Autore: Redazione

  • MicroMega – Anche tra i camalli c’è il caporalato

    E’ in edicola il nuovo numero della rivista MicroMega in gran parte dedicato all’eutanasia. Si apre con un appello di Silvio Viale a Veronesi, Marino e a tutti quei medici che, quotidianamente e silenziosamente, rifiutano l’accanimento terapeutico e praticano l’eutanasia. E’ un appello per uscire allo scoperto e dar voce a questa ineludibile battaglia civile a cui si affiancano anche quei cattolici che, nel rispetto profondo della libertà di scelta dell’individuo, sono consapevoli che non si può imporre la propria fede ad altri. Sono le voci di don Andrea Gallo, Giovanni Franzoni, don Paolo Farinella e don Aldo Antonelli.
    Altri temi. Di Anna Politkovskaja, la grande giornalista russa assassinata per non aver accettato le censure della Russia di Putin, viene pubblicato il dialogo che con il direttore di MicroMega si svolse a Mantova nel 2005. Akbar Ganji, uno dei maggiori intellettuali iraniani, prima incarcerato poi messo all’indice, il suo percorso esistenziale che lo ha portato da un’iniziale adesione al regime a diventare il simbolo della resistenza, racconta il suo Iran.
    In “Camalli, a rischio della vita”, Marco Preve dimostra come il caporalato, camuffato da lavoro interinale, sia entrato anche nella Compagnia dei lavoratori portuali, un tempo simbolo della difesa degli operai. E intanto i lavoratori rischiano la vita ogni giorno.
    E inoltre articoli e testi di Marco Travaglio, Gad Lerner, Furio Colombo, Lidia Ravera, George Moustaki.

  • Service Press – Ecco come ti inquino i notiziari radio

    E’ verissimo quanto segnala c.a. (OLI n. 126) sui giornali senz’anima. Da giovane vittima del sistema, mi permetto di aggiungere qualche indicazione che aiuta – soltanto noi addetti, perché alla “ggente” purtroppo queste denunce non arrivano – a capire quanto la libertà di informazione e di critica, garantita dalla legge 69, è diventata schiava dei grandi o piccoli investitori. Dalla radiofonia commerciale più bieca, ecco allora la mia anonima testimonianza.

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  • Odio di classe – Perchè fa tanto scandalo il Sanguineti-pensiero

    Con l’aria di non voler fare scandalo, di dire solo cose risapute e pacifiche, il poeta Edoardo Sanguineti crea puntualmente pandemoni con le sue esternazioni in prosa. Molti ricordano ancora le facce allibite e impotenti di Pera e della corte berlusconiana alla cerimonia del Campiello 2003, quando, premiato a Venezia, egli prese la parola in diretta tv, lanciando agli intellettuali un appello in difesa della Costituzione osteggiata del regime al potere. Ora ha tirato fuori nientemeno che l’odio di classe… Apriti cielo. Gli sono piovute reprimende e invettive da ogni parte, compresa quella sinistra (riformista o trasformista, secondo il quesito etimo-etico del più recente Scalfari): nella migliore delle ipotesi gli ricordano come con la poesia si faccia poca strada in politica.

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  • Urbanistica – Dai posteggi fai da te benefici ma per chi?

    Aiutatemi a capire dove sbaglio. Se volessi acquisire reddito dal bisogno che la gente qui a Genova ha di trovare spazi in cui lasciare la propria vettura, farei due cose: 1) ostacolerei in ogni modo i progetti di miglioramento del servizio di trasporto urbano; 2) renderei onerosa la sosta su tutte le superfici pubbliche disponibili in ambito urbano. Con questi due accorgimenti la gente, anche quella che non è assatanata dal godimento della guida in un traffico comatoso, è costretta a scegliere la propria auto per i suoi spostamenti in città e ovviamente è costretta a pagare la sosta ogni volta che scende dalla sua vettura.

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  • Centro storico – La misteriosa sorte delle case Tonodue

    Venticinque anni fa a Genova la cooperativa “Città Vecchia” diffuse con un pubblico convegno (relatori: Guido Alpa, Luigi Cocchi, Bruno Gabrielli e Umberto Morello) i principi della sua missione. La coop era stata fondata l’anno prima per realizzare ” …un progetto dalla portata enorme: la ristrutturazione del centro storico. Fondata da un gruppo di giovani che guadagnano troppo poco per potersi comprare una casa ma troppo per chiederla allo Iacp (…) che dunque chiedono al Comune di avere in diritto d’uso per trent’anni un alloggio, in modo da compiere a proprie spese i lavori di riattamento…”.

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  • Appetiti – Quelli col diritto a un buon posto

    Giovani, seri, con ottimi cognomi, ansiosi di mettere le loro competenze al servizio della città matrigna. Genova che li costringe a lavorare altrove. Ma loro si sono messi insieme, si sono chiamati “Prospettiva Genova” e si sono presentati ai concittadini. Non per sostenere un candidato sindaco, non per un programma elettorale o per una sua parte. Niente di tutto questo.

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  • Nuove tecnologie – Né cultura né memoria senza una politica

    Due occasioni diverse. Una è il “XII colloquio dell’Istituto Europeo del lessico intellettuale”, che discute in questi giorni a Roma il significato del termine “natura”. L’altra è la conferenza tenutasi a Firenze tra il 14 ed il 15 dicembre, sul tema “Cultural heritage on line”, volta ad studiare il legame tra cultura, memoria e “nuove tecnologie”, nei suoi aspetti tecnici, legali ma prima di tutto sostanziali.

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  • Raccomandate

    Venerdi 12 gennaio, ore 17,30
    Presentazione di “Sragione di Stato” con l’autore Camillo Arcuri. Intervengono: generale Nicolò Bozzo, Nando della Chiesa, Adriano Sansa, Marcello Zinola. Coordina: Silvia Neonato
    Provincia di Genova, Palazzo della Prefettura. Largo Eros Lanfranco.
    Domenica 14 gennaio
    La compagnia teatrale Coseacaso (www.coseacaso.org), in collaborazione con il Teatro delle formiche (www.teatrodelleformiche.it) e l’associazione culturale D&V project, presenta Il teatro giornale si può fare. Il teatro giornale si può vedere. Programma della giornata: mattina dalle 10.30 alle 13.30: training attoriale. Studio della costruzione e della struttura di testo teatrale partendo dalle notizie dei quotidiani. Pomeriggio dalle 13.30 alle 18.30: approccio al palcoscenico, costruzione del breve spettacolo. Ore 18.30: messa in scena finale aperta al pubblico
    Il teatro giornale è un laboratorio rivolto a tutti dove si segue in maniera attiva la preparazione di uno spettacolo teatrale, dalla sua ideazione alla messa in scena, partendo dalle notizie dei quotidiani. ne nasce un lavoro estemporaneo dove i partecipanti hanno contribuito, secondo i loro desideri e capacità alla riuscita dello spettacolo guidati dagl’insegnanti. Salita S.Gerolamo, 6 (più informazioni: info@coseacaso.org oppure Arianna Musso, +39 3478519523).

  • Carige – Intesa bipartisan, sogno di Scajola

    Claudio Scajola, oltre ad essere presidente del Copaco, la Commissione parlamentare di controllo sui servizi, è anche un vecchio sperimentato democristiano. Di cosa si è occupato mentre i suoi colleghi erano in vacanza? Lo ha detto lui stesso (Repubblica 31 dicembre 2006): di difendere la Carige dalle “mire di alcuni settori dell’economia nazionale a cui fa gola la banca”. Farebbe gola, secondo l’ex ministro, perché i risultati finanziari della banca sono “strabilianti” e il merito è tutto del suo presidente Berneschi (il cui vice è il fratello dello Scajola medesimo). E quegli articoli pubblicati dal Corriere della sera e da Sole 24 ore sul malaffare Carige? Non comment, si capisce. Scajola ha detto che intende difendere Carige “esplorando” le intenzioni dei vari amministratori del centro sinistra che hanno voce in capitolo nella imminente elezione delle cariche della Fondazione Carige, primo azionista di Carige. Ho buone ragioni per essere ottimista – ha aggiunto Scajola – rispetto al fatto che sia possibile procedere all’unanimità al rinnovo delle cariche della Fondazione.

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  • Savona insegna – Promosso per meriti fallimentari

    Savona è spesso ai margini delle cronache nazionali e liguri, eppure spesso si è rivelata all’avanguardia (Teardo anticipò Tangentopoli) e certe ombre si ripresentano oggi con la stessa minacciosità ( “Liguria, l’unione fa il cemento”, Micromega 05/2006). Non ci sono però solo le grandi speculazioni a preoccupare, quello che amareggia e lascia a molti un senso di ineluttabilità sulle sorti della cosa pubblica è la disinvoltura con la quale gli amministratori locali raccontano/spiegano le loro scelte anche grazie alla compiacenza dei media locali.

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