Autore: Redazione

  • Carige – Libertà d’informazione e uomini d’onore

    Dopo le pesanti accuse venute dalle pagine del Sole 24 ore del 16 febbraio e del Corriere della Sera del 23 ottobre e 13 novembre 2006 (OLI n. 116), e il “fascicolo” aperto dalla Procura genovese sul conto della banca, la Carige si è mossa. Ha detto che si tratta di sporche bugie? Niente di tutto questo. Il Consiglio di amministrazione della Carige ha dichiarato – con inserzioni a pagamento sui giornali locali (in data 13 ma apparse il 15 novembre) – che la banca è vittima di “una campagna di stampa denigratoria” e di “una lesione dell’immagine, della [sua] onorabilità e reputazione”.

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  • Urbanistica/1 – Pervicacia dei palazzinari e debolezza dei cittadini

    Lo scontro ideologico e culturale innescato dalla norma del Piano urbanistico comunale (Puc) che consente il trasferimento di volumi edilizi da una parte all’altra della città ci appare deformato dalla insistenza con cui vengono riproposti i progetti più contestati. Poco si sa di tutti gli altri e sarebbe corretto e urgente che l’Amministrazione comunale diramasse una nota esaustiva con l’elenco di tutte le autorizzazioni a cui intende dare corso. Le esternazioni apparse sui recenti numeri del Corriere Mercantile sono anche venate di interesse politico e il lettore può pensare che l’intera faccenda abbia un aspetto puramente ideologico.

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  • Urbanistica/2 – Una spallata che scuote le lobby del cemento

    Il Corriere Mercantile in questi giorni ospita un acceso dibattito sull’urbanistica in città e sul futuro sindaco. Lo provoca l’architetto Giovanni Spalla con una intervista (15 novembre): “L’amministrazione comunale deve modificare radicalmente le politiche di gestione del territorio e io credo che l’unica persona in grado di portare aria nuova a Palazzo Tursi e di mettere al centro la cultura del territorio sia Marta Vincenzi”. Servono forti segnali di discontinuità perché – afferma Spalla – il Comune deve tutelare il patrimonio pubblico nell’interesse di tutti i cittadini, mentre adesso è alla mercé dei privati.

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  • Università – Che cosa farà da grande? La moglie di primario

    In periodo di immatricolazione, all’Università, i tutor hanno il compito di promuovere le rispettive facoltà. Davanti a me ho visto passare decine di potenziali studenti che avevano una sola domanda: con una laurea in Lettere si trova lavoro? Secondi di silenzio, una specie di concretizzazione di quei puntini di sospensione dentro la nuvoletta vuota che di tanto in tanto compare nei fumetti.

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  • Diversità/1 – Spaventosa e violenta la Genova di Ndiawar

    Il primo effetto della manifestazione organizzata dalla comunità senegalese, che sabato 11 novembre ha attraversato le vie del centro, è che il lunedì successivo via Prè era blindata da posti di blocco e intersecata da pattuglioni. Chiusi nelle loro case i migranti della zona – convinti che quello non fosse giorno per circolare sia pure nel proprio quartiere e con i documenti in regola.

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  • Diversità/2 – I muscoli dei rambo e la dignità ferita

    L’altra sera era a cena da me un nostro giovane amico di nazionalità marocchina. Festeggiavamo il suo nuovo lavoro, come operaio in un’azienda metalmeccanica. Alle spalle di questo ragazzo, in Italia da quindici anni, due diplomi di qualificazione professionale e un periodo di apprendistato di quattro anni felicemente concluso in un’altra azienda. Insomma, un giovane operaio genovese che si alza tutte le mattine alle 5.30 per trovarsi alle 7.30 sul luogo di lavoro non vicino alla sua abitazione.

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  • Infamie – Da Esma a Guantanamo via Abu Ghraib

    “Prima uccideremo tutti i sovversivi, poi uccideremo i loro collaboratori, dopo i loro simpatizzanti, successivamente quelli che resteranno indifferenti e alla fine i timidi.” (Generale Ibérico Saint Jean, governatore della provincia di Buenos Aires, 1977).
    Trentamila i desaparecidos in Argentina durante la dittatura militare nel 1976-1983. A questi si devono aggiungere quindicimila fucilati per le strade. E ancora novemila prigionieri politici e oltre un milione di esiliati .

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  • Appuntamenti

    Venerdì 24 Novembre, ore 16
    Convegno Genova: immigrazione e convivenza – diritti e doveri
    Introduce: Marco Vezzani (presidente Associazione “L’Albero e la Foresta”)
    Intervengono Luca Borzani (assessore alla Cultura, Comune di Genova), Paolo Giuseppe Veardo (assessore alle Politiche dell’immigrazione, Comune di Genova), Giuliano Bellezza (presidente Circoscrizione Centro Est), Pasquale Ottonello (presidente Circoscrizione Medio Levante), Andrea Chiappori (Comunità di Sant’Egidio a Genova), Graciela Del Pino (presidente coordinamento donne latino americane). Moderatrice Emanuela Pericu (giornalista Rai). Conclude Milò Bertolotto (Consigliera Provincia di Genova)
    Oratorio San Filippo, Via Lomellini (Genova), ore 16.00 (informazioni: alberoforesta@yahoo.it)
    Sabato 25 novembre, ore 18
    Terzo incontro “Teatro e filosofia” e giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La filosofa Nicla Vassallo terrà una lezione su Il femminile e il politico. La discussione toccherà anche problemi connessi con la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, fissata dall’assemblea generale dell’ONU (17/12/1999) per il giorno 25 novembre. Luca Bizzarri insieme a tre attrici interpreterà due scene da “Le donne a parlamento” di Aristofane, e un breve monologo di Dario Fo.
    Politeama Genovese, ingresso libero

  • Cornigliano

    cornigliano


    C’era un certo Cittadino Sospettoso,
    Che il futuro dell’Ilva vedeva ancor più fumoso;
    Dalla stampa capiva poco o niente,
    Se non che occorreva demolire, immantinente,
    Quel incerto Cittadino Sospettoso

    (GU.R)

  • Quirinale – La presunta fisiologia dello sdoganamento

    La pagina 24 di Repubblica di venerdì 3 novembre, oltre a registrare su quattro colonne con tamburo l’ok dei gesuiti (a quanto pare indispensabile…) al trio di “laici teneri” Amato-Rutelli-Pera, riporta alcune dichiarazioni del presidente della Repubblica. Si apprende così che, intervistato recentemente da Bruno Vespa, Giorgio Napolitano considera “fisiologico” che un giorno il suo posto venga occupato da un uomo di destra atto a “rappresentare tutto il paese”.

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