Molti sono ancora i problemi che preoccupano gli abitanti di Cornigliano: traffico, ospedale, depuratore, polo scolastico, inquinamento. Si tratta della riqualificazione del tessuto urbano in un contesto dove la presenza dell’Ilva, per quanto riconvertita al freddo, non è affatto rassicurante.
In una intervista su Repubblica-Lavoro del 6 ottobre l’assessore comunale ai lavori pubblici Mario Margini risponde all’attacco delle associazioni di Cornigliano che contestano al Comune un “eccesso di ottimismo” nel bilancio di quanto è stato fatto verso la riqualificazione urbana. Margini lo rivendica e insiste nella necessità di affrontare i problemi ancora esistenti insieme agli abitanti: “l’intero quartiere deve essere coinvolto nell’operazione di risanamento”, “l’apporto dei cittadini è fondamentale”.
Categoria: Politica
-
Trasparenza – “Cosa sarebbe Cornigliano senza le associazioni?”
-
Traffico – Vigili in borghese e codice etico
Ma guardate in che tempi viviamo; che ci vuole un prefetto per dire che la repressione di chi viola il codice della strada deve seguire la strada della legalità (Repubblica 23 ottobre ’08). E che per sanzionare i comportamenti illegali non c’è bisogno di vigili in borghese o mimetizzati. In altre parole che i verbali redatti stando alla finestra o osservando il traffico da un autobus – come pare che già succeda – non sono una cosa da paese civile.
-
Curia – L’Arcivescovo a scuola dalla Gelmini
L’Arcivescovo di Genova nel suo intervento al meeting di CL a Rimini, ha detto che la “Chiesa deve tornare a fare politica” (cito a memoria), dichiarando più o meno negli stessi giorni che le Gerarchie guardavano con interesse al progetto del Federalismo. Che cosa intendeva esattamente il Presidente della Cei? Che la Chiesa ha il diritto di pronunciarsi sui valori sensibili ed etici quando ci sono in vista progetti di legge che vanno a configgere con essi e il dovere di vincolare i credenti alle direttive dei Vescovi? Salvo le frange più radicali della politica italiana nessuno che abbia un’idea chiara della laicità dello Stato mette in dubbio questa prerogativa. Ma Angelo Bagnasco voleva forse andare oltre e lo ha fatto entrando nel vivo di un problema, dimostrando di gradire l’idea del Federalismo.
-
Emergenze – Emergenza razzismo o emergenza violenza?
Numerosi giornali, trasmissioni televisive e radiofoniche, siti web hanno negli ultimi giorni dedicato spazi importanti per chiedersi se esiste l’emergenza razzismo in Italia. Repubblica ha lanciato un sondaggio molto sentito sull’argomento. Cosa è successo, cosa sta succedendo nel nostro bel paese? Nelle ultime tre settimane si sono verificati almeno tre gravi episodi di violenza contro cittadini stranieri o contro cittadini italiani neri. Porsi domande sul razzismo è dunque spontaneo. Ma se vediamo questi tre episodi insieme ad altri simili, per la forte violenza, verificati in varie parti del nostro paese potremmo fare altre domande:
-
Genova – Abitanti di oggi e di domani
“Solo vent’anni per salvare Genova”: titolo a piena pagina di Repubblica 30 settembre. Numeri alla mano, uno studio della Bei (Banca Europea degli Investimenti), conferma che Genova è la seconda città più vecchia d’Europa, che continua a perdere abitanti specie nella fascia d’età tra i 20 e i 40 anni, quella che mette su famiglia. Ne hanno parlato a un convegno -“Le frontiere della nuova cittadinanza”- dove era presente anche la sindaco che ha sospirato: “Non ci sarà sviluppo se si continua a investire nell’esplosione delle città. Occorre lavorare per aumentare la capacità di attrazione… Se continuiamo con le politiche attuali nel 2031 saremo una piccola città e non ci sarà lavoro per i giovani”.
-
Comune – La voce del popolo e il silenzio del governo
Della voce del popolo si sono fatti carico nelle ultime settimane tre preti. A qualcuno può dispiacere ma se le cose stanno così perché non dirlo? Alla città e ai suoi amministratori questi preti hanno detto -a modo loro, si capisce- che si deve cambiare. Che per qualcuno, i ricchi, gli speculatori, i corruttori, i fannulloni magari va benissimo ma per gli altri – quelli che vogliono una città ospitale, solidale, curiosa, le cose vanno male, molto male.
Per primo ha parlato don Luigi Traverso (Repubblica-Lavoro, 23 settembre), mitico parroco di San Siro, uno che ha sempre fuggito il palcoscenico e ha aperto la sua chiesa e le sue tasche a tutti e in tutti i modi. Ha detto semplicemente: scusate ma siamo arrivati al capolinea, le necessità ci sommergono, davvero non ce la facciamo più. Da allora son passati giorni ma nessuno di quelli che contano gli ha chiesto cosa vede dal suo osservatorio e cosa si dovrebbe o potrebbe fare.
Non si tratta di metterlo in lista per dargli il grifo ma almeno di ascoltarlo. -
Scommesse – La crisi che ingrassa gli imbonitori di sogni
I sogni battono la crisi, titola il Secolo XIX del 12 Ottobre. Il montepremi del Superenalotto lievita e così il numero delle giocate, all’inseguimento del sogno di vincere tutto e levarsi gioiosamente in alto, sopra l’urgenza gretta e quotidiana. Non è solo il miraggio del Superernalotto ad attirare schiere di speranzosi: dall’inizio del 2008, si legge di seguito, nella provincia di Genova sono stati acquistati 15 milioni di Gratta e Vinci, più di 25 milioni le giocate al lotto, quasi 20 milioni di euro spesi tra Superenalotto e Superstar; mentre i giornali ricordano ossessivamente la crisi, la ricetta per sopravvivere di chi magari non ha titoli in borsa scivola monetina dopo monetina nelle feritoie delle slot machine.
-
Il tempo delle vacanze è finito
“Siete ancora in vacanza o avete chiuso bottega?”. E’ più o meno quello che ci hanno scritto – diciamolo: una attenzione che ci ha lusingato – alcuni dei destinatari della nostra newsletter. Newsletter che ha tardato a riprendere le pubblicazioni non perché facciamo vacanze lunghe – tra i collaboratori c’è chi neppure le fa – ma perchè pensavamo di aver pronti per la ripresa alcuni miglioramenti. Le cose poi sono risultate più complicate del previsto: le nostre forze sono scarse anche se se le richieste di entrare nel nostro indirizzario continuano a crescere. E poi – diciamo la verità – non solo di forze si tratta. E’ che da tempo, con una accelerazione negli ultimi mesi, abbiamo qualche dubbio sulla NL così come a suo tempo l’abbiamo pensata.
-
Genova – “Se avete fame guardate lontano…”
E’ pressappoco quello che ha detto la sindaco Vincenzi al momento della sua investitura. I mali di Genova – aveva detto – nascono dal suo provincialismo, dal credere di poter vivere di rendite di posizione. Ma le rendite di posizione sono frutto di egoismo e cecità perché il mondo che cambia le riduce ogni giorno. Perciò, alla Genova che l’ha eletta, Vincenzi ha promesso che avrebbe rotto gli egoismi privati, i veti incrociati che da anni paralizzano la città.
Un progetto impegnativo anche perché, per eliminare lobby e centri di potere politico, economico e finanziario che ad oggi hanno usato questa città a loro piacimento, si deve operare sul presente dove tali interessi sono fortemente incardinati. -
Nucleare – I poteri di Scajola e quelli del Sindaco
C’era anche la sindaco di Genova, Marta Vincenzi, alla tavola rotonda “Energia in Italia” organizzata il 25 settembre dalla Società italiana di fisica in occasione del suo 94° congresso nazionale. Non c’era invece Claudio Scajola, principale invitato, che però, col suo intervento inviato per scritto, ha dettato le nuove regole del “rinascimento del nucleare” in Italia. Ha indicato Genova come la “capitale del nucleare in Italia” e ha annunciato l’imminente istituzione di un organismo preposto alla sicurezza in campo nucleare”. Scajola però non ha detto che per l’attuazione del suo programma ha chiesto carta bianca.