In una pigra domenica autunnale, poco prima delle grandi piogge, quando il sole ancora scalderebbe ma l’aria già fa rabbrividire, i fedeli escono da Messa a Boccadasse. S’allontanano dall’ombra del sagrato, s’infilano lesti in corso Italia, spiando il mare, la luce, cercando il calore, salutano intorno incuriositi. Eh sì, perchè in chiesa a conclusione della predica hanno sentito: – Fuori c’ è il banchetto, firmate per Boccadasse – . Puntuale ogni sacerdote lo ha ripetuto e così, accanto ai volontari con le piantine di beneficenza, ci sono altri volontari, quelli del Comitato della “diga”, che hanno messo su un tavolino nel cortiletto della chiesa. Mostrano foto, spiegano e invitano a firmare. Quasi nessuno disdegna, i più ascoltano e firmano, anche se magari abitano al Righi. Pare un affronto. Pagine e pagine di firme, milleseicento: chi li fermerà? E’ per Boccadasse, dove pure il più famoso commissario della tv ha la fidanzata, E’ un pezzo di Genova , ancora uguale a se stesso, per ora.
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