Categoria: Giustizia

  • Oltre il G8 – Rischio di ritorno al codice Rocco

    Teatro della Gioventù, Sala Barabino, “Genova G8, democrazia alla prova”, sabato 24 novembre 2007. Organizza l’incontro il “Comitato Verità e Giustizia per Genova“. Il giornalista di Diario Mario Portanova intervista in pubblico Livio Pepino, magistrato presso la Corte di Cassazione, membro del Consiglio superiore della magistratura e direttore della rivista Questione giustizia. A Pepino si deve la prima e più significativa riflessione sui fatti del G8 – “Genova e il G8: i fatti, le istituzioni, la giustizia” – pubblicato da Questione giustizia sin dal 2001.

    (altro…)

  • Informazione – Il corteo è pacifico quindi inesistente

    Volete un esempio di come si può manipolare un evento fino a cancellarne (o quasi) il significato? Prendete il corteo sul G8 di sabato 17 novembre scorso a Genova. Il corteo arriva dopo una settimana di timori di polemiche durissime. La destra ne ha chiesto la cancellazione. Una campagna giornalistica e televisiva martellante, specie a livello locale, ha di fatto suggerito l’abbandono della città da parte dei cittadini e la chiusura dei negozi. La tensione creata è tale da indurre gli organizzatori a temere un flop e a sottostimare le richieste di convogli a Trenitalia. Che ne approfitterà mettendoci del suo (cosa facilissima visto la normale condizione dei suoi treni) per sabotare l’iniziativa.

    (altro…)

  • G8 – A chi fa male la verità

    I 50 mila in corteo del 17 novembre sono serviti prima di tutto a riaffermare di fronte a tutta l’Italia che la questione del G8 2001 non è roba che si potrà confinare nella cronaca cittadina.
    In causa c’è la verità su quello che avvenne a Genova tra il 19 e il 22 luglio 2001: la verità storica di cui la verità giudiziaria è solo un aspetto sia pure significativo. In causa c’è anche il buon senso. Il buon senso è quello che aveva spinto a leggere quei fatti non solo come manifestazione di una repressione cieca e bestiale ma come un progetto provocatorio finalizzato a qualcosa che forse non si era realizzato. Da allora, dall’estate 2001, la ricerca della verità è rimasta nelle mani di pochi giornalisti, dei magistrati, di alcune associazioni (ad esempio “verità e giustizia”), di gruppi di legali e di alcuni singoli non disposti a lasciarsi massacrare in nome della democrazia. Assenti di riguardo il parlamento e i partiti.

    (altro…)

  • Intervista – Genova G8: democrazia alla prova

    Il comitato “Verità e Giustizia per Genova” organizza un incontro pubblico sul tema “Genova G8: democrazia alla prova”.
    Il giornalista di Diario Mario Portanova intervista Livio Pepino, magistrato di Cassazione, membro del Consiglio superiore della magistratura (Csm), il sabato 24 novembre alle ore 16.30 presso il Teatro della Gioventù, Sala Barabino (via Macaggi 92A rosso, Genova)

  • Caso Henriquet – Dalla procura di Genova alla finanziaria 2008

    Nel settembre del 2005, nel corso di un controllo nella sede dell’Associazione Gigi Ghirotti, i carabinieri del Nas trovarono, in alcuni armadietti custoditi, una certa quantità di farmaci oppiacei che erano stati restituiti all’Associazione dai parenti dei malati terminali deceduti. I carabinieri denunciarono il fondatore dell’Associazione professor Franco Henriquet per detenzione illecita di medicinali a base di stupefacenti. Con questa accusa, nel maggio del 2007, il PM Francesco Pinto, chiese il suo rinvio a giudizio. Il 13 novembre, Adriana Petri, giudice dell’udienza preliminare (Gup), ha deciso di non doversi procedere “perché il fatto non sussiste”. La sentenza del Gup è stata ricevuta con gran sollievo da tutti, nessuno escluso.

    (altro…)

  • Giustizia – Il silenzio di Prodi l’ira di Mastella

    La vecchia arma dell’avocazione, sempre incombente fin dai tempi dei vecchi scandali di regime (petroli e via dicendo), dunque esiste ancora, come ha ricordato il pg di Catanzaro a chi ha memoria corta dei fasti giudiziari. Il pm De Magistris, “colpevole” di avere rivolto le sue indagini sul guardasigilli Mastella e sullo stesso premier Prodi, si è visto togliere di mano dal superiore gerarchico il pesante fascicolo, destinato probabilmente a cure più riguardose. Al centro dell’inchiesta ci sono le solite intercettazioni telefoniche, quindi le tracce dei rapporti poco chiari mantenuti da affaristi ex dc con potenti di turno per lucrare sui fondi dell’Ue all’agricoltura del Sud, una truffa di dimensioni gigantesche.

    (altro…)

  • Giudici – Perché intitolare una piazza a Borrè

    Il 27 ottobre 2007 il Comune di La Spezia intitolerà a Giuseppe “Pino” Borrè la piazza del Tribunale. Nell’occasione, alle 15, verrà tenuto presso la Sala Dante un seminario di studio, cui parteciperanno il Sindaco Massimo Federici, il Prof. Avv. Guido Alpa, il Prof Avv. Carlo Federico Grosso, l’On. Elena Paciotti e il dott. Livio Pepino, componente del CSM.
    Docente per molti anni presso l’Università di Pisa, Giuseppe Borré, aderì a Magistratura democratica, fin dai primi passi del gruppo nel 1964. Di MD Borré fu componente del Comitato esecutivo dal 1975 al 1978 e presidente dal 1978 al 1986. Collaboratore di “Qualegiustizia” per tutto il periodo di pubblicazione (1970-1979), fu direttore di “Questione Giustizia” dalla fondazione (1982) sino alla sua morte (agosto 1997).
    Dell’amico “Pino” Borrè, Carlo Brusco, giudice della Corte di Cassazione, ha mandato un ricordo che, pubblicato integralmente sul nostro sito (cliccare qui), compare qui in versione succinta.

    (altro…)

  • Giustizia / 1 – Mettete il morso a quei magistrati

    Come il famoso cane di Pavlov, il potere risponde agli stimoli con comportamenti sempre uguali, ripetitivi, immutabili. Non manca mai di lanciarsi sugli investigatori che indagano troppo, che non guardano in faccia a nessuno, insomma che vogliono applicare la legge. Salvo poi sostenere che non è il palazzo, ma la critica e la satira ad alimentare l’antipolitica. Ultime le reazioni del guardasigilli Mastella e il coro ululante della destra (ma anche troppi silenzi del centrosinistra), alle parole dei magistrati Forleo e De Magistris, “colpevoli” di aver detto a Santoro in tv di sentirsi isolati e di subire intimidazioni non esterne, insomma dalla gerarchia. Tutto perché anche loro hanno avuto l’ardire, o la sconsideratezza, di toccare qualche “santuario”.

    (altro…)

  • Giustizia / 2 – Toghe rotte e pur bisogna andar

    “Toghe rotte. La giustizia raccontata da chi la fa” (a cura di Bruno Tinti, ed. Chiaralettere, 2007, euro 12,00) farà discutere. Una testimonianza dei mali che affliggono la giustizia, una denuncia fatta da magistrati che operano quotidianamente nei tribunali e nelle procure. Il curatore, procuratore aggiunto presso la Procura di Torino, parla di una politica e di un Parlamento “bipartisan”, che negli anni trascorsi (diventati ormai decade) si sono adoperati con successo perché la giustizia italiana non funzioni.

    (altro…)

  • G8 – L’inchiesta parlamentare. Se non ora, quando?

    La testimonianza del vicequestore Michelangelo Fournier davanti al Tribunale di Genova sull’irruzione (“una macelleria”) delle forze dell’ordine alla Diaz ha richiamato l’attenzione di una stampa nazionale solitamente distratta. La testimonianza contrasta con le troppe bugie, reticenze e “non ricordo” da parte di alti funzionari di polizia che hanno finora costellato il processo. Ha contribuito a ristabilire la verità giudiziaria e, se il processo non cadrà in prescrizione, potrà servire a punire i responsabili, a risarcire le vittime.

    (altro…)