Categoria: 243

  • Versante Ligure



    CHE ANNULLA AMATO


    La caccia ai clandestini
    e a un vescovo cristiano;
    primarie coi festini;
    schifar Napolitano:
    da Lega e pidiellini
    Amore a tutto spiano.





  • Buon anno! – Calendario virtuale

    Care lettrici e lettori di OLI, vi auguriamo un buon anno col “calendario virtuale” di Enzo Costa e Aglaja.
    http://www.enzocosta.net/indice010.htm
    (Enzo Costa e Aglaja)

  • Favola di Natale

    E venne il giorno che in città decisero di parlare di lavoro.
    Avevano le analisi – composte in brevi fascicoli sotto i loro occhi – e molte previsioni. Erano tutti molto stanchi. Sostanzialmente affranti, poiché le loro parole, parole della politica, non riuscivano ad arrivare laddove la creatività si scatena e si crea Il Progetto. Tutti insieme decisero che era finito il tempo della bugia – bugia infinitamente utile a loro stessi e alla cittadinanza – ed era arrivato il tempo della verità. Che non era, in quei tempi, un dato oggettivo ma andava colta nel mare di informazioni discordanti fornite loro da studiosi capaci di prevedere il futuro.

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  • Lavoro – I salari di un mondo frantumato

    Ansaldo STS. Accordo sul premio di produzione siglato senza colpo ferire. Ogni mese un 5° livello (Operaio specializzato) riceverà 132 euro (1588 euro divisi in quote mensili), più il premio di risultato di 1900 euro a luglio 2010; questa ultima è una cifra a crescere per gli altri livelli, fino ai 2470 dei più alti. Nei prossimi anni il premio di risultato dipenderà dal raggiungimento o meno di obiettivi finanziari e produttivi. Quest’anno no.
    Fincantieri. L’azienda rifiuta di pagare i 750 euro annuali del premio di produzione. Proteste sindacali, scioperi, manifestazioni, blocchi del traffico, fino alla occupazione per cinque giorni consecutivi della palazzina della direzione aziendale. Una durezza che rischia di non essere compresa da chi rimane imbottigliato per strada, o che nemmeno sa cosa possa essere un premio di produzione. Il sindacato la motiva con la preoccupazione che “l’atto mancato” dell’azienda possa preludere anche ad un disimpegno produttivo. Poi l’accordo si trova: 210 euro subito, il resto a gennaio.

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  • Lavoro – Il diritto di non essere umiliati

    Hanno scioperato per diversi giorni i lavoratori della Fincantieri di Sestri Ponente, la ragione – così difficile da far comprendere ai cittadini bloccati nel traffico – è che non volevano essere umiliati. E’ un sentimento anacronistico da spiegare, ma per chi lavora in una società parastatale composta da tanti cantieri in tutto il territorio nazionale, vedersi negare quello che ad altri è riconosciuto è difficile da accettare. Se poi l’umiliazione – pare siano stati definiti “fannulloni” – viene messa in scena con la sottrazione di denaro in periodo natalizio, chi rimane bloccato nel traffico deve sapere chi è la vera causa dell’ingorgo ed avere le idee chiare. I giorni di sciopero hanno probabilmente eroso il poco che l’azienda alla fine ha riconosciuto loro, ma hanno dato l’idea al cittadino che la misura è ormai colma per i lavoratori della Fincantieri di Sestri.

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  • Scuola – Educazione musicale

    Ho ricevuto un piccolo regalo di Natale: assistere a La Vedova Allegra al Carlo Felice. Uno degli insegnanti era ammalato ed è saltato fuori un biglietto gratuito. A caval donato non si guarda in bocca, dice l’adagio. Ed anche se era la “pomeridiana” con le scolaresche, il canonico Fuori Abbonamento Giovani, anche se c’era la nevicata, sono andato. E ho fatto bene! C’erano tantissimi ragazzini della scuola media e forse anche delle quinte elementari. Insieme a loro il pubblico era composto più che altro da anziani e da amanti dell’operetta.
    Credevo che i ragazzini, tra la neve, i piumini e quant’altro, avrebbe scatenato un putiferio per sedersi. Invece solo un fisiologico ritardo di dieci minuti perché tutti fossero al loro posto.

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  • Lavoro – Carceri, politica e classe operaia

    Capita di leggere un giornale, e provare una fitta al cuore. Così con un titolo su La Repubblica del 26 novembre: “Preferiremmo le crociere, ma fateci costruire le galere”, riferito alla lettera che 300 lavoratori della Fincantieri “preoccupati da un futuro sempre più critico e pronti, pur di lavorare, a costruire anche le carceri galleggianti” avevano consegnato a Marta Vincenzi. La proposta di navi prigione per fronteggiare la sovrappopolazione nelle carceri era del ministro Alfano, e la sindaco l’aveva definita “incivile”.
    Poi il giudizio di “inciviltà” è sfumato. Contano, a quanto pare, le coordinate geografiche: “Il no alle carceri galleggianti riguarda la loro eventuale collocazione a Genova, e non certo l’ipotesi che a realizzarle sia Fincantieri nello stabilimento di Sestri Ponente” (Marta Vincenzi, Corriere Mercantile del 29 novembre); “Noi non abbiamo nessun problema rispetto alla costruzione, – ha precisato l’assessore comunale Mario Margini – tocca poi al governo indicare le soluzioni su dove collocarle” (La Repubblica, 19 dicembre).

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  • Società – Certificare, identificare, separare

    Chi non si augurerebbe nella vita di liberarsi da uno stato disforico permanente per toccar con mano un poco di euforia? Detto in parole povere, chi, in una pausa di lucidità da un costante senso d’inadeguatezza o dal limo della depressione, non vorrebbe tirarsene fuori per vivere, magari anche qualche momento di gioia?
    Cent’anni o più di psicologia e psicanalisi non sono stati sufficienti alla società italiana. Il machismo efficentista, che talvolta ha indossato la gonnella, e l’omertà del nucleo familiare la fanno ancora da padrone. Si preferisce nascondere il disagio mentale, mettendolo in naftalina insieme agli abusi familiari.

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  • Security – I “duomi di Milano” della sicurezza made in U.S.A.

    Si parla molto della mancata azione del sistema di sicurezza che dovrebbe proteggere un Presidente del Consiglio dei Ministri. Per far sentire meno soli gli agenti della sicurezza di Berlusconi, ecco un rapido excursus sulle falle del sistema di controllo e sicurezza dell’U.S. Army, l’esercito più potente e organizzato del mondo, “organizzato” forse un po’ meno da qualche anno a questa parte. Viste in sequenza, e non sono tutte, fa un certo effetto.
    2002: in questo documento (http://www.adobe.com/it/aboutadobe/pressroom/pr/jul2003/Adobe_APD.pdf) Adobe System Corporation (quella del “pdf”) ed Esercito Americano si accordano per l’uso dei documenti Pdf come standard interno. E’ l’inizio della fine.

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  • Parole degli occhi – Al dopolavoro, cinquant’anni fa

    di Giorgio Bergami

    Al dopolavoro, cinquant’anni fa







    © foto: Giorgio
    Bergami


    Dopolavoro Italsider, fotografie dal 1953 al 1956