A volte per arrivare all’informazione si deve cercare altrove, non negli articoli o nei commenti, dove arriva ciò che in un modo o nell’altro è diventato già opinione comune . Una scorsa alla pagina degli annunci può portare là dove il quotidiano aspetta, amorfo, di essere macinato e digerito per divenire il bolo della notizia. Gli affitti sono un esempio. A Genova le camere, per studenti e trasferitisi o semplicemente per chi non può permettersi il lusso di un focolare, hanno prezzi che oscillano tra i 170 euro, per il posto letto, e i 400, per la camera singola, fino a 500-600 euro per una doppia uso singola. Un vero e proprio strozzinaggio autorizzato (OLI n. 177, 5 marzo 2008).
Categoria: Politica
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Assistenza – La difficile strada delle priorità
Circolo Zenzero, mercoledì 2 aprile. Quarto incontro con Paolo Pissarello, vicesindaco di Genova. All’ordine del giorno ancora bilancio e servizi alla persona.
Accanto a lui Roberta Papi – assessore alle Politiche sociosanitarie – in una sola parola, assessore agli ultimi.
La categoria include: anziani soli con redditi bassi, disabili, minori affidati al comune, tossicodipendenti e malati di aids, donne violentate, ragazze straniere da sottrarre alle strade, e individui senza fissa dimora. In tutto diciottomila persone accolte, tra le più sfortunate nel territorio.
Della fascia superiore – la città sembra sempre più divisa in caste – quelli che non arrivano a fine mese o con problemi economici la cui entità non è ancora catastrofica, il Comune non può farsi carico, per la semplice ragione che i soldi non ci sono. -
G8/1 – Tortura, un marchio su Genova 2001
Quando nel 2001 a Bolzaneto uomini e donne della legge hanno mortificato, violentato e torturato era passato solo un anno dalla approvazione a Bruxelles della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”. L’articolo 4 della Carta recita “Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a trattamenti inumani o degradanti”. Il catalogo compilato dai magistrati genovesi circa i fatti avvenuti nella caserma di Bolzaneto e le notizie che ne ha dato la stampa non lasciano dubbi: a Bolzaneto la tortura c’è stata, non casuale ma programmata e di gruppo.
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G8/2 – Quei mandanti politici non tanto misteriosi
Che l’Avvocatura dello Stato sia stata autorizzata a presentare pubbliche scuse al processo G8 in corso a Genova, per le torture (anche se il codice le chiama diversamente) avvenute nella caserma-prigione di Bolzaneto, è un segnale che qualcosa si muove. Così almeno viene letto da chi vuol credere ostinatamente nelle istituzioni, dopo la lunga sequenza di fatti che fanno perdere ogni fiducia: basti pensare non solo all’impunità assicurata (è ormai prossima la prescrizione dei reati), ma alle promozioni che hanno premiato tutti, nessuno escluso, i funzionari responsabili di tante efferatezze.
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Saltimbanchi – Nuove elezioni nuova casacca
E così anche Genova ha avuto i suoi bravi De Gregorio, pronti all’ultimo momento ad assicurarsi un seggio al Parlamento saltando su una barca diversa da quella grazie alla quale avevano avuto i voti per entrare in Regione. Sarebbe curioso sapere che cosa ne pensano i loro elettori…
Uno è quel Giovanni Paladini, un tempo della Margherita, la cui figura abbiamo visto campeggiare a grandezza naturale, ora in jeans, ora in completo azzurro – così il messaggio delle sue possibilità trasformiste era più che chiaro – nella campagna di una tornata elettorale della Regione. L’altro è tale Rosario Monteleone, già noto alle cronache genovesi per aver ostacolato con protervia – e non si è capito con quale diritto – l’elezione del presidente Repetto alla Provincia. Costui quatto quatto, all’ultimo momento, con un bel salto pirotecnico si è catapultato sul trenino di Casini ottenendo in lista uno dei posti che con questa stronzata di legge elettorale potrebbe fornirgli l’elezione.
Entrambi fanno professione rigorosa di devozione alla famiglia, alla Chiesa e a tanti altri valori della tradizione. Pare già di vederli arringare i loro, nei prossimi giorni, in zona Matteotti e aggirarsi con occhio di riguardo e scrutatore attorno all’Episcopio…
(Giovanni Meriana) -
300 milioni di benservito a Mastella
Gentile OLI, non è facile orientarsi nella massa di notizie che ogni giorno ci piovono sulla testa. Così quando ho letto su Repubblica del 26 marzo scorso che all’ex ministro Mastella, avendo deciso di non ricandidarsi alle elezioni, toccava un assegno di 300 mila euro “per il suo reinserimento nella vita sociale” ho pensato alla solita bufala. L’attività di parlamentare come la più dura delle lavorazioni nocive; altro che minatore o animista o peggio: no – mi son detta – è uno scherzo.
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G8 di Genova – Non sadismo privato, ma lezione politica
Si dice che i genovesi sono gente discreta, che non ama apparire. Figuriamoci cosa devono aver provato in questi giorni con il rilievo dato dalle pagine nazionali di Repubblica ai fatti di Bolzaneto. A cominciare da martedì 18 marzo – pezzi di D’Avanzo e Calandri e una nota dell’ex presidente della Corte costituzionale Onida – per proseguire mercoledì 19 – ancora D’Avanzo e Calandri – e poi giovedì 29 – commento di Antonio Cassese, ex presidente del Tribunale Internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia – infine venerdì 21 – intervista di D’Avanzo al ministro Amato, Repubblica ha offerto ai lettori molto prezioso materiale su cui riflettere. Cose note in città grazie anche alla redazione genovese di Repubblica che in tutti questi anni non ha mai perso di vista i procedimenti giudiziari che hanno interessato il G8.
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Esperimenti – Un’informazione allo zenzero
Sono tre gli incontri col vicesindaco Paolo Pissarello che si sono svolti finora al Circolo Culturale Zenzero.
Trovarsi lì ad ascoltare un amministratore che non magnifica l’azione sua o della sua giunta, ma che spiega i termini dei problemi che si trova ad affrontare e le ragioni di alcune scelte ad un gruppo di persone che, quando intervengono, non lo fanno né per attaccarlo, né per sostenerlo, ma per costruire un discorso che nessuno, in quella sede, ha il compito di concludere, mi lascia ogni volta con la sensazione di partecipare a un esperimento insolito e privilegiato, di cui non so assolutamente prevedere l’esito. -
Il Papa e il giornalista – Le trombe assordanti di una conversione
Domenica di Pasqua 23 marzo. Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino ci informa che il suo vicedirettore Magdi Allam ha ricevuto da Benedetto XVI il battesimo, insieme ai sacramenti della comunione e della cresima.
La notizia è in primo piano corredata da una lettera al direttore a firma di Allam. Una foto sfuocata di spalle del giornalista – il papa sorride davanti a lui – campeggia a centro pagina.
“Per me è il giorno più bello della vita. Acquisire il dono della fede cristiana nella ricorrenza della Risurrezione di Cristo, per mano del Santo Padre è, per un credente, un privilegio ineguagliabile e un bene inestimabile”. E precisa: “Il miracolo della Risurrezione di Cristo si è riverberato sulla mia anima liberandola dalle tenebre di una predicazione dove l’odio e l’intolleranza nei confronti del “diverso”, condannato acriticamente quale “nemico”, primeggiano sull’amore e il rispetto del “prossimo” che è sempre e comunque “persona”; così come la mia mente si è affrancata dall’oscurantismo di un’ideologia che legittima la menzogna e la dissimulazione, la morte violenta che induce all’omicidio e al suicidio, la cieca sottomissione e la tirannia, permettendomi di aderire all’autentica religione della Verità, della Vita e della Libertà. Nella mia prima Pasqua da cristiano io non ho scoperto solo Gesù, ho scoperto per la prima volta il vero e unico Dio che è il Dio della Fede e Ragione”. -
Donne – Quando i padroni arrivano prima
Da giovane studente universitario a Genova gli studenti della sinistra palestinese mi avevano suggerito di leggere, tra l’altro, Nawal Saadawi, medico, femminista araba egiziana. Ho letto una decina di suoi libri per l’emancipazione della donna araba. Da allora sono un sostenitore convinto delle battaglie delle donne, di tutte le nazionalità. In questi giorni la mia convinzione che quello femminile sia un contributo qualitativo, una garanzia per ogni cambiamento culturale ha ricevuto una conferma. Almeno lo spero.