Autore: Redazione

  • Codice della Strada – Medico di fiducia o delatore?

    E’ allo studio in Parlamento un disegno di legge per la riforma di alcuni articoli del codice della strada. Nel disegno, si dice all’art. 21 comma 1 bis che il medico (quindi: qualsiasi medico) che venga a conoscenza in modo documentato di una patologia che determini diminuzione o pregiudizio (NB: anche solo pregiudizio) della idoneità alla guida di un suo assistito, debba segnalarlo al Ministero dei Trasporti.

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  • Pubblicità/1 – Quando la memoria è solo un mezzo

    Il bambino è quello di “Nuovo cinema paradiso”. Ha la faccia abbronzata dei bimbi che giocavano all’aria aperta, quelli dei film neorealisti, il sorriso stupito e largo di chi attendeva il cinema a lungo. E’ il bambino dei dolci lesinati, dello stesso cappotto tutto l’anno. Della miseria. E’ un bambino italiano di cinquant’anni fa. Se Pasolini fosse vivo ci descriverebbe la sua scomparsa con precisione e amarezza, aggiungendo però che di bimbi così ce ne sono adesso nelle molte comunità straniere che popolano le nostre metropoli. Anche se non parlano i nostri dialetti. Chi viene dopo – nell’ordine sparso concesso dal ricordo – è Papa Woytila, con bambina piangente in braccio, il Presidente Napolitano, la strage di piazza Fontana, funerali di stato, manifestazioni operaie, manifestazioni femministe degli anni Settanta, vittorie sportive, Federico Fellini, Mariangela Melato, Arturo Toscanini, Umberto Veronesi e note immagini di Giovanni Falcone e Paol o Borsellino, incluse quelle della strage di Capaci. In internet sono disponibili altre versioni.

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  • Pubblicità/2 – Quando non resta che arrendersi

    “Stracchino stracremoso”, ” Stracchino…quello buono!”, ” Ti si scioglie in bocca”, “la tua scelta di fiducia”…
    Tante parole poche verità. C’è infatti solo un’espressione che può descrivere alcuni di questi prodotti: mattoncini di cemento. Perché effettivamente quando trasferirai il suddetto stracchino dalla bustina che lo contiene alla ciotola per servirlo, questo non muterà la sua forma abituale sciogliendosi sensualmente e prolungandosi verso gli angoli del nuovo contenitore, come t’immagini, bensì resterà come paralizzato in una posizione spigolosa, fredda e senza la minima espressione.

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  • VERSANTE LIGURE

    G8 “1 A 0”
    Telefonate oscene
    di tracotanza sfoggi
    parole assurde e insane
    di spregio delle leggi
    (riabilitar s’impone
    le chiacchiere di Moggi).


    Enzo Costa
    enzo@enzocosta.net
    www.enzocosta.net

  • Depuratori – Veleni dell’ambiente e della politica

    Un faldone pieno zeppo: una relazione di oltre 70 pagine più 13 fascicoli allegati per un totale di 700 pagine. “Dossier choc: fuorilegge il 78% degli impianti genovesi” titola Repubblica del 4 luglio 2007. Così la Regione, con la relazione stesa da Arpal, la sua agenzia per l’ambiente, “squarcia il velo sui veleni dell’ambiente” e punta il dito sulla nuova amministrazione comunale.
    Datevi da fare e alla svelta – è il senso del documento – perché siete proprio nella m. Nel dossier la parola più utilizzata è “revamping”, rifare completamente. Nel comune di Genova sono censiti decine di scarichi, industriali e domestici non serviti da fognature. Ma le cose non vanno meglio neppure se gli scarichi finiscono nella rete della depurazione; perché è inadeguata, inefficiente e nella maggior parte dei casi da ricostruire da zero.

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  • Porto – Quando la cronaca (giudiziaria) diventa politica

    Repubblica del 14 giugno 2007. “Portuale morto. Sequestrata l’area; il terminal era senza autorizzazione. Spazi utilizzati solo avvalendosi di una comunicazione orale del Tfg, senza aver fatto richiesta all’ente”. Il portuale morto si chiamava Enrico Formenti. Nell’aprile scorso ci ha rimesso la pelle schiacciato da una balla di cellulosa. Il sequestro dell’area è avvenuto mercoledì 13. L’accertamento è stato fatto dallo stesso PM che indaga sulle concessioni dei canoni demaniali in porto. La società che occupava l’area sequestrata ha sostenuto a sua difesa di non averne fatto richiesta all’autorità portuale essendo stata autorizzata ad occuparlo, “oralmente”, dal Terminal frutta. Sigilli anche all’area prospicente il mare che il Terminal Forest utilizzava anche qui senza aver avuto alcuna autorizzazione dall’Autorità portuale. La società Campostano, il gruppo a capo della società in questione, ha fornito come prova della legittimità della sua occupazione una lettera dell’allora segretario dell’autorità portuale, Carena, da cui risultava che gli era stato dato l’ok per l’utilizzo. Un atto informale e quindi privo di valore.

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  • Informazione – La sicurezza sul lavoro non fa notizia

    Una accusa che viene spesso rivolta ai giornali è quella di accendere per un breve periodo una luce su un argomento, perché sollecitati da un evento eccezionale, per poi spegnerla poco dopo e dimenticarsene fino alla prossima emergenza, o evento eclatante. Tipico, si direbbe, il tema degli infortuni sul lavoro soggetto a flash di attenzione in occasione dell’incidente che per le modalità del suo accadimento “attira” l’attenzione generale, per poi tornare rapidamente nella indifferenziata ed anonima routine dei tre, quattro infortuni mortali al giorno.

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  • Carcere/1 – Chi ha paura del garante dei diritti dei detenuti?

    Sui tavoli del Consiglio Regionale della Liguria e del Ministero della Giustizia vi sono due proposte di legge per identificare compiti e ruolo del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, figura già presente in alcune regioni e province (ma non in Liguria).
    Su questo tema si è tenuto un convegno 28 giugno a Chiavari, dove giuristi, tecnici e politici si sono confrontati per portare le loro proposte ed i loro pareri.

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  • Carcere/2 – Un volontario a Bollate

    Mi capita di difendere un cittadino peruviano, accusato di furto di una borsetta insieme ad altri due suoi connazionali.
    La nomina mi viene fatta dopo il primo grado, che termina con una condanna a un anno di reclusione, seguita da espulsione. Propongo riesame avverso quest’ultima misura; niente da fare. Faccio appello alla sentenza; nulla.

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  • Carige – Il partito dei soldi e l’antipolitica

    Sole 24 Ore, 8 luglio 2007 “Sportelli Intesa, 12 pretendenti”. Sono 198 gli sportelli che Intesa-San Paolo deve – lo impone l’Antitrust – cedere. In pista, per acquistare, varie cordate e tra queste una composta da Popolare di Bari, Credito Valtellinese, Veneto Banca e Carige. E’ questa la “novità” che la Carige annuncia da tempo. Per mesi la sua dirigenza ha detto di essere sotto attacco. Anche il cambio della guardia alla Fondazione è stato fatto intendere come una operazione difensiva. Avvalorata dai partiti che hanno eletto all’unanimità il nuovo presidente, e i vari consigli di amministrazione e di indirizzo. E che hanno approvato il fatto che la Fondazione invece di restituire alla società – come per Statuto – le rendite delle sue cospicue immobilizzazioni le abbia ulteriormente investite in titoli della Carige di cui è il principale azionista.

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