Mese: Settembre 2005

  • Non solo calcio. La radicalizzazione rossoblucerchiata

    Non so se si è fatto caso che per le strade, nei bar, sul lavoro, sempre più persone indossano catene, braccialetti, doppi caschi, sciarpe, berretti, maglie inneggianti alle due squadre cittadine, oppure che tantissimi espongono su moto e macchine, zaini e tracolle, addirittura tatuati sui bicipiti, loghi canonici del tifo rossoblucerchiato.

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  • Sanità 1. L’ospedale di vallata? Grazie, non serve

    Chi nella Sanità non era contento delle lungaggini decisionali, è servito!
    Un’eternità per scegliere i Direttori Generali; direttori sanitari e amministrativi solo ai primi d’agosto; poi un talk show su Primo Canale, dove Burlando – a domanda risponde – esterna dubbi sull’Ospedale di Vallata e dice che bisognerà sentire, bisognerà vedere, discutere, riunire esperti, fare conteggi, collegialmente… Pensi già alla solita telenovela.

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  • Sanità 2. Non e’ il mattone che fa guarire

    Un ospedale, per essere efficiente, deve avere una certa dimensione. Un tempo (quando S.Martino era il “dinosauro” con 4.250 letti) si diceva che 800/1000 posti letto era la misura meglio gestibile. Ma a quei tempi ad un reparto di Oculistica ne servivano almeno 20; oggi, per la stessa attività, basta poco più di un buon ambulatorio. Per operare una persona di calcoli (rene, vescica, colecisti) il letto d’ospedale veniva occupato per 20, 30 e più giorni; oggi la persona è a casa sua dopo 48 ore.

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  • Dinasty. L’altro D’Alema. quello dell’Amiu

    Mentre Franco Manzitti lunedì 5 settembre condivide con il lettori la caccia ad un quarantenne candidabile per Tursi, il suo giornale pubblica venerdì 16 un’intervista di Raffaele Niri a un Ratzinger dei DS, D’Alema Piero Antonio, cugino di Massimo, nominato amministratore delegato dell’Amiu.

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  • Festa de l’Unità. Parole di Piombo senza risposte

    Per riuscire a capire il vero motivo che lo scorso 16 settembre aveva portato circa 100 persone a seguire il dibattito “ Le fasce deboli e il lavoro” nella seminascosta “Piazzetta Rodari” della Festa dell’Unità, si è dovuto attendere l’intervento di Giacomo Piombo, rappresentante della Consulta Regionale dell’Handicap e responsabile dell’Ufficio Handicap della CGIL, sommerso dagli applausi dopo che Lorena Rambaudi, assessore ai servizi Sociali del Comune di Savona e Mario Margini, assessore allo sviluppo economico e al lavoro del Comune di Genova, erano invece stati accolti con grande freddezza dalla platea.

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  • La sicurezza a Busalla sulla ruota del Lotto

    Tutti concordano che a Busalla, giovedì 1° settembre, la tragedia non c’è stata grazie al vento. Che, appunto, fortunamente non c’era.

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  • Editoria. La mamma di Cogne dopo le principesse

    Tramontato il pubblico che si appassionava alle vicende paramondane o alla memorialistica delle real case, da qualche tempo il settimanale Oggi (come del resto il suo omologo Gente) viene rifilato obbligatoriamente insieme al quotidiano cittadino; alla faccia della libera scelta del lettore.

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  • Epidemie.Il lungo silenzio su epatite e alga

    La fine della stagione balneare e le piogge recenti sembrano aver posto fine all’epidemia di Epatite A che alla metà agosto aveva superato a Genova la quarantina di casi. Sembra, perché dalla fine d’agosto i quotidiani locali hanno abbandonato la notizia che si era imposta improvvisamente il 23 luglio scorso con l’annuncio di 21 casi di infezione.

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  • Business navi. Il Bello e il Brutto, ma il Cattivo?

    A giudicare dalle foto sui giornali non c’è partita: uno, Gianluigi Aponte, alto, snello, tipo da attore con lieve accento partenopeo, vicino di villa e amico di Sofia Loren nel buen retiro ginevrino; l’altro, George Poulides, un omone di 150 chili, panciuto e pelato, d’origine cipriota e sempre un po’ fuor d’acqua qui.

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