Autore: Redazione

  • Gaffes. Primo canale non ha i minuti contati

    Non erano passate nemmeno 24 ore dalla tragica morte in diretta di Franco Scoglio nella sede di Primo Canale. Il corpo era ancora nella bara, in attesa dei funerali in Carignano, presente il popolo rossoblu, quando sui muri della città sono comparsi i primi manifesti che hanno fatto sobbalzare: “Noi non abbiamo i minuti contati”, avvertiva a grandi caratteri lo stesso Primo Canale, con una scelta di tempi così infelice, da indurre più d’uno a cogliere in quelle parole un accostamento a quanto di macabro era accaduto in trasmissione.

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  • Malasanità. Ospedale di vallata non serve ma si fa

    Quanto sarà utile l’ospedale di Vallata per i problemi sanitari del Ponente genovese? Il Ponente, a lavori ultimati del Gallino di Pontedecimo e di Villa Scassi di Sampierdarena, avrà più di 1.300 posti letto per acuti, contro un fabbisogno stimato di circa 900, 950 posti.

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  • Xenofobia. La rabbia della lega sbaglia indirizzo

    Dice Donatella Alfonso su Repubblica di Sabato 8 Ottobre che il consigliere comunale DS Rino Lecce, sotto la cui casa l’altro giorno si è radunato un manipolo di leghisti vocianti, ostili alla Moschea di Cornigliano, “ha la voce spezzata dalla amarezza”.

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  • Iplom/1 . L’azienda e’ a rischio ma siamo bravi

    “PARLIAMO DI IPLOM”. A piena pagina sui giornali cittadini un avviso a pagamento dell’Iplom, sotto forma di lettera aperta agli abitanti della Vallescrivia, cerca di spiegare cosa è successo a Busalla il primo settembre. “Alle 21.40 si è verificata una perdita all’impianto desolforazione gasolio”. Tutto qua.

    fuoco5.jpg

    Busalla – 1° settembre 2005 – ore 21.14
    Per gentile concessione del “Comitato Salute Pubblica – Busalla” (http://busalpub.tripod.com)

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  • Iplom/2. Non c’e’ altro sito salvo l’abitato?

    Bene ha fatto la Comunità Montana Alta Valle Scrivia ad inserire nel suo sito (http://www.altavallescrivia.net) oltre alle caratteristiche più rilevanti del suo territorio (industrie, agricoltura, prodotti locali, turismo, ecc.) un documento sulle prospettive future dell’insediamento dell’Iplom (“Iplom: il futuro”, http://www.altavallescrivia.net/focus_09.htm).

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  • Alice. Se invece del capo c’e’ il tutor

    Eccomi qua, sono di nuovo io, Alice!
    Ieri sera rileggevo la mia presentazione e mi sono detta: forse è meglio che a quelli di OLI spieghi un po’ per bene come lavoro, perché non devono averci capito granché. Sapete, noi dei Call siamo un popolo di iniziati ed usiamo un linguaggio molto, molto trendy: termini inglesi a stecca. Credo che serva a farci sentire speciali, sacerdotali formichine tecnologiche orgogliose del loro bel formicaio.

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  • Acquasola. Gli ultimi difensori del parco che fu

    E’ un filo che chiama a raccolta. Non quello della speranza, ma quello teso da Ansaldo Trasporti a confinare, all’interno del parco dell’Acquasola, l’area destinata al nuovo cantiere della metropolitana. Piove. Sono una ventina mercoledì 5 ottobre a difendere sin dalle 8 del mattino “l’unico polmone verde della città”.

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  • Regione. Anche loro in esubero poveri fringuelli

    Da diversi giorni in Piazza De Ferrari, davanti alla Regione, un gazebo pubblicizza la battaglia dei Verdi, con sciopero della fame della Segretaria regionale Cristina Morelli, a difesa dei fringuelli. Raccolte finora 6000 firme, tra queste quelle di Margherita Hack, Beppe Grillo, Dacia Maraini.

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  • Lavoro. Alice nel mondo dei call center (*)

    Ciao, sono Alice, operatrice di Call Center di uno dei tanti gestori italiani di telefonini che sgomitano per catturare la vostra attenzione e i vostri soldi. Aziende di successo, guidate da imprenditori di successo le cui immagini campeggiano ricorrentemente nelle prime pagine degli inserti di affari e finanze. Un quadro esaltante, eroico, romantico di lotte concorrenziali (si fa per dire). Gli avversari dipinti come imbelli a contar soldi nei loro uffici, mentre gli outsider sfidano la storia e percorrono impavidi la brughiera a piantare antenne.
    E noi? Noi centinaia a Genova, e… non so quante (e quanti) in tutta Italia, noi interinali, noi contrattiste a termine a 5, 8 10 mesi, noi logate dell’inbound e dell’outbound , noi con le nostre occupancy, i nostri coach, noi del business o del consumer, noi con la spia che ci misura l’AHT e l’ACR e che diventa rossa di rabbia e di rimprovero se la media delle telefonate del Call supera i 4 minuti, noi, dico NOI, dove diavolo siamo?
    Beh, se avete la pazienza di seguirmi vi faccio guardare un poco dal buco della serratura.

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  • Lavoro. Gioventu’ precaria non piu’ bruciata

    Non ha tempo di bruciarsi, questa gioventù. Sempre in bilico, in disequilibrio. Precaria. Con ali spiegate destinate ad atrofizzarsi sotto la metodica imposizione di categorie come“termine”, “progetto”, “inserimento”, “formazione”, come le bende su minuscoli piedi di geishe.

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