Autore: Redazione

  • Ambiente – Tranquilli, la B.P. paga i danni

    La B.P., British Petroleum, una delle sette sorelle, dopo tutto il casino che ha provocato nel golfo del Messico e la catastrofe naturale che sta procurando giorno dopo giorno, e dopo giorno non si sa fino a quando, alle coste della Luisiana e del Mississipi e nonostante le brutte figure inanellate nel tentativo di riparare il guasto – ultimo il pentolone d’acciaio che il mare ha trattato da cartone – ha dichiarato solennemente che risarcirà tutti i danni provocati.
    Ma quanti soldi ha la B.P., di quanto denaro dispone? Nel momento in cui nel mondo intere nazioni rischiano il fallimento per mancanza di liquidità e centinaia di migliaia di persone si sommano ad altre centinaia di migliaia di affamati che rischiano ogni giorno la morte per mancanza di pane, anche nei paesi ricchi?
    O cercano solo di truffare il futuro, di truccare le carte (processuali), di imbrogliare le prospettive?
    (Angelo Guarnieri)

  • A proposito…

    Dipinte in queste rive
    Son dell’umana gente
    Le magnifiche sorti e progressive.
    Qui mira e qui ti specchia,
    Secol superbo e sciocco…
    (Giacomo Leopardi, da “La ginestra”)

  • Ambiente – La politica e il consumo di territorio

    “Mi capita a volte di andare a vedere che cosa è stato realizzato e mi chiedo che cosa è successo” così esordiva Franco Lorenzani, direttore della commissione urbanistica della Regione Liguria all’incontro sulla “Trasformazione dei paesaggi italiani” di marzo 2010, e proseguiva lamentando che questioni burocratiche, contesti di forte contrasto, “sistema di vincoli” in realtà frenano il lavoro e il controllo della pubblica amministrazione. Citando come esempio il porticciolo di Imperia, che diverrà il più grande del Mediterraneo, “la cui realizzazione è andata al di là degli intenti”. Che monelli, Caltagirone e i suoi soci ponentini.

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  • Lavoro – Uno strano collocamento

    Mettiamo un Ufficio provinciale del lavoro e una data come il Primo aprile. Un ex imprenditore legge in sala di attesa i vari cartelli che invitano a fare da soli, a staccarsi dal lavoro subordinato per diventare padroni di sé stessi, con varie offerte, anche quella del passaggio del testimone, simboleggiata da una pialla da falegname che passa da una mano antica ma esperta ad una giovane e desiderosa di imparare. L’ex imprenditore pensa: mai più. Mai più commercialisti distratti, leggi ininterpretabili, visite a sorpresa di ufficiali impegnati a far cassa, cercando microscopiche grinze nella gonna stirata di una azienda onesta, mai più dipendenti, mai più nottate a mettere a posto la contabilità, come al solito in ritardo per far posto al lavoro da fare.

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  • Società – L’Italietta rampante che ti dribbla l’esame

    Con “turismo forense” si intende la pratica diffusa, presso i laureati in giurisprudenza, di terminare il tirocinio in una sede diversa dal proprio distretto, in cerca di commissioni benevole, che permettano di superare l’esame di abilitazione per divenire avvocati (un po’ come il memorabile viaggio a Reggio Calabria, intrapreso nel 2001 dall’attuale ministro dell’Istruzione Gelmini).

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  • Economia – Le lire son tornate

    Nella via più centrale di Voltri, affollata di passanti, compranti e automobili, in un negozio, ben in vista sulla vetrina buona, un cartello annuncia che si accettano pagamenti anche in lire.
    Si rimane increduli, quasi trasecolati; si fanno cinque passi avanti nel marciapiede con il dubbio di aver letto bene, un po’ sommersi dal grigiore che confonde e affastella il paesaggio. Si torna indietro per verificare, per vedere se è proprio vero, o se non ha la consistenza di un raggio di sole in questi giorni.

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  • Città – Guardandosi intorno

    “Può capitare, andando a zonzo, di inerpicarsi per le vie del Castello, sostare con lo sguardo sulle icone, in cui frammenti di vetri colorati brillano come diamanti incastonati dalla devozione popolare, di indugiare su atri di palazzi ora decadenti, ma che ancora portano eco dei fasti passati, nelle eleganti volte a crociera sostenute da severe colonne di gusto classico.
    Può capitare di ritrovarsi per caso davanti alla pulsantiera di un citofono, di un edificio distinto, nel groviglio di vicoli del centro storico, nel cuore pulsante della città multietnica, negli strettissimi pressi di scuole che hanno scoperto e valorizzato la ricchezza della diversità culturale.

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  • Tempo di Morire – Accompagnami e poi lasciami andare

    Mi chiamo Alma, sono nata settantasei anni fa a Sturla, da casa nostra potevi, di sbieco, toccar il mare con un dito. Terza di quattro fratelli, cullata dai primi, custode dell’ultimo. Adesso e’ lui ad esser qui accanto a me in ospedale. Non posso ascoltare le sue parole, ne vederlo, ma lo percepisco dalla mano che si affanna, affettuosa e maldestra, attorno al cuscino che mi sorregge la testa.
    Ho abbandonato udito e vista da alcuni giorni. Devo ridurre al minimo le fatiche di questo corpo. C’è sempre più spazio tra la mia coscienza e i contorni della mia sagoma.

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  • Parole degli occhi

    a cura di Giorgio Bergami
    Ferite



    © foto: Cinzia Robbiano



    Milano, 20 marzo 2010, manifestazione in occasione della giornata della memoria dedicate alle vittime della mafia

  • Lettere – Il trabocchetto dell’Otto per mille per i contribuenti stranieri (e no)

    Siamo in tempi di dichiarazioni dei redditi ed i contribuenti hanno la possibilità di scegliere a chi devolvere una piccola parte dei loro contributi fiscali: otto per mille e cinque per mille dell’Irpef. I lavoratori stranieri versano nelle casse dello Stato almeno tre miliardi di euro all’anno. Alcuni di questi lavoratori non sanno che si tratta di tasse che devono comunque pagare e che si tratta di un’opportunità che si dà al contribuente di scegliere, in base alle sue sensibilità e convinzioni personali, un soggetto da sostenere senza pagare tasse aggiuntive.
    Nel caso dell’otto per mille si tratta di firmare nella casella dello Stato, se si vuole lasciare questa parte allo Stato, oppure firmare nella casella di uno dei sei soggetti religiosi elencati nella dichiarazione dei redditi. Nel caso del cinque per mille si tratta invece di scrivere il codice fiscale dell’associazione, del Comune di residenza o dell’Università che si vuole sostenere e di firmare nella stessa casella.
    Altri lavoratori stranieri, credono che, non scegliendo un’opzione per la quale destinare l’otto per mille, il loro contributo va destinato automaticamente allo Stato. In realtà non è così, ma, si “contano” le scelte che gli altri contribuenti hanno fatto, si calcolano le percentuali ottenute da ogni soggetto e, in base a queste percentuali, vengono poi ripartiti i fondi. La mancata formulazione di un’opzione non viene presa in considerazione: l’intero gettito viene ripartito soltanto in base alle scelte espresse.
    I lavoratori stranieri musulmani (in quanto, la comunità islamica non risulta fra i sei soggetti religiosi a qui destinare l’otto per mille), ma anche laici o atei che vogliono lasciare il loro otto per mille allo Stato devono compilare la sezione apposita della dichiarazione dei redditi firmando nella casella dello “Stato” e facendo attenzione a non invadere lo spazio delle altre caselle per non annullare la scelta.
    (Saleh Zaghloul)