Il “Settimanale diocesano” su cui il cardinal Bertone ha garbatamente stigmatizzato la laurea honoris causa in Filosofia concessa dalla Facoltà di Lettere ad Hans Kung è un mezzo di informazione che il nostro Osservatorio dovrebbe mettere nella lista dei soggetti da considerare con la massima attenzione.
Categoria: Cultura
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Buonavoglia. La rivoluzione dell’ascolto secondo Abraham Yehoshua
Come si possono ascoltare la vita e la morte di Israele? Elisabetta Pozzi dice che sì, ci sono i saggi, i documenti: si può partecipare al dramma del Medio Oriente, ma lo si percepisce con la mente, lo si comprende. Per viverlo, per sentirlo vibrare sotto la carne, allora servono i romanzi, come quelli di Abraham Yehoshua, invitato a Genova dal Circolo culturale “I Buonavoglia”.
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Opinioni 2. Bibliofili espulsi dalle biblioteche
Sono un buon lettore; affezionato e onnivoro. Per questo “batto” le biblioteche civiche, soprattutto Berio e Universitaria ma anche Gallino o Lercari. Amo le raccolte storiche o le collezioni e “sbrodolo” per il libro raro o quello antico. Mi muovo a mio agio tra gli scaffali, i repertori, le bibliografie.
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Ah, Genova!. Non soffocare le emozioni di una grande mostra
In questi giorni, tutte le volte che mi sono soffermata davanti a qualcuna delle installazioni sparse per la città, ho sentito – dette con accento genovese – solo osservazioni critiche, sfottenti, lamentanti sprechi di danaro pubblico.
Oggi ho iniziato (dovrò tornarci più volte) la visita alla mostra a Palazzo Ducale, e nonostante fosse una domenica nuvolosa, ma non piovosa in modo scoraggiante, c’era pochissima gente. -
Dibattito/2. Esiste ancora la critica d’arte?
A proposito della mostra Arti e architettura promossa nel quadro delle manifestazioni per Genova capitale europea della cultura si legge sui giornali … il pesce GFT di Frank O. Gehry che occupa un intera sala e al suo interno nasconde un ufficio… fino all’impressionante “Twin Tears” di Thomas Hirsschorn, lacrime gemelle che, rifacendosi esplicitamente alla torri abbattute, sgorgano da due copertine di “Time” che celebrano il soldato americano quale personaggio dell’anno e si raccolgono in un’enorme goccia di sangue infilzata di stampelle alle quali sono appese crude immagini della guerra in Iraq.
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Convegni. Un manager ricorda l’etica ai filosofi
Il convegno può collocarsi, a buon diritto, tra le manifestazioni culturali qualificanti della città per il 2004. Organizzato dal dipartimento “Della Corte” della facoltà di Lettere è una ulteriore testimonianza del ruolo attivo, non circoscritto ai muri dell’ateneo, che i nostri docenti universitari possono giocare nella vita della città ed una dimostrazione di come si possono organizzare manifestazioni culturali di successo con costi limitati. Ricordando sempre che nessuno, per definizione, è profeta in patria.
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Brutta caduta di stile del censore letterario
Tra i tormentoni dell’estate (ormai quasi trascorsa) ha tenuto banco non poco il carteggio amoroso tra Italo Calvino ed Elsa de Giorgi, portato alla luce con uno scoop di Paolo Di Stefano sul Corsera, forse senza le debite autorizzazioni (ma che deve fare un giornalista, inoltrare rispettose istanze?).
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Letture estive. La fabbrica del ghiaccio sotto il Carlo Felice
Leggo sul “Secolo XIX” del 16-7-04 a pag. 16 l’articolo “Tutta Genova sul piccolo schermo”. Vado a vedere il video preparato dalla RAI in omaggio all’attuale Capitale europea della Cultura.
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Scampoli di normalità/condivisione
Una platea di teatro gremita con pubblico seduto e pagante in cui almeno il 20 % fatto di cittadini senegalesi sparsi qua e là non è uno spettacolo solito, perché è una situazione davvero mista. Non serata gratuita di solidarietà per gli immigrati, ma normale spettacolo musicale alla tenda del Porto Antico. Cornice: il Festival del Mediterraneo.
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Scampoli di anormalità/separazione
SCAMPOLI DI ANORMALITÀ / SEPARAZIONE
Stessa situazione: il concerto al festival del mediterraneo. Scorre la prima parte della serata: un bellissimo concerto di Timna Brauer splendida cantante austro-yemenita e dell’Elias Meiri Ensemble, complesso per metà composto da israeliani e per metà da palestinesi.