Silenzio-stampa. I ragazzi dalla parte della costituzione

Valeva la pena di mescolarsi con gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori vincitori alla premiazione del concorso organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati (Giunta Ligure), dal Comitato per lo Stato di Diritto, per la Costituzione e dal Centro di Iniziativa Democratica insieme con la Provincia di Genova. Giovedì 13, alla Sala Quadrivium, l’atmosfera era di festa, cosa non tanto ovvia se aggiungiamo che il tema intorno al quale si è sviluppato il concorso era la Costituzione, da tempo esposta ad attacchi e a tentativi di riscriverne i principi fondamentali con una prepotente maggioranza parlamentare.


I ragazzi (dalle elementari alle superiori) hanno saputo dimostrare comprensione e attenzione per quei principi fondamentali. Ciascuna classe poteva scegliere liberamente l’argomento e la forma con cui trattarlo, guidata dagli insegnanti. Sono così emersi, tra l’altro, i temi dell’uguaglianza, del diritto al lavoro, della libertà di religione, dell’indipendenza della magistratura.
La partecipazione è stata numerosa ed entusiasta. L’iniziativa, originalmente limitata all’ambito locale, veicolata inconsapevolmente da Internet, ha rapidamente travalicato la Liguria raccogliendo adesioni dalla Puglia, dalla Campania e dalla Sicilia. Numerosi e originali sono stati i contributi su ogni tipo di supporto: carta, cartoni, CD multimediali. E ogni forma: scritti, disegni, immagini, parole, musiche. Fino ad arrivare, per i bambini, a una specie di gioco dell’oca su CD: per raggiungere la casella di arrivo, occorre rispondere a semplici ed efficaci domande sul significato dei principi costituzionali.
Le tre classi vincitrici (una per ciascun ordine) verranno ricevute al Quirinale e a Castel Porziano. In sala erano presenti il Procuratore generale e il Presidente della Corte d’appello di Genova. I premi sono stati consegnati da Edoardo Sanguineti, presidente della Giuria, che ha osservato che l’esame degli elaborati dei ragazzi era stato per lui fonte di conforto e di speranza, di cui oggi abbiamo particolarmente bisogno.
Stupisce che la stampa cittadina abbia pressoché ignorato un’iniziativa come questa, non trovando tra le minuzie che compaiono sui quotidiani locali lo spazio per qualche riga di informazione su un lavoro che ha coinvolto tanti studenti e i loro insegnanti e il cui scopo era (anche) quello di rompere l’isolamento in cui si trova chi oggi ha il compito di formare i ragazzi, operando nelle ristrettezze e nelle difficoltà imposte dalla riforma Moratti.
(Oscar Itzcovich)