Categoria: Cultura

  • Grifo d’oro. Scottano le verità di don Balletto

    Dove sta la cultura di una città? Nella qualità delle sue biblioteche, nella forza delle sue Camere del lavoro, nei circoli d’ogni tipo dove i cittadini scelgono di vivere momenti comuni, in un sistema di trasporti efficiente, in una stampa locale non prezzolata, nella trasparenza degli atti con cui è amministrata… Ma più di tutto la cultura d’una città sta nelle voci – poche, purtroppo – che sanno dire quello che i cittadini spesso non osano esprimere perché temono di dire cose “politicamente scorrette” o perché avviliti dal senso dell’inutilità che viene dal proporre osservazioni personali.

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  • Beppe Grillo alias Michael Moore

    Diecimila persone entrano al palasport venerdì 6 maggio alle ore 21.00. Per Beppe Grillo giovani, anziani, coppie. Il pubblico sognato da qualsiasi politico di mestiere. Un ragazzo con la maglietta verde pisello dà la misura dell’evento: la scritta indossata “autentico pop-corn americano” ne garantisce la provenienza. Secchielli di pop-corn vagano alla ricerca del posto a sedere.

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  • La vita e le stelle secondo la Hack

    Non c’erano meno di trecento persone lo scorso 5 maggio a sentire Margherita Hack parlare di ateismo e agnosticismo alla Biblioteca Berio in un dibattito organizzato dalla UAAR: Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. Poco più di cento erano riuscite a sedersi, le altre stipate in piedi nella sala dei Chierici della Biblioteca, o addirittura fuori, a seguire la conferenza attraverso gli altoparlanti. Maschi, femmine, persone di tutte le età. Molte le anziane signore.

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  • Teatro. La password musicale libera la poesia

    La canzone d’autore usata come password per entrare nell’animo umano, per scalfirne l’indifferenza ed alleviarne il dolore; il teatro, come scuola di condivisione, di lavoro duro, di scoperta: questo il progetto dell’AMT (“Assemblea Musicale e Teatrale”) fondata e diretta da Gian Piero Alloisio.

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  • Cinema. Se eutanasia fa rima con Oscar

    Premio Oscar per il miglior film a “Million Dollar Baby”, per il miglior film straniero a “Il mare dentro”. In comune i due film hanno come tema (o comunque come conclusione) l’eutanasia.

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  • Funerali. Restò chiuso il Duomo per Don Milani

    Tant’è il Vespa è tornato a colpire, ma furbini quelli del Secolo XIX, anziché metterlo in prima pagina, con la fotografia ammiccante di uno che garantisce l’America al posto delle sue piccole analisi, lo nascondono all’interno.

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  • Ricordo di Liana Millu scrittrice appartata

    Ha aspettato fino alle commemorazioni di quest’anno dell’Olocausto, lei che di giorni della memoria aveva intrecciato tutta la sua vita; e poi, dopo tanto resistere, se n’è andata. Liana Millu è morta lo scorso 6 febbraio, e i giornali l’hanno ricordata senza sprecare una parola di più. Dedicandole un po’ di righe doverose sulla cronaca, non le pagine, che avrebbe meritato, della cultura.

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  • Storie. Ragazze in fabbrica anche la domenica

    Questa estate visitando la mostra “Genova del Saper Fare, Lavoro, imprese, tecnologie”, mi ero arrabbiata moltissimo perché in quello che, secondo le parole degli organizzatori, doveva essere un “affascinante viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro della città… un “viaggio” attraverso lo spazio ed il tempo delle vicende che hanno visto la Genova del saper fare protagonista della storia che va dalla fine dell’Ottocento a oggi, con uno sguardo sul domani”… le donne non c’erano. Quindi non c’era la città, non c’era la storia, non c’era il lavoro, ma solo un parziale spicchio di tutto ciò.

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  • Anticensura. Ed ecco il teatro di rianimazione

    Per due giorni ci siamo ritrovati studenti, professori, genovesi più o meno impegnati, a seguire Paolo Rossi, venuto in città con lo spettacolo: Il signor Rossi contro l’impero del male.

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  • Cambiamenti. Gesti che distinguono la destra dalla sinistra

    Un tempo si diceva che la mortadella era cibo operaio, proletario, da contrapporre al crudo, senz’altro più costoso e snob (scegliete voi se di Parma o San Daniele).Riproporre, fra il serio ed il faceto, la questione potrebbe essere una buona partenza per chi avesse voglia d’intervistare i nostri candidati alle prossime regionali.

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