, resi noti nella sede e nelle circostanze sopra specificate, confermano la prevista vittoria di Prodi col 42%, seguito da Bertinotti (14), Mastella (10,1), Pecoraro Scanio e Di Pietro (4).

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  • Lavoro. Tanti piccoli inventori ti chiamano al telefono

    Il gruppo Call & Call fornisce “servizi in outsourcing di call e contact center, customer service, indagini di mercato e telemarketing”. A Genova dà lavoro a duecento persone, a livello nazionale a 750.
    Cosa fanno in concreto i lavoratori della Call & Call? Beh, aspettano che un sistema che compone in modo automatico i numeri di telefono di noi cittadini gli invii in cuffia la comunicazione con quelli trovati liberi, e quando questo avviene cercano di venderci servizi telefonici e altri prodotti.

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  • Incontri. Prodi, Spencer Tracy che riporta speranza

    Bisogna sedimentarlo. Sì, Romano Prodi, alla festa dell’Unità di Genova, richiede del tempo. Lasciarlo alle spalle. Scrivere di lui il giorno successivo è come guardare le diapo di una vacanza appena tornati. Sfuggono i dettagli. Romano Prodi è il campo base di un viaggio di cui alcuni ti hanno parlato: sorprendente e stremante. E’ la solitudine del leader. Inadeguati coloro che lo circondano, ma indispensabili. Perché Prodi esiste grazie alla struttura che lo sostiene, altrimenti parrebbe solo un pazzo solitario, come l’attore sospeso in Piazza De Ferrari sopra alla folla.

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  • Treni. La Bastiglia dei pendolari

    L’iniziativa l’ha presa il direttore di “Repubblica-il Lavoro”. Basta con le lamentele – ha scritto (5 settembre). Se i giovani vogliono entrare in politica devono farsi avanti e prepararsi, (come aveva già scritto l’11 luglio) a “tirare fuori gli attributi”. Basta urli – era la conclusione – piuttosto, se necessario, “qualche cazzotto e qualche presa della Bastiglia”.

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  • Estate balneare. Tra alga e topicidi manca trasparenza

    L’Ostreopsis ovata torna di nuovo sui giornali. Unica imputata, l’alga detta “killer” che avrebbe intossicato centinaia di bagnanti e rovinato la stagione balneare, oggi torna ma in veste derubricata. Ora sarebbe solo un’ipotesi, insieme a un altra reclamata a “furor di popolo”: il versamento in mare di un potente topicida.

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  • Wiesenthal. Il cacciatore solitario

    Alla fine della seconda guerra mondiale, il mondo e l’Europa in particolare, dovettero fare i conti con l’antisemitismo, la cultura del nemico, dei cattivi che per fortuna avevano perso la guerra. La documentazione e le immagini dei campi e dello sterminio furono la base dei processi che si conclusero a Norimberga nel 1946 con le condanne a morte e a pene detentive del gotha del nazismo. La guerra era finita da poco e istruire i processi non era stato facile. Con tutto ciò la massa documentale esibita fu enorme e convincente. Poi cominciò l’oblio.

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  • Film. La stampa che muore non fa ridere

    “Viva Zapatero” di Sabina Guzzanti non è un capolavoro. Niente a che vedere con Fahrenheit 9/11. Di Michael Moore nemmeno l’ombra.

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  • Alla mercé del vento

    Oh Spirito selvaggio, tu che dovunque t’agiti, e distruggi e proteggi! (Ode al vento occidentale, P.C. Shelley).

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  • Titoli. Prodi “anticristo” senza virgolette

    E’ una querelle ormai antica e pur sempre attuale, quella del rapporto tra titolo e testo giornalistico. Fino a che punto può spingersi la necessità di sintesi, la ricerca della frase efficace per non dire ad effetto?

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  • Lavoro. Ma le donne no. Non piacciono

    Festa dell’Unità di Genova, 12 settembre ore 18.00 incontro su “Donne: occupazione e qualità del lavoro”. A programma sei interventi qualificati, di cui tre saltano. In sala una ventina di donne. Presenza maschile ai minimi storici. Lella Trotta, segreteria DS, introduce l’incontro.

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